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Sabato, 20 Aprile 2024
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Dopo l’appello di Rossi, rispondono Fusco ed Errico

Ieri sera incontro a tre in chiave elettorale: "I programmi coincidono". Il notaio ha incassato l'appoggio delle Acli: "Spero che il progetto vada avanti anche con un Pd rinnovato che per me è quello di Emiliano". L'avvocato: "Preziosi entrambi, resta la disponibilità a candidarmi, ma solo con il consenso di tutti"

BRINDISI – Doveva essere un incontro lontano dagli occhi e soprattutto dalle orecchie dei giornalisti, ma se tre volti noti della politica locale come il notaio Michele Errico, l’avvocato Roberto Fusco e l’ingegnere Riccardo Rossi si danno appuntamento in centro, in serata, è difficile se non impossibile che passino inosservati. E infatti, sono stati visti davanti alla sede di Brindisi Bene Comune ieri attorno alle 20,30.

Il motivo è presto detto: è arrivata la risposta all’appello per la costituzione di uno schieramento a vocazione civica, che Riccardo Rossi, di Bbc, consigliere comunale uscente, aveva rivolto a Fusco, anche lui uscente, eletto nella lista Sì democrazia e a Errico che, di recente, è tornato a far sentire la sua voce sulle tematiche dello sviluppo, del rispetto dell’ambiente e ancor prima della legalità.

Rossi e Fusco sono stati candidati sindaco, ciascuno per i propri movimenti, in occasione delle elezioni di maggio 2012 e diverse volte in Assise siIl notaio Michele Errico trovati d’accordo, in opposizione alla maggioranza di centrosinistra posta a fondamento dell’Amministrazione guidata da Mimmo Consales. Errico, invece, non solo è già stato primo cittadino di Brindisi, ma ha nel suo curriculum politico, la presidenza della Provincia in lotta con l’allora numero uno degli industriali di Brindisi, Massimo Ferrarese, che poi è passato alla guida dell’Ente, salvo dimettersi.

I tre si sono incontrati ieri sera per confrontarsi sui programmi che i rispettivi movimenti civici stanno definendo in vista delle elezioni amministrative del prossimo mese di giugno: i punti di contatto ci sono ecco, le azioni su cui puntare sono coincidenti, tanto è vero che il dialogo prosegue e potrebbe essere deciso un secondo appuntamento prima della fine della settimana. Il nodo da sciogliere, in effetti, non è l’intesa fra i tre, quanto la collocazione dei rispettivi movimenti: con il Pd oppure in autonomia?

Al Partito democratico, in verità, farebbe piacere avere Rossi-Fusco ed Errico in campo nella stessa formazione perché in tal modo sarebbe possibile definire una corazzata contro il centrodestra e soprattutto una squadra capace di reagire all’incognita dei grillini. Perché sono quelli del Movimento Cinque Stelle il vero punto interrogativo della versione 2016 della campagna elettorale: è certo che ci saranno, che correranno da soli, che avranno consensi forse più per reazione che non per scelta autentica, di fronte alla caduta dell’Amministrazione comunale ancora una volta per mano della Procura,  ma ancora non  c’è il nome del loro candidato sindaco.

L’ossigeno per resistere alla competizione, quindi, sarebbe necessario al Pd e del resto già in occasione dell’assemblea regionale del partito che si è svolta a Brindisi, nei giorni scorsi, Michele Emiliano e il commissario cittadino Sandra Antonica hanno aperto a tutte le forze di sinistra. Sì democrazia quella stessa sera, tramite Fusco, ha consegnato i punti cardine del programma elettorale: “Legalità innanzitutto perché le norme di legge devono essere il faro per illuminare la rotta”, dice l’avvocato. “Quindi sicurezza, sviluppo economico con attenzione rivolta al porto e alla logistica e lotta alla povertà”, continua.

“Sono punti ai quali sono proiettati Rossi ed Errico”, aggiunge. “Resta la mia disponibilità alla candidatura a sindaco, con il consenso di tutti. A me i tatticismi non sono mai piaciuti, in ogni caso la decisione sulla strada da seguire sarà decisa da Sì democrazia”.

Non intende rinunciare né a Rossi e né a Fusco, il notaio Errico che per offrire un contributo in termini di idee e prospettive ha dato vita a un comitato e di recente ha ottenuto il sostegno delle Acli: “Per me sono punte di diamante delle quali non si può fare a meno nella ricostruzione della classe dirigente brindisina”, dice. “Mi auguro che il progetto vada avanti e che prosegua con il Pd rinnovato che, per me, è quello di Emiliano”.

Il Partito democratico resta in attesa.

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