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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Oria

Oria, in lizza per la fascia tricolore anche Attilio Ardito: "La sfida di un'intera generazione"

Il 37enne, alla guida della lista “Futura”, è il più giovane fra i quattro candidati finora ufficializzati. Il padre Sergio è stato sindaco di Oria dal 1993 al 2001

ORIA - Dopo Cosimo Ferretti, Cosimo Pomarico e Alfonzo Panzetta, viene ufficializzato il nome del quarto candidato sindaco a Oria. Si tratta del 37enne Attilio Ardito, figlio di Sergio Ardito, già primo cittadino di Oria dal 1993 al 2001, che due giorni fa ha annunciato la sua rinuncia alla candidatura. 

Attilio Ardito si pone alla guida della lista “Futura”, in vista delle elezioni amministrative in programma il 14 e 15 maggio. L'incontro, che apre la campagna elettorale, si terrà domenica 26 marzo in via Roma, presso la ex teleria alle 18.30. Attilio Ardito ha 37 anni, imprenditore nel settore gastronomico-culturale, è inoltre referente regionale di un Ministero per un bando del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) legato al turismo. Ha studiato a Perugia, conseguendo la laurea in Scienze Politiche. Ha vissuto, oltre che nel capoluogo umbro, anche a Bologna, Roma, Madrid e Buenos Aires, per poi fare ritorno nella sua terra.

Attilio Ardito spiega in un comunicato come ha accettato la proposta, rivoltagli da un gruppo di concittadini desiderosi di mettersi in gioco e cambiare il paese: “Il bello della politica è che ci obbliga a consumare le strade, a rioccupare le piazze, a palesare pubblicamente le nostre proposte per la città, senza timori, con la forza e la convinzione che richiedono le idee per essere realizzate. Ho deciso di accettare questa sfida perché non è solo la mia, è la sfida di un'intera generazione tagliata fuori per anni dalle decisioni cruciali per lo sviluppo di Oria”.

Sempre nella nota, Ardito spiega come si coniuga la propria esperienza di vita con l'amministrazione di una città: “Conosco la fatica del lavoro e la metodicità che richiede la progettazione europea. Come molti miei coetanei ho dovuto costruire il mio futuro nella precarietà, aggiungendo a lauree, master e infiniti corsi di specializzazione. Ho viaggiato tanto e sono tornato ad abitare nel mio paese. In questi anni abbiamo perso molti treni, troppi finanziamenti non sono stati intercettati, troppe promesse sono rimaste insoddisfatte. Molti comuni a noi vicini ne hanno approfittato e oggi vivono una rinascita”.

“Vogliamo partire dalle nostre conoscenze, metterci al servizio dell'intera comunità. Siamo nell'età giusta per poterlo fare. Siamo ancora abbastanza giovani per comprendere i timori e le paure dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze e già abbastanza adulti per capire il bisogno di vicinanza e di cura dei più anziani”, conclude Attilio Ardito, invitando la cittadinanza a partecipare al primo di una serie di incontri pubblici, perché “vogliamo riportare la politica negli spazi fisici, incontrare i vostri volti e ascoltare le vostre voci”. L'appuntamento, dunque, è fissato per domenica 26 marzo alle 18:30,  in via Roma, presso la ex teleria, quartier generale di “Futura”.

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