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Ok alla Tasi, nervi a fior di pelle. Consales: "Buffoni" quelli delle civiche

L'approvazione delle aliquote della Tasi e delle altre imposte comunali (l'Imu e la Tari) non ha regalato colpi di scena nell'odierna seduta, convocata d'urgenza, del consiglio comunale, ad eccezione di una diatriba fra il sindaco Consales e i consiglieri del gruppo federato.

BRINDISI – L’approvazione delle aliquote della Tasi e delle altre imposte comunali (l’Imu e la Tari) non ha regalato colpi di scena nell’odierna seduta, convocata d’urgenza, del consiglio comunale, ad eccezione di una diatriba fra il sindaco Consales e due dei 5 consiglieri del gruppo federato (Centro democratico, il gruppo indipendente e Progettiamo Brindisi). Furibondo per l’uscita dall’aula dell’indipendente Luigi Sergi (che fra l’altro è anche segretario provinciale di Assocasa) pochi minuti prima della votazione della delibera sull’istituzione dell’imposta unica, la Iuc, il primo cittadino si è avvicinato ai banchi di Salvatore Giannace e Maurizio Colella (progettiamo Brindisi) dicendo testualmente: “Siete dei buffoni”. E i due, evidentemente spiazzati dalla decisione di Sergi di non votare il provvedimento della maggioranza, hanno incassato, senza replicare.

La proposta di delibera sull’introduzione di una tassa di scopo avanzata da Riccardo Rossi (Brindisi bene comune) e Sì democrazia (Roberto Fusco) è stata bocciata con 16 no, 5 sì e 4 astensioni. I due, attraverso tale imposta, intendevano Riccardo Rossi-4trasferire sulle grandi aziende una parte della tassazione che grava sui cittadini. Il documento approdato in consiglio comunale prevedeva in particolare l’applicazione “con un’aliquota del 5 per mille dell’imponibile Imu agli opifici di categoria D1 delle grandi aziende industriali dei settori dell’energia, della chimica e della farmaceutica, nonché ai parchi fotovoltaici ed eolici con potenza installata superiori ai 50kw”.

“E’ giusto che chi ha guadagnato miliardi – ha affermato Rossi nel corso della seduta – debba pagare qualche milione. L’Enel  non se la può cavare finanziando il basket o il festival del vino”. “Il ripristino dell’Imu sulla prima casa - aggiunge Rossi – non è accettabile. Anche il ripristino dell’aliquota massima non è accettabile. Queste tasse sono il frutto di una scelta politica di questo governo. Chi lo sostiene, se ne assuma la responsabilità”. Ma il consigliere Antonio Monetti (Pd) ha definito un “boomerang” la tassa di scopo. “Non solo le grandi aziende – afferma Monetti – ma anche i contribuenti normali andrebbero sottoposti alla Iscop”.

Il sindaco ha rimarcato come l’Iscop sia “un’ancora di salvataggio per far fronte a eventi eccezionali”. “Abbiamo già bussato alla porta di Enel – prosegue il primo cittadino – per farci dare milioni di euro”. Giovanni Brigante (Sviluppo e lavoro) ha invece invitato Rossi a ritirare la delibera, per poi riproporla nella prossima seduta del consiglio comunale, dopo ulteriori approfondimenti. Ma il documento, nonostante i proponenti abbiano cassato il riferimento alle grandi aziende, non è passato. “Questa maggioranza – commenta Rossi a BrindisiReport – pensa solo ad incassare quanti più soldi Consales a colloquio con Brigante ed Elefante-2possibili, incurante dello stato di crisi della cittadinanza. Gli emendamenti dell’opposizione con cui si sarebbero introdotte delle agevolazioni sono stati tutti bocciati”.

Il Centrosinistra è quindi andato dritto per la propria strada, approvando le aliquote Tasi (Tributo servizi indivisibili). La prima rata dovrà essere pagata entro il prossimo 16 giugno, il saldo invece entro il 28 ottobre. Presupposto impositivo di tale tassa è il possesso o la detenzione, a qualsiasi titolo, di fabbricati, compresa l’abitazione principale, e di aree edificabili, ad eccezione dei terreni agricoli. Il gettito derivante dalla stasi verrà destinato ai seguenti capitoli di spesa: pubblica sicurezza e vigilanza; tutela del patrimonio artistico; servizi cimiteriali; servizi di manutenzione stradale, del verde pubblico, dell’illuminazione pubblica; servizi socio-assistenziali; servizio di protezione civile. Le aliquote si declinano così:1,50 per mille con detrazione di 100 euro su abitazione principale e pertinenze; 2,80 per mille sugli altri immobili compreso la categoria D ed esclusa la categoria D7; 0,80 per mille, anche in via transitoria, sui fabbricati e impianti anche industriali adibiti o utilizzati per la produzione di energia elettrica compresa l’autoproduzione con capacità superiore a 50 Kw, incluse le pertinenze e le parti strutturalmente connesse.

Ma la maggioranza ha anche approvato un ordine del giorno urgente, contestatissimo dall’opposizione, con cui il sindaco e la giunta vengono impegnati “a proporre con ogni urgenza al consiglio comunale il regolamento sulle riduzioni ed esenzioni che tra l’altro riduca il carico fiscale della Tasi imposta dallo Stato anche alle famiglie e ai loro componenti che risultino titolati di diritti di usufrutto e possesso su abitazioni diverse dalla prima casa”.

La reazione del Centrodestra. "Il centro I banchi del Centrodestra-2destra - si legge in una nota firmata da tutti i gruppi di centrodestra - si è confermato l'unico difensore degli interessi veri dei cittadini e delle imprese. Infatti, pur nella difficoltà della estrema ed ingiustificata fretta dell'Amministrazione Consales di centro sinistra compreso il Nuovo Centro destra, nel portare in Consiglio Comunale la delibera relativa alla istituzione della Tasi si è riusciti a definire 4 emendamenti che erano indirizzati alla tutela dei cittadini e delle aziende. Si è infatti tentato di evitare il pagamento sull'abitazione principale e su quelle concesse in comodato gratuito tra genitori e figli nonché di costituire un incentivo per le imprese che si insediano sul territorio locale. La maggioranza di centro sinistra - Nuovo centro destra ha bocciato tali proposte senza alcuna valida motivazione. I gruppi di opposizione di centro destra assicurano che continueranno comunque nella loro azione mirata all'interesse della cittadinanza".  (Le foto sono di Gianni Di Campi)

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