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Venerdì, 19 Aprile 2024
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In giunta a Brindisi nove assessori: due esterni, per Bilancio e Rifiuti

Per le Finanze si fanno i nomi di Barbara Branca, vice presidente Asi, e Francesco Zingarello, di area Rollo-Ferrarese. A Impegno sociale il vice sindaco e la scelta della prima delega che potrebbe essere Servizi sociali; ai CoR presidenza del consiglio comunale e un posto nell'esecutivo, due ai Democratici e a Noi Centro

BRINDISI – Nove assessori per la giunta della sindaca Angela Carluccio, con pennellate di rosa e ipotesi di ingressi di tecnici per la gestione di deleghe complesse, come il Bilancio e i Rifiuti: nomi top secret in attesa dell’accordo tra le parti, ma nonostante la blindatura imposta, le voci circolano e riferiscono di contatti con Barbara Branca e Francesco Pasanisi Zingarello, entrambi di area Marcello Rollo-Massimo Ferrarese.

francesco pasanisi zingarello-2Sono tutti e due commercialisti, lei vice presidente dell’Asi che vede al timone Rollo, lui arrivato alla Multiservizi come responsabile del Personale in piena campagna elettorale, per poi essere fermato  per motivi di opportunità dal prefetto che ha chiesto di posticipare l’ingresso al post ballottaggio.

La nomina di Zingarello (nella foto) in seno alla Multiservizi, dovrebbe essere diventata effettiva solo ora, ma il condizionale è d’obbligo dal momento che il nome del professionista, ex capo ufficio di staff di Ferrarese, nonché ex presidente del consiglio di amministrazione della Stp e di Terra di Brindisi, ricorre con una certa frequenza anche nei discorsi relativi a una possibile futura riorganizzazione della stessa Multiservizi, la principale partecipata del Comune, alle prese con la quarta perdita consecutiva che vuol dire rischio di messa in liquidazione.

Branca e Zingarello, a quanto pare, si giocherebbero la responsabilità del Bilancio, materia da definire guardando contestualmente alla Multiservizi. Questo almeno sembra essere l’orientamento della sindaca e del suo staff, ma ci sarebbero riserve espresse dagli altri della coalizione perché stando all’accordo firmato prima delle elezioni interne per la scelta del candidato primo cittadino (le primarie) il vincitore della competizione, ossia il sindaco non potrebbe nominare assessori per la sua lista, quindi in questo caso per Brindisi prima di tutto che peraltro non ha avuto grande consenso.

Da qui la manovra che rimanderebbe i due nomi a Noi Centro, a cui sempre stando a quell’accordo che altro non è se non l’aggiornamento del manuale Cencelli, spettano effettivamente due assessorati. Se così dovesse essere, resta da definire se i due esterni, al di là dei nomi, debbano essere intesi come tecnici puri oppure in quota al movimento di Massimo Ferrarese che ha rastrellato il 5 per cento dei consensi. Circostanza non di poco conto, dal momento che l’assetto della Giunta ha conseguenze sul piatto della bilancia con strascico sulle partecipate. E qui il discorso rimanda alla società Energeko, il cui amministratore unico è Giovanni Ribezzo, nome che si vorrebbe mantenere tenuto conto del lavoro svolto sinora.

Carmelo PalazzoNessun dubbio sul fatto che il vice sindaco spetti a Impegno sociale, per lo meno stando alle indiscrezioni  che raccontano di una prima riunione della coalizione dei moderati, nella sede dell’associazione degli invalidi civili di via Sicilia, di fatto quartier generale di Carmelo Palazzo (nella foto), già assessore, già consigliere, autore e compositore della lista risultata – come è noto – la più suffragata del gruppo con il 7,15 per cento. In virtù del principio sancito in quell’accordo scritto ante-primarie, l’incarico va riconosciuto al primo arrivato al traguardo, appunto Impegno sociale, lista a cui spetterebbe anche la scelta della prima delega in aggiunta a quella da abbinare al sostituto del sindaco.

In tal caso il nome di Palazzo resta in pole position, al pari di quello di Giampaolo D’Onofrio, 414 preferenze, il più suffragato dopo Pasquale Luperti per il quale quell’accordo non sembra avere valore, visto che nei suo confronti non trova applicazione il criterio del risultato elettorale. Un’eccezione alla regola che lo stesso Luperti, ex assessore all’Urbanistica, ha accettato senza problemi, rivendicando il ruolo di consigliere comunale, forse capogruppo. Anche se sulla sua pagina Facebook, usata molto per la campagna elettorale, resta il Pd sotto la voce orientamento politico.

Quanto al nome femminile, c’è Marika Rollo, abbinata a Luperti, che ha totalizzato 276 preferenze e che potrebbe essere chiamata ai Servizi sociali di cui si è già occupata nella prima versione della giunta di Mimmo Consales, salvo essere messa da parte in nome del rimpasto chiesto dai centristi di Rollo-Ferrarese. Un assessore per i Conservatori e Riformisti che a Brindisi hanno raccolto il 6,21 per cento, in aggiunta alla presidenza del Consiglio comunale per la quale pare sia stata raggiunta l’intesa in favore di Pietro Guadalupi, vice presidente delle Assise uscente.

Per Guadalupi, il più suffragato in assoluto, il responso finale spetta alle urne, posto che per la presidenza delle Assise è necessario passare il vaglio delle votazioni in Aula e c’è il rischio di possibili franchi tiratori quando c’è il voto segreto. Per l’assessore, fermo restando il criterio elettorale, il primo arrivato e Michele Di Donna, figlio di Nicola, già presidente del Consiglio comunale, ma c’è Raffaele De Maria che ha già esperienza in giunta come titolare della delega alle Attività Produttive. E c’è l’ipotesi di una donna con Consiglia Tau.

Il presidente del consiglio comunale, Luciano LoiaconoDue assessori, infine, dovrebbero spettare alla lista Democratici per Brindisi che ha totalizzato il 5,67 per cento: i più eletti sono risultati Luciano Loiacono, con 527 preferenze, e Maurizio Colella con 485, poi Salvatore Brigante con 419 e Umberto Ribezzi con 345. Chi entra in Giunta? E con quali deleghe? Anche in questo caso, solo voci secondo cui è certo l’inserimento di Loiacono per il quale potrebbe essere chiesto un assessorato di rilievo come la Programmazione economica, mentre per la seconda delega la scelta ricadrebbe tra Colella alla Casa e Brigante all’Urbanistica, materia di cui si è già occupato nella Giunta di Giovanni Antonino.

Al momento tutto congelato per lo meno sino a lunedì, quando i delegati delle liste della coalizione dei moderati torneranno a incontrarsi, sempre nel quartier generale di Palazzo. Con il notaio Michele Errico nel ruolo di garante della trasparenza e della legalità.

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