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Primarie centrosinistra per la Regione: Minervini sfida Stefàno ed Emiliano

Ci sarà anche Guglielmo Minervini, l'assessore che ha rappresentato probabilmente meglio lo spirito innovativo delle due giunte guidate da Nichi Vendola, alle primarie del centrosinistra pugliese per le elezioni regionali del 2015

BARI – Ci sarà anche Guglielmo Minervini, l’assessore che ha rappresentato probabilmente meglio lo spirito innovativo delle due giunte guidate da Nichi Vendola,  alle primarie del centrosinistra pugliese per le elezioni regionali del 2015. Sfiderà, il 30 novembre prossimo, data stabilita per il voto che dovrà designare il candidato della coalizione alla presidenza della Regione Puglia, il senatore di Sel e presidente della Commissione per le autorizzazioni a procedere di Palazzo Madama, Dario Stefàno, e l’ex sindaco di Bari e attuale segretario regionale del Pd, Michele Emiliano, che rappresentano al momento gli aspiranti in campo. Minervini ha affidato il suo messaggio a Facebook.

“Ci sono. Se ci siamo. Ne sono sempre stato convinto. O la politica è cambiamento o è potere. O serve a sfidare il futuro o si piega a gestire il presente. O mette in gioco energie nuove o si limita a regolare interessi esistenti. Quasi dieci anni fa, questa esperienza di governo fu accompagnata da una straordinaria speranza. Fu il sussulto di un popolo che tornava a credere nella possibilità di farcela. Un pezzo di Sud che si rimetteva in piedi per riprendersi il proprio destino”.

“Nichi fu l'interprete questa sfida straordinaria, eccezionale. La sfida di un governo che tornava ad agire il cambiamento, rompendo gli schemi, uscendo dalle righe. Un governo con la missione di perlustrare l'inedito. Per me ogni giorno di questi anni è stato un giorno di sfida. Un corpo a corpo con l'esistente. Il cambiamento non è un pasto gratis. Costa fatica. Immensa”.

“In mezzo, in questi anni, ha fatto irruzione la crisi. Siamo entrati in un mondo e ci siamo ritrovati in un altro mondo. Tutto è entrato in ballo. L'era della infinita dissipazione delle risorse si è conclusa sotto i nostri occhi e ci siamo ritrovati improvvisamente nel tempo della scarsità. La sfida del cambiamento è diventata ancora più ineludibile. Aiutare la Puglia a ritrovare il suo posto in un mondo che sta vertiginosamente cambiando. Profondamente, radicalmente”.

“Governo del cambiamento significava guardare in faccia la crisi. Cogliere non solo i problemi ma anche le opportunità. Mentre l'Italia chiudeva gli occhi, noi abbiamo scelto di tenerli ben aperti. La Puglia di oggi è diversa da quella di prima. Arriva il tempo del bilancio. Nei prossimi mesi diremo insieme quello che avrebbe potuto essere e quello che è stato. Diremo anche degli errori, delle contraddizione e delle omissioni”.

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