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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Il sindaco Consales: “La giunta non si tocca: Monetti e Luperti al loro posto”

Il primo cittadino a BrindisiReport: "Resto fuori dal Pd sino alla fine del mio processo. Dirò a Emiliano chi ha interessi su Brindisi: in gioco c'è il Pug". "Chi ha interessi su Brindisi, invece, rimarrà fuori dal Comune perché qui nessuno è fesso. c'è chi vuole mettere le mani sul piano urbanistico generale ed è bene che Michele Emiliano sappia chi sono"

BRINDISI – “Nessuno può decidere al posto del sindaco: la Giunta non si tocca, questa è e questa resta sino alla fine del mandato, con gli assessori all’Ambiente Antonio Monetti e all’Urbanistica Pasquale Luperti al loro posto, senza vice sindaco che  non serve. Chi ha interessi su Brindisi, invece, rimarrà fuori dal Comune perché qui nessuno è fesso: c’è chi vuole mettere le mani sul piano urbanistico generale ed è bene che Michele Emiliano sappia chi sono. Glielo dirò non solo nella sua veste di segretario regionale del Pd, ma di pubblico ministero”.

Il sindaco Consales. Ha un diavolo per capello il primo cittadino del capoluogo, Mimmo Consales, all’indomani della riunione sul “caso Brindisi” che si è tenuta a Bari (ma lui non c’era), alla “corte” di Michele Emiliano, numero uno del Partito democratico in terra pugliese sino al prossimo 29 novembre, data stabilita per le primarie (le candidature vanno presentate entro il 15 ottobre). Caso Brindisi imbastito sulla mozione di sfiducia al segretario cittadino del Pd, Antonio Elefante, finito nell’occhio del ciclone perché accusato di non aver saputo dialogare con la base.

Ma Elefante, a sua volta, ha alimentato il caso “Consales”, il sindaco autosospesosi dal Pd in coincidenza con il suo rinvio a giudizio nella vicenda di Equitalia per il pagamento in contanti di un debito esattoriale legato a una vecchia società di comunicazione, perché il segretario cittadino del Pd è anche consigliere comunale che in occasione del voto sul bilancio si è astenuto contestando l’aumento delle tasse e lamentando la scarsa incisività dell’azione amministrativa sul fronte della gestione dei rifiuti e della pianificazione urbanistica. Materie quanto mai d’attualità tenuto conto degli ultimi eventi made in Brindisi, vale a dire gli scontri interni all’Oga, l’organo di governo d’ambito, sulla gestione dell’impianto di Cdr affidato alla società Nubile, e la fine del contratto con il professor Giorgio Goggi per il Pug.

Il segretario Pd Emiliano. Le due vicende sono arrivate alle orecchie di Emiliano da diverse direzioni: da alcune voci dello stesso partito, quelle di “Per la sinistra” che pubblicamente ha preso posizione negli ultimi due anni con Cristiano D’Errico, più quelle di chi non sta né di qua e neppure di là  e da correnti esterne al Pd ma pur sempre interne alla maggioranza di centrosinistra che regge le sorti al consiglio comunale, dove sono in atto focolai accesi da Francesco Cannalire di Iniziativa Democratica-Api e Francesco Renna.

Il primo si è dichiarato sospeso dalla coalizione di governo tanto che l’assessore Antonio Ingrosso ha rimesso le deleghe all’Industria, alla Casa e allo Sport, non condividendo la gestione dei rifiuti, dell’urbanistica e il via libera al villaggio dello sport, mentre il secondo ha chiesto l’azzeramento della Giunta ottenendo dal capogruppo del Pd Salvatore Brigante un secco no come risposta. Malumore anche dall’opposizione, area centrosinistra, in Consiglio, dove non è segreto per nessuno l’esistenza di un rapporto di “frequentazione” tra Roberto Fusco, già candidato sindaco con la lista Sì democrazia e lo stesso Emiliano. C’è anche un selfie postato su Facebook a testimonianza degli incontri. 

Le richieste da Bari. Riuscire a sciogliere i nodi nel Pd di Brindisi sembra impossibile, ma Emiliano ci ha voluto provare ugualmente ieri separando la questione amministrativa da quella politica: il dato da cui partire, secondo il segretario regionale, è l’azione del Comune che andrebbe rilanciata e questo sarebbe possibile solo cambiando assessori, da qui la richiesta di azzerare la Giunta o quanto meno procedere alla sostituzione dei contestati Luperti e Monetti. Quanto, invece, al discorso politico, Elefante resta al suo posto a condizione che abbia i “numeri giusti”, in seno al direttivo cittadino, ossia 16 “sì” su 30 componenti (la sfiducia è stata firmata da 13 persone). Il segretario cittadino, per ora, la sua personale rivincita su Consales se l’è presa dopo aver passato l’estate a scrivere messaggi sul social network riferiti al sindaco e all’ex amico Brigante. 

I presunti interessi. Consales, dal canto suo, è convinto di averla prima o poi e spera di vedere Emiliano a stretto giro non solo per rispedire al mittente la richiesta di azzeramento, ma per consegnare la sua verità su quanto starebbe accadendo a Brindisi: “E’ in atto un gioco pericoloso da parte di chi vuole mettersi in mostra pensando ad elezioni anticipate, sbagliando clamorosamente”, dice. “Monetti e Luperti stanno lavorando bene e producono effetti dimostrabili, carte alla mano. Il punto è che c’è chi ha interessi su questa città e siccome qua nessuno è fesso e lo ripeto, il vero problema è la definizione del piano urbanistico generale, per cui è bene che Emiliano lo sappia: farò i nomi molto presto”. “Quanto al Pd regionale, può dire ciò che vuole, ma certamente non che la Giunta va rivista perché la decisione spetta solo al sindaco. Per quanto riguarda la questione della mia autosospensione dal Pd, resta confermata sino all’esito del processo: non metterò piede nel Pd fino a quel giorno, non intendo forzare la mano”.

Maurizio Bruno. Il caso Brindisi ha un terzo nome da prendere in considerazione, quel Maurizio Bruno, che è segretario provinciale del Pd, sindaco di Francavilla Fontana e presidente della Provincia: triplo incarico da risolvere. In che modo? Da Giovanni Procacci, coordinatore della segreteria regionale di Emiliano, l’invito a confermare le dimissioni anticipate tempo fa in modo tale da procedere con il congresso. La discussione non è affatto chiusa tanto è vero che se ne dovrebbe riparlare venerdì prossimo.

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