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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Il nuovo sindaco Molfetta: “Per Mesagne un futuro intrigante”

“Mesagne sarà un’altra cosa:abbiamo un foglio bianco da scrivere in maniera intrigante e lo faremo subito”. Parola di Pompeo Molfetta, nuovo sindaco di Mesagne, eletto al ballottaggio con il 57,55 per cento dei consensi, a capo di una coalizione nata all’insegna del motto “Diamoci una mano”, in alternativa a Francesco Mingolla, ex vice presidente della Provincia di Brindisi, fermo al 42,45

BRINDISI – “Mesagne sarà un’altra cosa:abbiamo un foglio bianco da scrivere in maniera intrigante e lo faremo subito”. Parola di Pompeo Molfetta, nuovo sindaco di Mesagne, eletto al ballottaggio con il 57,55 per cento dei consensi, a capo di una coalizione nata all’insegna del motto “Diamoci una mano”, in alternativa a Francesco Mingolla, ex vice presidente della Provincia di Brindisi, fermo al 42,45.

Molfetta, capogruppo uscente di Sel, a dire il vero, è stato proclamato primo cittadino con un certo anticipo rispetto alla chiusura delle operazioni di scrutinio delle sezioni: l’investitura, infatti, è arrivata dal deputato Antonio Matarrelli, ormai ex Sel, attorno alle 23,45 quando le proiezioni – per uno che mastica politica – indicavano chiaramente quale sarebbe stato l’epilogo. La vittoria.

Pompeo MolfettaTanto è vero che il parlamentare ha postato la foto su Facebook, di lui e Molfetta scrivendo “ecco il nuovo sindaco di Mesagne”. Eletto con i voti raccolti dalla lista civica che porta il suo nome, più La mia città, più la civica composta da Vizzino (senior), al servizio dei cittadini (il figlio Mauro Vizzino, invece, è stato eletto consigliere regionale nella lista Emiliano sindaco di Puglia), e ancora Mesagne al centro, Mesagne futura e Mesagne domani.

“Ringrazio tutti e dedico questa vittoria alla mia famiglia e alla mia città che già da adesso può guardare al futuro con occhi, ambizioni e progetti differenti”, dice mentre cerca di sottrarsi all’ennesimo bagno di spumante lungo la strada. “Ecco, la prima cosa che intendo fare, è una doccia”, commenta scherzando.

Tra le strette di mano che hanno contraddistinto la sua campagna elettorale, c’è stata anche quella al rivale, Ninni Mingolla, su cui aveva scommesso il Partito democratico, dopo Franco Scoditti: la coalizione vedeva insieme la lista civica Io ci credo, Mesagne Democratica, la federazione dei verdi. Lo sconfitto farà sentire la sua voce da numero uno dell’opposizione. Costruttiva per il bene della città. “E’ una persona che ho sempre stimato”. Pronto a partire il sindaco che ha già in mente la squadra di governo.

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