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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Amati: "Unioni civili dal 1989"

BRINDISI - Ragionare con argomentazioni pacate e con cognizione di causa. Senza tirare in ballo le convinzioni religiose. Il concetto di famiglia anagrafica non fondata solo sul matrimonio è previsto dal 1989. Lo ricorda con un intervento l'assessore regionale Fabiano Amati, esponente del Pd pugliese e della provincia di Brindisi, intervendo nel dibattito in corso al Comune capoluogo.

BRINDISI - Ragionare con argomentazioni pacate e con cognizione di causa. Senza tirare in ballo le convinzioni religiose. Il concetto di famiglia anagrafica non fondata solo sul matrimonio è previsto dal 1989. Lo ricorda con un intervento l'assessore regionale Fabiano Amati, esponente del Pd pugliese e della provincia di Brindisi, intervendo nel dibattito in corso al Comune capoluogo.

"Se pacatamente si potesse dire qualcosa sul registro delle unioni civili ci accorgeremmo di quanto sia inopportuno ostacolarlo, soprattutto in tempi in cui (crisi) i provvedimenti di sicurezza sociale non possono escludere nessun Cittadino, meno che mai qualora tale esclusione sia giustificata dalle scelte affettive che ognuno può insindacabilmente fare.

Il presupposto di tale provvedimento che ovviamente auspico, attiene all'esercizio del dovere statuale di garantire l'equità nelle forme d'accesso ad ogni tipo di provvidenza, senza alcun pregiudizio o discriminazione. Ogni riflessione diversa rende priva di oggetto la stessa discussione.

Mi spiace solo dover osservare in talune occasioni ed in qualche opinione contraria il richiamo all'ispirazione cristiana. È mio costume evitare, per educazione politica, di fare riferimento alla mia ispirazione cristiana per giustificare l'esercizio di funzioni pubbliche,  trovo però eccessivo osservare l'utilizzo di un messaggio così esigente, quello cristiano appunto, per dire l'esatto contrario, revocando così il suo fondamento compassionevole, cioè la partecipazione alla sofferenza altrui.

Recuperando pacatezza e riflessione, dunque, ci accorgeremmo che il nostro Paese, a volte ingiustamente vituperato, ha nel suo ordinamento, sin dal 1989 col regolamento anagrafico, un concetto di famiglia (anagrafica) che non si fonda solo sul matrimonio ma anche su vincoli affettivi che prescindono dallo stesso matrimonio.

Dal 1989 ad oggi sono passati più di venti anni; su quella scia normativa e su altre fonti di rango Europeo, oltre che su pronunce giurisprudenziali, si stanno materializzando tutte le proposte presentate nei Consigli comunali italiani, tra le quali si situa quella presentata ragionevolmente a Brindisi da alcuni consiglieri comunali: permettetemi di restare di stucco quando a tale presentazione corrisponde un eccessivo rumore mediatico, piuttosto che un'approvazione senza contrasti ed all'unanimità."

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