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Dopo le dimissioni della sindaca, vice è la new entry Romanelli

Al timone del Comune da ieri c'è l'assessore Romanelli: è la prima nell'elenco dei nominati da Angela Carluccio. L'ingresso necessario per rispettare le quote rosa. Entro il 13 febbraio, la prima cittadina deve confermare o meno. Per quella data fissato anche il Consiglio sulla sfiducia, salvo caduta se i 17 consiglieri si dimettono prima

BRINDISI –  Dopo la lettera di (non)dimissioni della sindaca Angela Carluccio, al timone del Comune arriva un’altra donna perché l’incarico di vice spetta all’assessore Mary Romanelli, 41 anni, new entry nella Giunta per rispettare le quote rose.

Maria Lucia Romanelli assessore-2Sarà l’avvocato Romanelli, espressione diretta di Carluccio, a traghettare l’Amministrazione fino al 13 febbraio prossimo, salvo scioglimento del Consiglio nel caso in cui dovesse andare in porto il terzo tentativo di dimissione dei 17 consiglieri. La legge riconosce venti giorni (a far data da ieri), per un eventuale ripensamento. Nel caso della prima cittadina di Brindisi, sembra probabile se non addirittura certo, tenuto conto di quanto la stessa Carluccio ha scritto nella missiva consegnata nelle mani del segretario generale Giuseppe Salvatore Alemanno, ma non resa pubblica.  O meglio, non allegata alla nota del portavoce con cui è stata data notizia delle “dimissioni della sindaca con volontà di ripartire”.

Nella lettera, infatti, è scritto chiaro e tondo che con “il presente gesto” si intende “favorire una nuova fase di riflessione e costruzione”. In che modo? “Partendo dagli uomini e dai movimenti che mi hanno inizialmente sostenuta” per arrivare a trovare “la condivisione e il concorso di altri uomini e altri movimenti, per la realizzazione di un nuovo accordo programmatico”.

Dimissioni quindi nella forma, niente affatto nella sostanza, nell’ottica di una strategia politica che qualcuno tra i consiglieri di opposizione definisce di resistenza, se non addirittura come prova di forza. Fatto sta che nei prossimi venti giorni, le redini passano nelle mani del vice che, sulla carta era stata indicato nella persona dell’avvocato Francesco Silvestre, con delega non più ai Rifiuti ma agli Affari generali.

Silvestre, come è noto, non ha accettato l’incarico con tutto quel che ne è conseguito. Il testimone di vice sindaco, a questo punto, passa nelle mani dell’assessore che nel decreto di nomina viene subito dopo. Quell’assessore è Mary Romanelli, anche se nella nota diffusa dal portavoce per la presentazione della “nuove deleghe assessorili della Giunta Carluccio”, versione numero tre in sei mesi, il nome di Mary Romanelli figura come ultimo dell’elenco. In pratica, quindi, non cambia nulla. Coincidenza ha  voluto che il decreto di nomina firmato dalla sindaca il 18 gennaio scorso, sia stato pubblicato propri ieri quando Carluccio ha fatto pervenire le dimissioni.

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Si legge che la sindaca riteneva “conseguite le condizioni oggettive sottese alla ridefinizione degli equilibri politici e di governo, poste alla base del provvedimento di revoca (del 30 dicembre, ndr) , e conseguenti alla necessità di adeguare la composizione della compagine della Giunta alle previsioni normative in tema di parità di genere”.

Carluccio con lo stesso atto aveva riservato a sé questo elenco di deleghe:  Igiene Urbana; Polizia Municipale;  autorizzazioni Ambientali; Gestione dei Rifiuti e degli Impianti di Trattamento; Tutela dell’Ambiente Atmosferico e delle Acque; Bonifiche Ambientali; Bilancio; Economato; Tributi; Società ed Enti Partecipati; Politiche di Equità Fiscale; Lotta all’Evasione; Rapporti con il Mondo dell’Associazionismo; Standard di Qualità dei Servizi; Servizi di Assistenza all’Infanzia; Servizi di Assistenza agli Anziani; Politiche ed Interventi per l’Immigrazione; Programmi di Utilizzo di Strutture Confiscate alla Criminalità Organizzata; Servizi Sociali, Protezione Civile; Cultura della Trasparenza e della Legalità; Politiche Giovanili; Politiche della Casa; Università, Ricerca e Innovazione; Cultura; Turismo; Marketing Territoriale; Partenariato accordi e convenzioni, nonché gli altri affari dell’Amministrazione Comunale che esulano dalle deleghe testualmente conferite”.

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