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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Rossi candidato di Pd, Liberi e Uguali e Brindisi Bene Comune

"Non vogliamo nascondere le differenze che in politica nazionale son sotto gli occhi di tutti, ma qui a Brindisi l’obiettivo comune è molto più importante di qualsiasi logica partitica"

BRINDISI - Riccardo Rossi, ingegnere e ricercatore del laboratorio Enea di Cittadella della Ricerca, è ufficialmente il candidato sindaco di una sinistra che a Brindisi ha trovato l'accordo per partecipare unita alle elezioni comunali del 4 marzo prossimo. Il lavoro per costruire una candidatura unitaria è stato lungo, anche sottotraccia per alcuni aspetti, sia per definire i punti chiave del programma, che per stabilire questioni discriminanti, come quella di non ricandidare figure coinvolte nelle ultime esperienze di governo della città: "Questo è il cuore della sfida: nessuno che abbia avuto chiare responsabilità politiche nelle ultime disastrose amministrazioni sarà candidato o avrà ruoli nella prossima amministrazione", si legge nel comunicato diramato stamani da Pd, Liberi e Uguali e Brindisi Bene Comune.

L'intervista: "Non sono un voltagabbana, il Pd ora è diverso"

L'accordo di LeU e Brindisi Bene Comune  con il Pd potrebbe causare delusioni soprattutto all'interno del movimento fondato proprio da Rossi una "fuga" verso il Movimento 5 Stelle? E' tutto da vedere, soprattutto alla luce delle ultime sortite nazionali di Grillo e dei massimi esponenti del M5S che non possono certo definirsi attrattive per chi coltiva posizioni ed idee di sinistra su migrazione, antifascismo, Europa, scuola, lavoro e ambiente. Pur trattandosi di elezioni comunali, che spesso hanno andamenti diversi da quelle politiche, anche a Brindisi la competizione sarà radicalizzata tra impostazioni diametralmente opposte, come lo sono ad esempio le storie di Riccardo Rossi e Massimo Ciullo, che correrà per il centrodestra unito.

Alternativa popolare dice no al Pd

E' ipotizzabile che il centrodestra, ma anche il Movimento 5 Stelle, sfutteranno la scarsissima, ormai, popolarità di Michele Emiliano a Brindisi per portare acqua al proprio mulino, ma va detto che la sinistra locale, e tanto meno l'ambientalismo di sinistra, sono mai stati succubi delle scelte e delle sortite del governatore della Puglia. Brindisi è più che mai ad un bivio, e nei fatti conteranno i programmi veri che la coalizione vincente intenderà realizzare. Rossi ha sempre condotto le sue battaglie dall'opposizione, ma non è affatto un integralista ed è in grado di offrire garanzie anche alle aziende in cerca di stabilità amministrativa e di svolte nel sistema degli appalti pubblici e privati, oltre che ai ceti moderati ma in cerca di pulizia e onestà nella gestione della cosa pubblica.

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Il comunicato di Pd, Liberi e Uguali e Brindisi Bene Comune

"Brindisi, la città che noi amiamo, dalla grandi potenzialità, nel tempo è diventata marginale in ogni contesto, regionale e nazionale. In tanti, troppi ne hanno approfittato. Ora la città è a un bivio. Il modello di sviluppo imposto, con i grandi e mega impianti progettati e realizzati a partire dagli anni '60, ha mostrato in questi anni tutte le sue contraddizioni: economiche, ambientali e sanitarie.

Le centrali a carbone in Italia e a Brindisi, così come previsto dalla Strategia Energetica Nazionale (Sen) chiuderanno entro il 2025.  La Sen recentemente approvata dal Governo è quindi una sfida per questa città che noi siamo pronti a raccogliere credendo nella necessità di una svolta verso un’economia sostenibile e di salvaguardia per lavoro e territorio.

Insieme al modello di sviluppo è in crisi anche la politica, che in questi ultimi 20 anni ha prodotto una classe dirigente incapace di riprogettare la città, di ridare senso e forza alle sue vocazioni, da quella agricola a quella turistica, dalla cultura come memoria, identità e impulso verso un’economia sana e generatrice di nuova conoscenza  e lavoro, all’industria dai cicli produttivi non impattanti negativamente sul territorio.

Abbiamo, tutti, davanti  una storia nuova da scrivere. Il suo titolo è:  futuro. Abbiamo il dovere di compiere solo scelte giuste, quelle che hanno il valore delle decisioni prese dalle persone che vivono la città e che danno valore alla comunità. Vogliamo costruire il futuro. Pensiamo al lavoro, all’ambiente, ai bisogni sanitari e sociali, alle periferie, ai giovani, agli anziani.

Crediamo intollerabile l’aumento dell’illegalità e della criminalità da contrastare con rigore, in sinergia con le autorità deputate e con politiche sociali ed educative di recupero a partire dalle fasce giovanili.  Nella nostra proposta di città vogliamo dare risposte a chi è in difficoltà e non ce la fa. La nostra è una proposta politica autonoma. Brindisi deciderà per Brindisi, non ci saranno più scelte calate dall’alto e imposizioni contro il volere di questa comunità.

A Brindisi sono in molti a non credere più nella politica, la sfiducia è diventata ormai senso comune. Tanti hanno smesso di andare a votare, o se lo fanno è solo per fare una cortesia ad un amico o nell’indecorosa speranza di averne un ritorno. Le scelte a Brindisi  sono state sempre fatte da fuori e sulle teste e la salute dei cittadini. È stata svenduta dietro ai grandi affari e commesse, per piccoli personali interessi di bottega.

Brindisi invece deve tornare ad essere protagonista in ogni contesto significativo, regionale e nazionale partendo prima di tutto dal bisogno di riscoprire il senso di comunità. Non è una sfida semplice quella che ci attende, ma nemmeno impossibile: pochi mesi di commissariamento hanno già impresso una svolta positiva, dalla legalità degli atti amministrativi, alla gestione dei rifiuti a partire dalle percentuali raggiunte di raccolta differenziata. Vogliamo rispondere alle sfide internazionali delle città intelligenti, coniugando il paesaggio urbano e la sua rigenerazione con il capitale umano, intellettuale e sociale di chi lo abita.

Brindisi Bene Comune, Partito Democratico, Liberi e Uguali hanno deciso di provarci insieme. Vogliamo accogliere l’entusiasmo di tutte e tutti e intorno a questa idea di futuro, mettere in rete le forze organizzate della cittadinanza attiva e consapevole, quelle produttive imprenditoriali e delle professioni, del volontariato, dell’associazionismo di promozione della persona e sindacale del lavoro, dell'ambientalismo, di tutte le donne e gli uomini che sentono come noi che questo è un passaggio giusto ed anche obbligato, necessario.

Non vogliamo nascondere le differenze che in politica nazionale son sotto gli occhi di tutti, ma qui a Brindisi l’obiettivo comune è molto più importante di qualsiasi logica partitica. Siamo mossi dall’amore verso la nostra città e sentiamo forte il desiderio che sia un luogo aperto e ricco di possibilità per coloro che ci vivono, studiano e producono ma anche accogliente e solidale.

Anteporremo sempre gli interessi di tutte e di tutti  a quelli di pochi e di parte, ricostruiremo quel rapporto di fiducia con le cittadine e i cittadini di Brindisi partendo da valori condivisi imprescindibili: legalità, trasparenza, competenza e rispetto delle regole. Per questo riteniamo dirimente per la nostra idea di cambiamento costruire una proposta che sia nuova nelle pratiche e rifiuti la politica che sopravvive a se stessa.

Questo è il cuore della sfida: nessuno che abbia avuto chiare responsabilità politiche nelle ultime disastrose amministrazioni sarà candidato o avrà ruoli nella prossima amministrazione. Noi ci siamo e vogliamo che le cittadine e i cittadini entrino finalmente nello spazio pubblico del cambiamento con il loro entusiasmo  per  immaginare e progettare insieme. È  davvero tempo. La sintesi di questi obiettivi e valori ci ha portati ad indicare come candidato sindaco Riccardo Rossi".

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