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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Scrutatori, gli ex consiglieri comunali dicono no al sorteggio

Luigi Sergi, Antonio Pisanelli e Ferruccio Di Noi: "Nomi da designare". Pronte le liste dei prescelti. Bocciata la proposta del commissario Castelli per evitare la chiamata diretta contaminata dalla politica. I tre: "Priorità a disoccupati e indigenti"

BRINDISI – Voleva garantire la massima imparzialità nella scelta degli scrutatori per il referendum, il commissario Cesare Castelli, e per questo aveva proposto il sorteggio dei nominativi che avrebbe evitato chiamate dirette, eliminando il rischio di contaminazioni della politica. Niente da fare: il suggerimento è stato bocciato dalla Commissione elettorale, o meglio, dai tre ex consiglieri comunali che restano in carica in qualità di componenti e che rivendicano la legittimità della “designazione”.

Cesare CastelliHanno detto “no” Luigi Sergi, Ferruccio Di Noi e Antonio Pisanelli,  che rimangono nella Commissione, l’unica superstite a Palazzo di città, dopo lo scioglimento del Consiglio comunale, come conseguenza diretta delle dimissioni in blocco degli inquilini sull’onda dell’arresto dell’ormai ex sindaco Mimmo Consales, travolto dall’inchiesta sull’affidamento in gestione dell’impianto di Cdr, per corruzione in concorso con Luca Screti, ex amministratore unico della società Nubile.

Saranno, quindi, loro, i tre ex consiglieri comunali, a scegliere gli scrutatori che lavoreranno nella giornata del 17 aprile prossimo, in occasione del referendum abrogativo in materia di trivellazioni. Dovrebbero farlo già domani mattina, salvo rinvii o ripensamenti sul metodo da seguire. Anche se fino a questa sera, tutto è stato confermato.

Chi sono i tre della Commissione? Sergi è stato eletto nel Pri e dopo essere stato parte della coalizione di centrosinistra guidata dal Pd, si è allontanato per poi farvi ritorno sino a sostenere l’Amministrazione Consales, al punto da ottenere l’ingresso del figlio nello staff del primo cittadino. Di Noi, eletto nella lista Sviluppo e lavoro, da cui ha preso il largo, ha lavorato come consigliere titolare della delega speciale alla Casa e nelle ultime settimane di vita del governo cittadino ha tentennato se restare o passare la mano. Pisanelli approdato come Fli è esponente della minoranza di centrodestra.

Nonostante le diverse provenienze e il differente percorso seguito a Palazzo di città in relazione ai rapporti con l’Amministrazione Consales, i tre si sono trovati sulla stessa lunghezza d’onda nel momento in cui sono stati chiamati in qualità di componenti della Commissione elettorale per affrontare il “caso scrutatori”. Caso che, in verità, si ripropone ogni volta che si vota.

imgres-6Castelli, nominato commissario straordinario, aveva proposto il sorteggio, peraltro chiesto da alcune forze politiche come Rifondazione comunista, e aveva affidato questa indicazione al sub-commissario Antonietta Olivieri. La proposta è stata anche recepita dalla struttura dirigenziale del Comune, la cosiddetta macchina amministrativa, tanto è vero che nel corso della riunione è stata avanzata dal segretario generale Paola Giacovazzo e condivisa dal vice Costantino del Citerna e dal capo di Gabinetto Angelo Roma. Sembrava che la strada da seguire fosse la scelta casuale, rimessa solo e soltanto alla sorte, e invece i tre hanno scosso la testa in segno di disapprovazione.

Perché mai? “Perché la designazione offre la possibilità di indicare i nomi di disoccupati e di persone che sono in difficoltà”, fa sapere uno dei consiglieri. “In tal modo potranno percepire il gettone di presenza”. Lo Stato riconosce 120 euro circa. “La designazione in ogni caso, avverrà in rappresentanza di tutto il Consiglio comunale”, tiene ad aggiungere con riferimento alle Assise “defunte”. “E va anche ricordato che si parte da un elenco, quello degli scrutatori”.

Nell’elenco  ci sono 6.908 nominativi di brindisini che hanno fatto richiesta di essere inseriti e che attendono la chiamata. Una chiamata diretta della Commissione che lascia spazio a critiche e contestazioni di quanti ritengono che in tal modo la scelta risentirà di scelte politiche tanto che più di qualcuno parla di contaminazione.

ScrutatoriViste le premesse Sergi, Di Noi e Pisanelli, si presenteranno con una lista di nomi scelti in prima persona, probabilmente con suggerimenti o raccomandazioni di amici, amici degli amici, parenti e partiti. Esattamente quello che avrebbe voluto il commissario e che non voleva il segretario cittadino di Rifondazione Ivano Valente.

Da Rifondazione, ieri, è arrivato un appello per il sorteggio pubblico che dia priorità a criteri sociali di scelta, per prendere in considerazione “persone inoccupate e disoccupate, cassintegrati, persone a reddito basso o con difficoltà economiche”.

“Riteniamo fondamentale costruire un diverso rapporto cittadino-istituzione, il criterio di scelta degli scrutatori è un segnale positivo verso un possibile cambiamento perché rompe con le solite logiche clientelari”, sostiene Valente.  “Il referendum, come le elezioni, sono momenti democratici essenziali di espressione e di partecipazione che hanno bisogno anche di scrutatori “liberi” e non costretti a rivolgersi al consigliere o all’assessore di turno a cui poi essere “riconoscenti””.

In altri Comuni lo hanno capito e gli scrutatori sono scelti con il sorteggio. A Brindisi no.

strazione petrolifera al largo delle nostre coste e che questo voto ha una valenza politica molto forte sul modello di sviluppo che s’intende perseguire nel nostro paese. Il referendum come le elezioni sono momenti democratici essenziali di espressione e di partecipazione che hanno bisogno anche di scrutatori “liberi” e non costretti a rivolgersi al consigliere o all’assessore di turno a cui poi essere “riconoscenti”. E’ necessario, creare tutte le condizioni per un voto che non sia

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