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Accordo fatto, giunta quasi pronta

BRINDISI – La crisi al Comune si gioca su binari paralleli: da una parte c’è chi tratta per rompere con i centristi e firmare un accordo con la sinistra, dall’altra c’è chi lavora alla costituzione della nuova giunta del “laboratorio”, che vedrebbe clamorosamente estromessa la Lomartire e confermati Ecclesie e Luperti. Quasi certo l'ingresso di Pino Marchionna. Gira anche il nome di Tony D'Amore.

BRINDISI – La crisi al Comune di Brindisi si gioca su binari paralleli: da una parte c’è chi tratta per rompere con i centristi e firmare un accordo di non belligeranza con i partiti di sinistra (Sviluppo e Lavoro, Brindisi bene comune e Sì Democrazia), dall’altra c’è chi lavora alla costituzione della nuova giunta del “laboratorio”.

Quella di oggi potrebbe essere una giornata decisiva. Secondo quanto risulta a BrindisiReport.it, dopo le rassicurazioni sulla volontà di proseguire l’esperienza amministrativa arrivate da Massimo Ferrarese, il sindaco sta sistemando gli ultimi tasselli dell’esecutivo. E ci sarebbe la clamorosa esclusione di Carmela Lomartire, assessore al Bilancio, tecnico voluto da Consales, che peraltro ha ben lavorato. La Lomartire sarebbe l’agnello sacrificale sull’altare della politica. Resterebbero invece in giunta Enzo Ecclesie (Noi Centro), che pur non ben-visto da alcuni compagni di movimento gode della fiducia del “patròn”, e Lino Luperti, sul quale il Pd ha sempre posto il veto.

Fuori tutti gli altri, e iniziano a circolare i primi nomi dei sostituti. Il primo, ed il più certo, è quello dell’ex sindaco Pino Marchionna, oggi direttore di Confcomemrcio Brindisi, che si occuperebbe di Sviluppo economico e progetti europei. Gira anche il nome di Tony D’Amore, direttore della Confersercenti, che però ha dichiarato a BrindisiReport.it di aver appreso la notizia da amici: «Nessun contatto ufficiale». In ogni caso, se decidesse di entrare in giunta, dovrebbe chiedere la deroga alla sua associazione. Consales e i centristi sono alla ricerca di altri tecnici, e per oggi sono previsti altri contatti importanti.

Sull’altro versante si tiene socchiusa una uscita di sicurezza: se l’accordo con il gruppo Ferrarese dovesse essere rimesso in discussione, Consales formerebbe una “giunta del sindaco” e chiederebbe il voto di maggioranza in Consiglio. Sperando nel sostegno di qualche consigliere di Forza Italia e di quelli di sinistra.

Le percentuali al momento dicono: 80% accordo con Ferrarese, 20% rottura.

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