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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Undici dirigenti Pd: "Riaprire il confronto"

BRINDISI - All'interno del comitato cittadino del Partito democratico di Brindisi le posizioni restano nettamente separate. Due giorni di confronto interno - che ha avuto probabilmente anche alcuni passaggi duri - non sono serviti a trovare una posizione unitaria. Il settore del partito che ha lavorato per giungere alla candidatura del giornalista Mimmo Consales in pieno accordo con l'Udc e Noi Centro di Massimo Ferrarese, non ha alcuna intenzione di riaprire la partita. La parte del Pd invece fortemenente preoccupata dalle conseguenze di tale atteggiamento non solo per le sorti del centrosinistra, a questo punto spaccato in due, ma anche della città, ora dichiara di sentire il dovere di evitarle. In altre parole, lavorerà per la causa dell'alleanza vasta, senza esclusioni.

BRINDISI - All'interno del comitato cittadino del Partito democratico di Brindisi le posizioni restano nettamente separate. Due giorni di confronto interno - che ha avuto probabilmente anche alcuni passaggi duri - non sono serviti a trovare una posizione unitaria. Il settore del partito che ha lavorato per giungere alla candidatura del giornalista Mimmo Consales in pieno accordo con l'Udc e Noi Centro di Massimo Ferrarese, non ha alcuna intenzione di riaprire la partita. La parte del Pd invece fortemenente preoccupata dalle conseguenze di tale atteggiamento non solo per le sorti del centrosinistra, a questo punto spaccato in due, ma anche della città, ora dichiara di sentire il dovere di evitarle. In altre parole, lavorerà per la causa dell'alleanza vasta, senza esclusioni.

Il testo del documento prennunciato dai dirigenti cittadini del Pd che hanno criticato sin dall'inizio la forzatura per giungere ad un nome gradito alla sola Udc e al movimento di Ferrarese, ha sostanzialmente lo scopo di proporre la riapertura del tavolo dell'intero centrosinistra, senza intese preliminari o con la sinistra o con il centro, viene precisato ai margini del testo ufficiale, ma con un confronto globale tra tutte le forze interessate.

"Due giorni di lavoro del Coordinamento Cittadino non hanno portato elementi di sostanziale novità per quella parte del PD che aveva posto con fermezza la assoluta priorità della costruzione di un’alleanza ampia di Centro Sinistra che fosse il segnale di un netto cambiamento e rinnovamento nella politica e nella amministrazione della città di Brindisi. La rottura non formale ma nei fatti del tavolo politico provinciale, determinata da diverse forzature interne ed esterne allo stesso nonché da un ruolo non  determinante della delegazione del PD rispetto alle medesime, ci consegna un’alleanza sbilanciata numericamente e politicamente verso il Centro", dicono i dirigenti in posizione critica.

"Questa alleanza non risponde al deliberato impegno di allargamento del così detto laboratorio provinciale - ricordano i firmatari appellandosi ai precedenti documenti della direzione provinciale e delllo stesso comitato cittadino -  ed appare quindi inadeguata alle diverse, complesse e pressanti esigenze del capoluogo, proiettato verso un futuro caratterizzato da uno sviluppo sociale ed economico più avanzato, necessario per l’intera provincia. Quella parte del PD cittadino che aveva chiesto un percorso più democratico all’interno del partito ed una particolare autonoma attenzione allo sviluppo delle trattative locali si è trovata di fronte a scelte accelerate e difformi dalle deliberazioni del Coordinamento Cittadino e della Direzione Provinciale, peraltro ancora non convocata sulla situazione determinatasi".

I sottoscrittori del documento del 18 gennaio (quello che portò allo scoperto il dissenso interno al Pd della città, con tanto di firme) "respingono fermamente le strumentalizzazioni avanzate da qualunque direzione rispetto ad una battaglia politica portata avanti autonomamente e democraticamente da tempo per un PD insediato nella complessità della città e della popolazione brindisina,  lontano dai vecchi metodi di una politica tutta chiusa nel dibattito interno e volta prevalentemente al posizionamento elettoralistico individuale o di gruppi".

"I sottoscrittori si ritengono impegnati a promuovere le condizioni affinchè il PD riconquisti un ruolo centrale nel tentativo di ricomposizione ampia dell’alleanza di Centro Sinistra che non può e non deve presentarsi come un assemblaggio di sigle prive di un chiaro ed  univoco indirizzo politico-amministrativo ma deve rispondere appieno alla domanda di novità la quale non può esaurirsi esclusivamente nella designazione di un candidato Sindaco esterno alle espressioni di partito". Seguono le firme (si tratta di componenti del Comitato Cittadino): Vincenzo Albano, Giovanni Caforio , Chiara Capozziello, Vincenzo Casone, Marica De Rosa, Teodoro Iaia, Franco Massaro, Mariano Meo, Francesco Nisi, Lucia Scarafile, Antonio Tripodi.

Di allargamento della coalizione al resto del centrosinistra parla anche il candidato sindaco Mimmo Consales, dopo "una approfondita e proficua fase di confronto con il Comitato Cittadino del Partito Democratico", avvenuta evidentemente prima della due giorni di riunione dello stesso organismo conclusa ieri sera.

Un "comune impegno volto all'allargamento della coalizione alle altre forze della sinistra (Sel, IdV, Sviluppo e Lavoro) nel pieno rispetto della riflessione in atto in tali forze politiche, nonché alle altre associazioni e liste civiche che hanno già manifestato interesse nei confronti della proposta politica e programmatica concretizzatasi con la candidatura di Consales", ma chiaramente fondato sempre sulla candidatura di Consales, e non su una riapertura da zero del confronto. Perciò al "comune impegno" va sottratta, per tale ragione, l'adesione degli undici membri del comitato cittadino del Pd autori del documento pubblico diffuso nella tarda mattinata odierna.

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