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Ferme le commissioni consiliari: troppa confusione dopo cambi casacca

Semaforo rosso per le commissioni del Comune di Brindisi a partire da oggi, 29 giugno: il via vai dei consiglieri è stato stoppato dal presidente dell’assemblea consiliare con una lettera. Il motivo? Troppa confusione dopo i ripetuti cambi di casacca. E intanto viene lanciato un propagandistico Clean Day

BRINDISI – Semaforo rosso per le commissioni del Comune di Brindisi a partire da oggi, 29 giugno: il via vai dei consiglieri è stato stoppato dal presidente dell’assemblea consiliare con una lettera. Il motivo? Nessuna comunicazione su chi fa parte di quale organismo consultivo e per conto di quale gruppo, visti di cambi di posto andati in scena di recente. L’ultimo legato alla “scoperta” che i consiglieri del Centro democratico in realtà non appartengono al partito.

La confusione. In altre parole, troppa confusione tra maggioranza di centrosinistra e opposizione in assise, di conseguenza il rapporto tra i due schieramenti, regolamento interno alla mano, è saltato: non è più rispettato il sei a quattro che dovrebbe esserci. Sei consiglieri per la maggioranza di governo, quattro per le minoranze. Capita, in più di una commissione, che sia l’opposizione ad avere consiglieri in numero maggiore rispetto alla coalizione di governo cittadino. E la spiegazione è da cercare e trovare nei nuovi assetti che sono emersi, soprattutto dopo le elezioni regionali di fine maggio.

Fatto sta che il presidente del consiglio comunale, Luciano Loiacono (eletto nella lista del Pd) ha messo in pratica quel che il 9 giugno scorso aveva anticipato, sempre via lettera, a tutti e 32 i componenti delle Assise, sotto forma di ultimatum: “Si invitano i componenti della maggioranza e dell’opposizione a stabilire, entro e non oltre, il 22 giugno 2015, il nuovo assetto delle Commissioni consultive permanenti. Se entro tale data non perverrà quanto richiesto, si procederà alla sospensione immediata di tutte le Commissioni”.

Così è stato. Lo stop è arrivato nella giornata del 24 giugno con decorrenza da oggi, data in cui avrebbe dovuto esserci la prossima tornata di riunioni consiliari. Gli effetti si sono fatti vedere e sentire già nelle prime ore successive al blocco, dal momento che alcuni dei consiglieri di opposizione hanno incontrato Loiacono per ribadire che loro, per quanto di competenza, hanno fatto sapere – per iscritto – chi sono e a quale partito, lista o movimento appartengono indicando le commissioni in cui sono presenti. Ovviamente non hanno mancato occasione per rimarcare il silenzio della maggioranza.

Silenti, sino ad ora, sono rimasti i due consiglieri di Impegno sociale, Carmelo Palazzo e Antonio Manfreda, i quali sono stati messi alla porta dal Partito democratico che ha contestato ai due le reiterate assenze dall’aula, non ultima quella in occasione dell’approvazione del conto consuntivo 2014. E’ stata invece chiusa la “pratica” di Luigi Sergi, ex di Scelta civica, passato nell’organico dell’opposizione anche se non transitato nella lista La Puglia prima di tutto di Massimiliano Oggiano, con cui c’è una certa vicinanza tanto che il consigliere ha incontrato Raffaele Fitto in occasione dell’incontro di presentazione dei candidati alla regione presso il cinema multisala Andromeda.

Clean Day. Sul calendario interno di Palazzo di città, resta confermata la data del 3 luglio prossimo per la conferenza dei capigruppo: dovrebbe essere discusso il ritorno in consiglio per l’approvazione del bilancio di previsione 2015  e potrebbe essere comunicata un’iniziativa nuova sulla quale sta lavorando il presidente del Consiglio. Si chiama “Clean Day” e vuole essere una giornata interamente dedicata alla pulizia di aree di Brindisi in modo tale da restituirle al pieno e legittimo godimento dei cittadini.

“L’idea è coinvolgere in primis i consiglieri comunali e gli assessori, quindi chiunque voglia dedicare parte del suo tempo a una causa comune”, spiega il numero uno del consiglio. “Si potrebbe partire già la prima settimana di luglio con la pulizia del parco del Cillarese, per poi passare alla litoranea, lì dove è permessa la balneazione”. Si aspettano adesioni.

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