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Fusco: "Partecipate, svendite inutili e nessun taglio alla politica"

Ci tiene a rimarcare il proprio pensiero sul piano per le partecipate approvato ieri a maggioranza dal consiglio comunale, l'avvocato Roberto Fusco, consigliere di Sì Democrazia. Un piano che a suo avviso non risolverà i problemi

BRINDISI - Ci tiene a rimarcare il proprio pensiero sul piano per le partecipate approvato ieri a maggioranza dal consiglio comunale, l'avvocato Roberto Fusco, consigliere di Sì Democrazia. Un piano che a suo avviso non risolverà i problemi: "Nella seduta del Consiglio Comunale del 26 marzo 2015 dedicata al futuro delle società partecipate ho espresso la mia contrarietà al piano proposto dalla maggioranza perché non prevedente alcun serio ridimensionamento dei costi (a cominciare da quelli della politica ) di tale società, prevedendo di far cassa mediante la vendita delle partecipazioni del Comune in Aeroporti di Puglia e in Bocche di Puglia (porticciolo turistico), ossia di partecipazioni strategiche per delineare lo sviluppo ed il futuro economico della città".

"È vero che - prosegue Fusco - la partecipazione in Aeroporti di Puglia è minima, ma è anche quella che ci consente di partecipare all'assemblea dei soci della società e di esprimere gli indirizzi e le volontà del Comune. Ed è vero che Bocche di Puglia è una società indebitata, ma occorre porre in essere prima un programma di uscita dal debito e di rilancio della sua attività, con una partecipazione pubblica che influisca sugli indirizzi di gestione e di rilancio, e non la vendita nella fase attuale, che sarà certamente una svendita, a prezzo vile, che non risolverà certo i conti del Comune", sottolinea Fusco, e a ragione stando al valore della quota del Comune in Bocche di Puglia Spa, detratta la spettante quota di passività.

"Se proprio occorre far cassa, come sicuramente è necessario, si può procedere, come ho proposto, alla vendita delle due farmacie comunali che, essendo state risanate, si possono collocare sul mercato traendone oggi un buon prezzo, così come si può procedere all'accorpamento della Multiservizi con la Energeko (come proposto da altri consiglieri dell'opposizione), eliminando i costi di un doppio organo amministrativo e di controllo: Ma nulla da fare. É rimasta solo una vox clamantis nel deserto", conclude il consigliere di Sì Democrazia.

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