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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Acque Chiare, il 20 luglio incontro tra assessori e proprietari delle villette

BRINDISI – L’appuntamento nasce, evidentemente, dall’esigenza di spiegare, di chiarire, e anche di indicare le soluzioni da adottare per risolvere il problema, al di là della vicenda giudiziaria che dovrà comunque seguire un suo percorso parallelo. Nel pomeriggio del 20 luglio a Brindisi è previsto un incontro (manca solo l’ufficialità) tra i proprietari delle villette di Acque Chiare, l’assessore regionale all’Urbanistica Angela Barbanente e l’assessore comunale all’Urbanistica Antonio Bruno.

BRINDISI – L’appuntamento nasce, evidentemente, dall’esigenza di spiegare, di chiarire, e anche di indicare le soluzioni da adottare per risolvere il problema, al di là della vicenda giudiziaria che dovrà comunque seguire un suo percorso parallelo. Nel pomeriggio del 20 luglio a Brindisi è previsto un incontro (manca solo l’ufficialità) tra i proprietari delle villette di Acque Chiare, l’assessore regionale all’Urbanistica Angela Barbanente e l’assessore comunale all’Urbanistica Antonio Bruno.

Nelle scorse settimane, anche attraverso dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa dagli stessi assessori, la questione Acque Chiare era tornata ad occupare le pagine dei giornali. In sostanza, l’oggetto della discussione rimane sempre la necessità di individuare una soluzione per permettere ai proprietari di rientrare in possesso degli immobili. E diverse sono state le idee proposte.

Il punto di partenza era stato una lettera dell’assessore regionale che il 29 marzo del 2010 aveva riepilogato l’intera vicenda all’Amministrazione comunale invitandola a valutare, dal punto di vista giuridico, la soluzione legata ad una variante di tipo urbanistico. Specificando che la Regione non avesse facoltà di decidere nemmeno le sanzioni (e quindi neanche, in ultima istanza, l’estrema soluzione della demolizione del complesso residenziale), la Barbanente aveva detto: “Il Consorzio mi sembra l’ipotesi meno problematica rispetto alle altre”. Ridefinendo la finalità turistica-alberghiera del complesso, i proprietari potrebbero riprendere possesso degli immobili alla scadenza dell’Accordo di Programma.

E’ toccato poi all’assessore Bruno ricapitolare tutto ciò che è stato fatto dal Comune sull’argomento. E due sono le soluzioni alle quali l’Amministrazione sta pensando. Due soluzioni che non si escludono e che vengono valutate di pari passo dall’ufficio tecnico. Il consorzio da una parte, la variante urbanistica (con la questione Acque Chiare inserita nel nuovo Pug) dall’altra.

Recentemente, anche i proprietari delle villette si sono incontrati, davanti all’ingresso del villaggio, rispettando ovviamente i divieti imposti dalla magistratura. In quell’occasione, tutti i partecipanti avevano sottoscritto l’ipotesi di chiedere al Comune un atto d’indirizzo (che verrebbe votato dal Consiglio) per accelerare i tempi della variante urbanistica.

Il 20 luglio – orario ancora da definire – sarà il momento dell’incontro per un confronto a viso aperto con la politica: adesso che i percorsi possibili sono stati individuati, il dibattito potrebbe servire a capire quale di questi possa portare davvero verso la strada della soluzione.

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