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Anci/ Delrio: “Grazie Brindisi”

BRINDISI – Cala il sipario sul ventottesimo raduno nazionale dell’Anci, che per quattro giorni ha visto Brindisi capitale dei sindaci d’Italia. “La riuscita dell'assemblea credo debba molto all’ospitalità della città di Brindisi. Una città che ha accolto i delegati, i convegnisti, gli espositori ed il personale Anci con grande calore e dando prova di una organizzazione eccellente”. Queste le parole con le quali Graziano Delrio, neopresidente della Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, ha chiuso presso gli ex stabilimenti Montecatini a Sant’Apollinare i lavori congressuali.

BRINDISI – Cala il sipario sul ventottesimo raduno nazionale dell’Anci, che per quattro giorni ha visto Brindisi capitale dei sindaci d’Italia.  “La riuscita dell'assemblea credo debba molto all’ospitalità della città di Brindisi. Una città che ha accolto i delegati, i convegnisti, gli espositori ed il personale Anci con grande calore e dando prova di una organizzazione eccellente”. Queste le parole con le quali Graziano Delrio, neopresidente della Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, ha chiuso presso gli ex stabilimenti Montecatini a Sant’Apollinare i lavori congressuali.

“Per questo - aggiunge Delrio - voglio ringraziare a nome di tutti i Comuni italiani il commissario straordinario del comune, prefetto Bruno Pezzuto e l’Amministrazione comunale uscente, guidata dal sindaco Domenico Mennitti e dal vice sindaco Mauro D'Attis, che ci hanno sostenuto fin dalle prime fasi dell'organizzazione dell'evento”.

Quattro giorni di lavoro, oltre 3000 amministratori comunali e addetti ai lavori.

Questi i numeri dell'assemblea dell'Anci, che si è chiusa oggi a Brindisi dopo una settimana fitta di appuntamenti. Più di 100 relatori intervenuti in sessione plenaria, nella stragrande maggioranza sindaci e amministratori, e 30 iniziative che si sono tenute parallelamente alla discussione assembleare. Significativa anche la presenza di espositori: oltre 150 sono stati gli stand allestiti su una superficie di oltre 12.000 metri quadrati.

Nella giornata conclusiva, prima del congedo,  ha tenuto banco tra i sindaci il dibattito sul condono.

Il ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto, che all'assemblea dell'Anci ieri aveva detto “sarebbe sbagliato escludere a priori delle misure”, oggi  a Saint Vincent ha preferito glissare le domande sul tema, che pure gli stono state poste a margine della convention “Verso un nuovo Pdl”.

“Se si facesse un nuovo condono sarebbe una vera e propria istigazione a delinquere, un ulteriore attacco alle istituzioni”.

Così il sindaco di Piacenza e vicepresidente dell'Anci, Roberto Reggi (Pd), ha replicato da Brindisi, commentando le dichiarazioni che da ieri si alternano sulla questione (ultima quella di Silvio Berlusconi stamattina). “Un attacco ulteriore alla credibilità delle istituzioni. Ai Comuni viene chiesto di basare i propri bilanci sulla lotta all'evasione, se si fanno i condoni è schizofrenico e immorale. Uno schiaffo in un momento in cui la coesione sociale è a rischio”.

Così, ha sottolineato sempre Reggi, “si istiga a delinquere e si allarga la divaricazione tra furbi ed onesti”. Secondo Reggi in questa maniera, proponendo norme del genere, le istituzioni e in particolar modo i sindaci rischiano di perdere credibilità, “perchè non si può chiedere ai cittadini di pagare le tasse e poi agli stessi offrire delle scorciatoie per sanare situazioni di illegalità”.

Per Donato Gentile, sindaco di Biella (Pdl), “bisogna usare intelligenza nell'affrontare la questione, non compromettendo, deturpando irrimediabilmente il territorio, il futuro dei nostri figli”. Gentile sulla possibilità di un nuovo condono in sostanza la vede così: “Il sindaco di Bari, Michele Emiliano, con grande responsabilità, ha buttato giù degli ecomostri e tutti dovrebbero fare così perché le bellezze del sud vanno tutelate, queste oscenità - ha continuato - devono essere respinte e l'ambiente va difeso. Ciò nonostante per opere che non hanno un forte impatto sull'ambiente, non sconvolgono i piani urbanistici e si riducono a errori burocratici che non hanno alcuna configurazione di reati penali, il condono può essere previsto”.

Secondo Gentile un provvedimento che abbia queste caratteristiche potrebbe aiutare un po’ i Comuni a risollevare i bilanci, “ma non può - ha ribadito - diventare una regola, soprattutto perché in quel caso mortificherebbe il valore etico dei sindaci di Comuni virtuosi”.

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