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Elezioni regionali, Forza Italia resta sola. Fitto va con Schittulli

L’uomo di Maglie al lavoro per due civiche: dentro il capogruppo uscente Zullo e Mazzei. Con l’oncologo Ncd, Ferrarese: “E’ sempre stato il nostro candidato”. Per Brindisi corre De Michele

BRINDISI – Addio annunciato. Addio a un passo dal diventare realtà politica, a meno di un colpo di scena dell’ultima ora: Raffaele Fitto sta per chiudere con Forza Italia e prima ancora con Silvio Berlusconi e il suo colonnello, Luigi Vitali. Ha deciso di stare con Francesco Schittulli, l’oncologo barese, scelto in prima battuta da Ncd-Area Popolare, nome sul quale convergono Fratelli d’Italia e il Psi.

La fine. Quella che ha tutto il sapore di una fine è arrivata dopo giorni di confronti interni e tentativi di dialogo tra la Puglia, Roma e Arcore. Senza risultato. Nessun margine di ristabilire quel feeling che pure ha retto per anni, sino a quando Matteo Renzi non ci ha messo lo zampino. Perché sembra proprio che il patto del Nazareno sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso dando via alla guerra vera e propria.

Fatto sta che Berlusconi sulla Puglia, da intendere come realtà dove andava in onda la telenovela con Fitto e Vitali protagonisti, non si è speso più di tanto. Anzi per niente. “Non mi interessa”, avrebbe detto nel suo quartier generale così forte che lo hanno sentito a Maglie, città che ha dato i natali a Fitto; a Bari, dove ieri si sono riuniti i vertici regionali di Ncd-Area popolare; a Francavilla Fontana, feudo di Luigi Vitali e in provincia di Brindisi, dove lo stesso Fitto ha incontrato i suoi in un albergo a due passi dal mare di Specchiolla, facendo il pienone.

Risultato: Raffaele Fitto ha detto chiaro e tondo a Francesco Schittulli che la sua decisione l’ha presa. E che non è disposto a fare un passo indietro. “Schittulli è il nostro candidato”. Nostro da leggere come dei “fittiani”. Discutere ulteriormente vorrebbe dire perdere tempo e dare ancora vantaggio allo sfidante diretto, Michele Emiliano del Pd. “Che Berlusconi faccia quello che vuole”.

Quel che vuole Fitto è mettere a punto almeno una lista, “Oltre la Puglia”, che stando al nome sembra un proclama di espansione e visto quanto si è consumato a queste latitudini non è da escludere l’avanzata dei fittiani su Roma. Meglio ancora due, in modo tale da inserire tutti gli uscenti, cominciando dal capogruppo Ignazio Zullo e da Luigi Mazzei che non sono molto simpatici a Vitali.

Massimo FerrareseNcd-Area Popolare. Il francavillese, quindi, è stato messo all’angolo. Nessuna mano tesa adesso neppure da quelli del Ncd-Area Popolare che sono arrivati all’intesa interna: si sta con Fitto, più esattamente si resta convinti della candidatura a governatore della Puglia di Francesco Schittulli, su cui ha puntato subito Massimo Ferrarese, coordinatore regionale per Brindisi, Lecce e Taranto. Sono stati d’accordo anche coloro i quali fanno capo al senatore Massimo Cassano, sottosegretario al Ministero del Lavoro, coordinatore regionale per le zone di Bari, Foggia e per la provincia Bat. (Nella foto, Massimo Ferrarese)

Voci interne riferivano di una non simpatia tra Cassano e Fitto per una candidatura “tardiva” che il big di Maglie avrebbe dato al barese in occasione delle ultime politiche: un ultimo posto nella lista per il Senato. Cassano l’obiettivo l’ha centrato ugualmente, ma con Fitto i rapporti sono diventati tiepidi e con Vitali – al contrario – sono diventati un po’ più cordiali. Questo fino a quando non è stato convocato il tavolo regionali dei centristi, aperto a tutti i consiglieri regionali e provinciali, dove la poca considerazione di Berlusconi verso la Puglia deve aver fatto la differenza.

“Schittulli è il candidato migliore che ci possa essere: è stato scelto sin dalla prima ora per il suo valore”, sottolinea Ferrarese. “Noi siamo stati coerenti, altri non so”. Ogni riferimento è tutt’altro che casuale, posto che di mezzo c’è lo storico Vitali, prima amico, poi ex amico, e ancora nemico-nemico (per candidatura bocciata ai tempi in cui esistevano ancora le Amministrazioni provinciali).

Cosimo De Michele. Con Fitto e Ncd, ci sono Fratelli d’Italia e Psi. Vitali è rimasto solo con i suoi. A meno che non succeda l’impossibile. Più esattamente che Berlusconi dia ordini diversi del tipo “doppia firma” nella composizione delle liste per Schittulli: una a Fitto, il che significa riconoscerne tutto il valore e soprattutto la forza oppure a Schittulli, l’altra a Vitali. Ma il commissario regionale di Forza Italia ora resta isolato. Fuori dalla coalizione.

Parallelamente alla composizione del gruppo di centrodestra, viene a galla il nome del brindisino che rappresenterà Ncd-Area Popolare: Cosimo De Michele, avvocato, già consigliere comunale e assessore alla Pubblica Istruzione, allo Sport e alle Politiche giovanili. Anche lui ex azzurro. Colore che sembra sbiadito qui nel Brindisino.

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