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Provincia: accordo fatto tra Pd e Forza Italia su presidenza e vicepresidenza

Oggi Pd e Forza Italia si sono incontrati ed hanno già deciso che la presidenza della nuova Provincia di Brindisi toccherà al Partito democratico e la vicepresidenza al partito di Berlusconi. Le consultazioni con gli altri partiti cominceranno nei prossimi giorni, ma su questa condizione di partenza

BRINDISI – I timori espressi sia in un articolo di Carmelo Molfetta sul nostro giornale, che oggi nella rubrica “Speciale” da Carmine Dipietrangelo, sul forte rischio che le elezioni del nuovo presidente della Provincia e del consiglio provinciale diventassero oggetto non di un confronto politico sulla programmazione dei nuovi assetti dei governi locali dopo l’abolizione definitiva delle Province stesse, ma oggetto invece di accordi di potere, si sono dimostrati fondati.

Oggi Pd e Forza Italia si sono incontrati ed hanno già deciso che la presidenza della nuova Provincia di Brindisi toccherà al Partito democratico e la vicepresidenza al partito di Berlusconi. Le consultazioni con gli altri partiti cominceranno nei prossimi giorni, ma su questa condizione di partenza. Le elezioni, che vedono come elettori non i cittadini ma i sindaci ed i consiglieri comunali, si terranno ad ottobre.

L’accordo preliminare – la ratifica definitiva è stata fissata per l’8 settembre – è stato siglato oggi dal renziano Maurizio Bruno, segretario provinciale del Pd e sindaco di Francavilla Fontana, e dal coordinatore provinciale di Forza Italia, l’ex sottosegretario Luigi Vitali, che ne ha dato notizia questa sera. “Si è convenuto di aprire un confronto con tutte le forze politiche del territorio per arrivare ad una condivisa elezione del nuovo ente. Che, peraltro, è destinato nel tempo ad essere soppresso. In tal senso, sulla base della maggiore rappresentanza, è stata riconosciuta al Pd l'indicazione del presidente ed a Forza Italia quella del vice presidente”.

I due partiti maggiori inizieranno da subito le consultazioni all'interno dei propri schieramenti, conclude Vitali,  mentre per domani alle ore 11 è stato fissato l'incontro tra le delegazioni di Pd, Forza Italia e Nuovo centro destra. Ma a questo punto, il giro di incontri sembra del tutto inutile, dato l'accordo raggiunto senza consultare l'elettorato che poi, nei fatti, conterà a ottobre: non solo i sindaci degli altri 19 Comuni, ma anche le liste civiche che - se sommate - hanno più consiglieri comunali dei partiti.

E se le voci che circolano da qualche tempo, e che indicano proprio in Maurizio Bruno il candidato alla presidenza della Provincia, si dovessero rivelare fondate, si avrebbe nella stessa persona una concentrazione di cariche in stile Urss (o anche vecchia Dc): sindaco, segretario del partito, e presidente della Provincia. Di nuova politica, in tutto questo, non c'è traccia.

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