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"Atti illegittimi approvati dal consiglio comunale": l'opposizione va dal prefetto

I consiglieri comunali dell'opposizione si sono recati stamattina dal prefetto per segnalare quella che a loro avviso si configura come un'irregolarità nell'approvazione di due atti messi ai voti nel corso dell'odierna seduta del consiglio comunale: la delibera sull'assestamento di bilancio e un emendamento della stessa delibera

BRINDISI – I consiglieri comunali dell’opposizione si sono recati stamattina dal prefetto per segnalare quella che a loro avviso si configura come un’irregolarità nell’approvazione di due atti messi ai voti nel corso dell’odierna seduta del consiglio comunale: la delibera sull’assestamento di bilancio e un emendamento della stessa delibera.

Di quali documenti si tratta? Di un parere dei revisori dei conti in merito alla delibera in questione notificato solo oggi, a detta dei gruppi consiliari di centrodestra e del capogruppo di Brindisi bene comune Riccardo Rossi, ai consiglieri comunali; di un secondo parere riguardante un emendamento sull’assestamento di bilancio, che, sempre da quanto ravvisato dall’opposizione, è stato rilasciato telefonicamente da due revisori su tre, entrambi assenti dall’aula. Ma andiamo con ordine.

La seduta è iniziata alle ore 9. Su richiesta della maggioranza, è stata subito messa ai voti l’inversione degli ordini del giorno. L’assestamento di bilancio, quindi, è passato in cima alla lista. I consiglieri della maggioranza erano al loro posto. Fra i banchi dell’opposizione c’era solo Riccardo Rossi. “Eravamo all’esterno dell’aula – spiega a BrindisiReport Mauro D’Attis – per leggere il parere sulla delibera che solo stamani avevamo ricevuto. Successivamente – prosegue D’Attis – abbiamo appreso da Riccardo Rossi che l’assessore aveva presentato un emendamento sprovvisto di parere”.

L’atto mancante, sulla base di quanto riferito dall’opposizione, sarebbe dunque stato concepito dopo una consultazione telefonica, come detto, con due revisori su tre: cosa illegittima per l’opposizione, anche in considerazione del fatto che tale parere non recava la firma dei relatori, in quanto non erano presenti fisicamente in aula. A quel punto, nonostante la richiesta di sospensione avanzata da Rossi, la maggioranza di centrosinistra ha tirato dritto per la propria strada, approvando il resto degli atti all’ordine del giorno in appena dieci minuti. E subito dopo la fine della seduta, i consiglieri di centrodestra e Rossi sono andati in prefettura, dove sono stati accolti dal prefetto.

“Per adesso – spiega D'Attis– abbiamo solo presentato un esposto verbale, ma ci riserviamo di presentarne uno scritto allo stesso prefetto, alla Corte dei conti e all’ispettorato della Funzione pubblica”. Oggiano ha inoltre manifestato l’intenzione di presentare una mozione di sfiducia nei confronti del presidente delle assisi, Luciano Loiacono, e un’istanza di dimissioni rivolta al segretario generale.

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