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Attivisti 5 Stelle: "Stiamo lavorando secondo coscienza per Brindisi"

"Mai manifestato l'intendimento di rappresentare il Movimento: progetto su obiettivi utili per la città"

BRINDISI - "Noi non rappresentiamo nessuno se non noi stessi e  non abbiamo mai dato notizia di quanto stavamo facendo a nessuno, né ci siamo mai pregiati di voler far conoscere il nostro operato o le nostre decisioni": la precisazione arriva dagli attivisti 5 Stelle, evidentemente sorpresi che la testata giornalistica BrindisiReport abbia per prima riportato l'esito dell'ultima riunione al termine della quale c'è stata la votazione, a scrutinio segreto, fra i nomi di due attivisti - l'avvocato Fabio Leoci e il giornalista Fabio Mollica - i quali avevano dato disponibilità alla candidatura come sindaco di Brindisi, da sottoporre al vaglio e dunque alla certificazione dello staff di Beppe Grillo, Davide Casaleggio e Luigi Di Maio.

I giornalisti svolgono il proprio dovere e scrivono solo dopo aver posto in essere le verifiche necessarie. Mantenendo il riserbo sulle fonti.  Per quale motivo, allora, sfornare un comunicato stampa all'indomani della notizia sulla scelta del civilista Leoci, come aspirante candidato da sottoporre al vaglio del Movimento?   Gli attivisti rispondono cosi: "I giornali hanno riportato solo notizie di cui sono venuti a conoscenza da proprie fonti e non certo da noi in quanto gruppo di attivisti". E ancora: "Apprendiamo con non poco stupore, che notizie mediatiche sul nostro lavoro, siano state utilizzate per scopi certamente diversi da quelli per cui abbiamo lavorato sino ad oggi". Quali scopi? E da chi? "Qualcuno che teme la forza degli attivisti del Movimento 5 Stelle a Brindisi, ha pensato bene di suggerire alla stampa ciò che facciamo, speranzoso, come accaduto in precedenza, che si scateni una guerra interna fra i gruppi esistenti".

Sembra sfuggire però agli attivisti (a tutti) che i giornalisti, per lo meno alcuni, non accettano suggerimenti strumentali a chissà quale trama e non si prestano a giochi di alcun tipo: si limitano a riportare notizie, una volta accertate. Cosa che è avvenuta anche con riferimento alla riunione degli attivisti. Quanto al passato, nella nota si fa riferimento a quel che avvenne in occasione dell'ultima campagna elettorale a Brindisi città, la prima in realtà del Movimento in chiave locale, quando si registrò una spaccatura interna. In quell'occasione furono alcuni degli stessi attivisti a contattare i giornalisti per fornire la propria versione dei fatti, anche se nel comunicato non viene ricordata la conferenza stampa. Acqua passata, anche questa. 

"Da oltre tre mesi ci stiamo riunendo ed abbiamo creato un gruppo allargato denominato “Brindisi5Stelle 2018”, dicono. "E' anche vero che all'interno di questo gruppo sono confluiti tutti gli attivisti di buona volontà e facenti parte di tutti i meetup cittadini, tra cui anche quello che la stampa associa al consigliere regionale Bozzetti", aggiungono. Associazione, in verità, che non appartiene a tutti i giornalisti. "In vero, alla prima riunione tenuta al locale Break 24, ha partecipato anche il nostro consigliere alla Regione".

"Fatta questa premessa, va detto dunque che non solo questo gruppo di persone non ha mai manifestato l'intendimento di rappresentare il Movimento5Stelle, ma ha solo lavorato unitariamente con tutti i cittadini che nel Movimento si riconoscono per gli obiettivi che si ritiene possano essere utili alla nostra città. Precisato dunque che non rappresentiamo nessuno se non noi stessi, e che non abbiamo mai dato notizia di quanto stavamo facendo a nessuno, né ci siamo mai pregiati di voler far conoscere il nostro operato o le nostre decisioni, è evidente che i giornali hanno riportato solo notizie di cui sono venuti a conoscenza. Dice bene il nostro Consigliere alla Regione laddove afferma che in mancanza di certificazione, non vi è nessun candidato sindaco del Movimento5Stelle né alcuna lista". E questo era già chiaro, era stato già riportato nell'articolo. Quindi Bozzetti e gli altri attivisti non affermano nulla di nuovo. 

Il nodo, a quanto pare, è altro: "Vero è però che non si può attribuire alcun atteggiamento 'non conforme al modus operandi del Movimento' di questo gruppo che, allo stato attuale, non ha fatto nulla per meritare alcuna critica, operando invece semplicemente secondo coscienza". Rigurgiti del passato interno al movimento che ritornano sempre in chiave elettorale, come del resto accade nei partiti. "Appare di palmare evidenza infatti che a questo gruppo non può essere attribuita alcuna mancanza di prudenza, poiché, “mai siamo usciti con dichiarazioni” di candidati o liste ma semmai,  lo hanno fatto i cosiddetti media". Sempre colpa dei giornalisti, insomma. Vale per i partiti dai quali i 5 Stelle e gli attivisti prendono le distanze e per gli stessi che hanno scelto di rompere con gli schemi seguendo Grillo.

"Noi, per quel che ci riguarda, stiamo lavorando già da tempo per proporre allo Staff dei programmi aventi come obbiettivo il bene della nostra Città, lungi dall'attribuirci la paternità di rappresentare il Movimento, ma solo con l'intento di proporre dei progetti nella qualità di attivisti", sottolineano. "In verità, apparirebbe anche difficile, per quanto non impossibile, che qualche altro gruppo stia lavorando per le stesse ragioni, in quanto sin da subito, abbiamo invitato tutti gli attivisti del territorio che, stando ai verbali di presenza, non sono mancati alle riunioni di questo gruppo allargato. Fatti questi chiarimenti che risultano oggettivi nella loro esistenza, sarebbe opportuna più accortezza nel giudicare fatti e circostanze che, invece, non sono state poste in essere né da questo gruppo né dall'avvocato Leoci, giacché non ci risulta aver mai espresso né ufficialmente né per altre vie, alcunché, ben conoscendo sia lo statuto che il regolamento del Movimento5Stelle. Proprio per questo, noi tutti sappiamo che il candidato sindaco uscirà dal consenso manifestato dalla gente del Movimento e che sarà rispettata la procedura in tal senso".

L'interrogativo, in altre parole, è questo: quante liste ci saranno per i 5 Stelle? La risposta, solo dopo la certificazione.

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