rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Appalto mensa, carte in procura

BRINDISI - «Io sottoscritto Nicola Zizzi, chiedo alla Signoria Vostra di voler esperire ogni utile e necessaria attività di indagine e verifica sulla mia persona, al fine di accertare eventuali responsabilità penali nelle quali potrei essere incorso nell’espletamento della mia attività professionale». È la prima volta, almeno a Brindisi, che un dirigente comunale si auto-denunzia alla procura. Nicola Zizzi, dirigente del settore Attività produttive, lo ha fatto il 3 luglio scorso. Alla base del suo gesto, le accuse del sindaco Consales sul capitolato d’appalto (poi revocato) per la mensa scolastica.

BRINDISI - «Io sottoscritto Nicola Zizzi, chiedo alla Signoria Vostra di voler esperire ogni utile e necessaria attività di indagine e verifica sulla mia persona, al fine di accertare eventuali responsabilità penali nelle quali potrei essere incorso nell’espletamento della mia attività professionale». È la prima volta, almeno a Brindisi, che un dirigente comunale si auto-denunzia alla procura. Nicola Zizzi, dirigente del settore Attività produttive, lo ha fatto il 3 luglio scorso. Alla base del suo gesto, le accuse del sindaco Consales sul capitolato d’appalto (poi revocato) per la mensa scolastica. Capitolato che è costato al dirigente l’interim alle Politiche scolastiche e ai Servizi sociali, assegnatogli dal commissario Pezzuto a gennaio.

Il bando è di quelli di una certa importanza: 8 milioni 250 mila euro per cinque anni. L‘approvazione del capitolato risaliva al 26 marzo scorso e diverse ditte avevano presentato richieste di chiarimenti e di rettifiche. Il 18 maggio tre aziende (La Cascina Global Service, Ladisa, Brinmense) hanno presentato al Tar di Lecce un ricorso per l’annullamento del bando di gara.

«Il sindaco, in diverse circostanze pubbliche e private – scrive Zizzi – ha espresso la convinzione che il capitolato apparisse particolarmente favorevole a qualche determinata ditta, al punto da sembrare redatto con tale specifica finalità… Il 9 giugno, nel corso di un dibattito, il signor sindaco ha affermato che tra i suoi primi atti c’era stata la revoca del bando per la ristorazione scolastica, perché redatto “su misura per una determinata ditta”».

Ma Zizzi allarga il campo e non si ferma al caso mensa: «Anche per quanto concerne la gestione del settore Servizi sociali sono state esternate dal primo cittadino una serie di censure circa la gestione dei capitoli di bilancio e presunte “opacità” nei rapporti con i referenti di cooperative che intrattengono rapporti di convenzione col Comune, che il dirigente chiamato in mia sostituzione sarebbe stato chiamato a sanare».

Nell’auto-denunzia Il dirigente spiega ai magistrati di aver tentato di ottenere chiarimenti da Consales: «Il 12 giugno ho chiesto un incontro per il tramite del suo segretario particolare, che ho contattato telefonicamente. Il 21 giugno, non avendo ricevuto risposta, ho inoltrato al sindaco una lettera, consegnata in busta chiusa alla sua segretaria, con cui chiedevo di poterlo incontrare per avere la possibilità di fare chiarezza», ma anche in questo caso nulla da fare.

Ecco perché Zizzi si è rivolto direttamente al procuratore capo Marco Dinapoli: «Sento la necessità di difendermi da illazioni e ombre che sono state gettate sulla mia persona, attraverso l’amplificazione mediatica e “di corridoio”. In caso di accertamento positivo, sarà possibile dare contenuto e sostanza a quelle ombre che, allo stato attuale, ottengono come unico risultato quello di minare la mia reputazione, la mia dignità di funzionario pubblico, la mia immagine di cittadino».

La parola ora, passa ai magistrati.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Appalto mensa, carte in procura

BrindisiReport è in caricamento