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"Nessun apparentamento a Brindisi per il 19 giugno"

Gli sfidanti Marino e Carluccio: "Pronti allo slancio finale". Rossi e Alparone: "Per il ballottaggio, non ci sono le condizioni". Massari: "La mia lista non sosterrà nessuno". Simona Pino d'Astore: "Meglio che i brindisini vadano al mare"

BRINDISI – Ballottaggio previsto, ballottaggio certo il 19 giugno. ​Su 80 sezioni su 80, Nando Marino ha totalizzato il 32,08 per cento con 15.474 preferenze e Angela Carluccio si è fermata al 24,61 per cento raccogliendo 11.872 preferenze, di conseguenza vanno al secondo turno.

Elezioni comunali a BrindisiGli altri: Stefano Alparone per il Movimento Cinque stelle 19,09 con 9.207 voti, Riccardo Rossi per Brindisi Smart 14,08  con 6.793, Nicola Massari per il centrodestra 7,25 con 3.496 e infine Simona Pino d’Astore per il fronte civico con 2,90 e 1.398 preferenze. I dati definitivi sono arrivati qualche minuto dopo le 15.

Ora devono dare il massimo i due sfidanti Nando Marino candidato sindaco per il centrosinistra e Angela Carluccio aspirante sindaca per i moderati, consapevoli del fatto che non bisogna abbassare la guardia ora che si gioca ai supplementari. E che  non potranno contare su appoggi esterni, per lo meno non ufficialmente.

Probabilmente se lo aspettavano entrambi, tenuto conto dell’andamento altalenante dello spoglio delle schede andato avanti già dalle 23, a seggi chiusi, per arrivare al primo pomeriggio di oggi (6 giugno). Forse lo avevano messo in conto già durante la campagna elettorale, tenuto conto di quella non perfetta distinzione tra le coalizioni, sbiadite quanto a definizioni tradizionali per cui non è stato possibile sin dall’inizio parlare con assoluta certezza di schieramenti di centrosinistra, centro e centrodestra. Senza contare il fatto che dei 32 consiglieri uscenti, 22 sono ricandidati. In più c’è da considerare la frammentazione del voto di preferenza legato all’esercito dei partecipanti alla competizione che sfiora le 700 unità, spalmati su 22 liste, su 74mila e rotti votanti. Risultato: Brindisi sarà chiamata al voto, di nuovo, il 19 giugno per il ballottaggio.

Nando Marino alla conferenza di presentazione del programma elettorale-2-2“Siamo pronti per lo slancio finale”, dice Marino. “Il secondo turno era prevedibile, ma quel che conta è l’essere riusciti a distanziare il secondo per ripartire: il risultato ottenuto significa che Brindisi crede nel progetto del cambiamento possibile con Marino sindaco. In questa direzione sono da leggere i dati che si riferiscono alle liste Nando Marino sindaco e a Cantiere giovani. Quanto al Pd ha retto di fronte al Movimento 5 Stelle”.

angela carluccio-2"È un risultato straordinario che ci incoraggia a proseguire sulla strada intrapresa, ma che non ci deve distrarre dall'obiettivo finale", commenta Angela Carluccio, candidato sindaco della Grande coalizione di Centro. "Dopo aver vinto le primarie, considero questa affermazione un secondo passo necessario nel percorso democratico verso il governo della città. "Nelle prossime ore, quando lo spoglio sarà completato, esamineremo con attenzione i risultati, ma non si potrà non tener conto della percentuale altissima di voto di protesta cui comunque bisognerà dar voce.

Fin qui i diretti sfidanti per i quali sarà necessario il secondo turno. Gli altri cosa faranno? Saranno della partita o resteranno spettatori? stefano alparone-3“Non daremo indicazioni di voto”, dice Stefano Alparone, esponente del Movimento 5 Stelle che a Brindisi si afferma come prima forza politica della città, scavalcando il Pd. “Quel che è importante, per noi, è il risultato conseguito al debutto e ci sembra ottimo di fronte a coalizioni multi numeriche rispetto alle quali credo debbano essere evidenziati due aspetti: il primo attiene  a chi va al ballottaggio e che altri non è, se non il Consiglio comunale uscente, il secondo dato è conseguenza del primo ed è espressione di un de profundis della democrazia con il fallimento dei partiti tradizionali i quali non riescono a esprimere una nuova classe dirigente”, sostiene. “Per noi, quindi, la vera sfida è stata vinta e saremo all’opposizione in Assise, come hanno scelto i brindisini, come prima forza che non ha alcuna organizzazione politica alle spalle, ma porta avanti un progetto  che gli elettori hanno condiviso in quanto credibile, solido e non folkloristico”.Dai primi dati, sembra che con Alparone in Assise ci saranno tre consiglieri, donne, tutte under 40.

Riccardo RossiRiccardo Rossi, per Brindisi Smart, è quanto mai chiaro: “Noi ci siamo posti in discontinuità con il passato, di conseguenza non ci sono indicazioni di voto perché non ce ne sono le condizioni”, afferma. “Il risultato di ieri era chiaro nel momento in cui sono arrivati i risultati delle sezioni Perrino e Paradiso dove si è visto lo stacco che pure ci aspettavamo. Quel che si è fatto sentire, è il voto amicale che ha penalizzato il valore politico delle scelte di cui ha risentito lo stesso Marino”, continua. “Quanto a noi, ce la siamo giocata con i grillini: nei nostri confronti c’è stato un voto di riconoscimento alla persona che già fatto e alle liste, con Sinistra Brindisi come realtà nuova, mentre dall’altra parte è stato scelto un simbolo. Brindisi Bene Comune ha ottenuto un risultato lusinghiero essendo arrivato come terzo partito, non lontano dal Pd, dato sul quale bisogna riflettere”

Nicola MassariNessun appoggio esterno, da parte di Nicola Massari, espressione del centrodestra, per lo meno non dalla sua lista Viva Brindisi: “Non saremo con nessuno dei due”, dice l’avvocato che non nasconde l’amarezza del risultato elettorale nel capoluogo. Un fallimento, dati alla mano. “Brutta parola”, ribatte lui. “vero è che abbiamo presentato un progetto che evidentemente non risponde ai bisogni dei brindisini: abbiamo puntato su legalità, trasparenza e correttezza, ma non ci hanno premiato”. Il motivo? “Sono valori non adeguati al momento storico vissuto da Brindisi, dove l’impostazione della campagna elettorale è tipicamente americana, nel senso che c’è stato un diluvio di risorse a discapito dei contenuti, purtroppo”.

Simona Pino D'Astore-3Simona Pino d’Astore non ha perso il piglio deciso, nonostante il risultato – per sua stessa ammissione – non sia stato quello sperato: “Visto quello che è successo, per  il 19 giugno l’invito è andate tutti al mare”, dice subito. “Noi avevamo previsioni che davano il 15 per cento e non certo una disfatta”. Cosa è successo, allora? “Questo dati non stanno né in cielo e né in terra, perché probabilmente qualcosa deve essere successo e non escludo brogli”, sostiene assumendosi la responsabilità di quel che dice. “Dico questo – spiega – perché ho saputo che in una sezione ci sono state due schede in meno consegnate al Comune, tre schede vidimate sono state trovate nella borsa di una scrutatrice e poi mi hanno riferito di uno scatolone caduto al momento del trasporto. Senza contare le punte di matite che si spezzavano. Ecco, è esattamente quello di cui ho parlato su Facebook, per cui le cose non sono andate affatto lisce nello spoglio”. Non sarà forse catastrofismo o vittimismo? “No, assolutamente. Credo che a qualcuno potessi dare fastidio nel caso in Consiglio comunale”. Simona Pino d’Astore, a quanto pare, resta fuori dalle Assise, per cui saranno silenti a Palazzo di città le tre liste del fronte civico. Fuori, tutt’altra storia.

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