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Politica

Bilancio di previsione, il giorno dopo: le reazioni all'approvazione

Per il Movimento 5 Stelle di Brindisi è "denso di scelte politiche non condivisibili". Gabriele Antonino punta il dito sui suoi emendamenti bocciati dalla maggioranza

BRINDISI - Dopo l'approvazione del bilancio di previsione di Brindisi avvenuta in Consiglio comunale - in videoconferenza - ieri in tarda serata (22 dicembre), arrivano le reazioni dei vari partiti politici. Per i pentastellati quello dell'Amministrazione guidata dal sindaco Riccardo Rossi è un bilancio di previsione "inaccettabile" e "denso di scelte politiche non condivisibili". Il consigliere d'opposizione Gabriele Antonino (Pri) punta il dito sui suoi emendamenti bocciati sulla maggioranza.

Il MoVimento 5 Stelle

"Un bilancio di previsione per noi inaccettabile, perché direttamente collegato ad un piano di equilibrio, su cui fummo gli unici a votare contro, denso di scelte politiche non condivisibili. Per questo motivo il MoVimento 5 Stelle non ha votato il bilancio di previsione". Così i consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle di Brindisi, Gianluca Serra, Tiziana Motolese e Paolo Antonio Le Grazie. "Questo bilancio - preseguono - ha avuto davvero un iter travagliato, dopo le dimissioni dell'assessore al bilancio e un duro scontro tra sindaco e dirigente dell'ufficio di ragioneria. La cosa peggiore è che porta con sé dei frutti avvelenati, perché non risolve diverse questioni, come quelle relative ai servizi sociali e alla Brindisi Multiservizi. Per la prima, su cui vi abbiamo interrogato più e più volte per conoscere costi e sistema di valutazione della qualità, c’è un taglio del 20% di quasi tutti i servizi, attuato in maniera insensata: paradossalmente si tolgono soldi a servizi irrinunciabili e si continuano a finanziare quelli con bassa utenza o assolutamente non necessari. Si vuole forse difendere qualche privilegiato? Anche la Brindisi Multiservizi rappresenta il fallimento di questa amministrazione - incalzano i consiglieri - visto che è sempre stato sostenuto che la partecipata fosse in salute a fronte delle nostre rimostranze sulla sua insostenibilità. Si sarebbero dovuti attivare tutti i canali possibili di interlocuzione con sindacati e lavoratori di fronte ai reali numeri di un impietoso tracollo. Sulla questione Tari andiamo denunciando da tempo il suo aumento, visto che da quanto risulta dai documenti di bilancio del 2020 rimangono scoperti circa 5 milioni di euro sui costi dei rifiuti, che l'Amministrazione chiederà in futuro ai cittadini. Il taglio ai costi della politica, che come MoVimento 5 Stelle avevamo anche cercato di introdurre tramite una proposta di delibera poi purtroppo bocciata, era stato presentato dalla Giunta nel piano di riequilibrio ma è scomparso nel bilancio di previsione. E' l'ennesimo schiaffo in faccia ad una comunità brindisina che non merita una classe politica così disastrosa e miserevole" concludono.

Partito Repubblicano

"Siamo da sempre convinti - dichiare Gabriele Antonino del Partito Repubblicano - che il partenariato pubblico-privato possa costituire un binomio formidabile per la realizzazione di opere pubbliche utili alla collettività. Tanto più se quel partenariato serve a valorizzare beni di proprietà comunale in stato di abbandono. In alcuni casi poi la valorizzazione di tali beni è un obbligo imposto dalla Legge. E' il caso, ad esempio, dei beni trasferiti nel patrimonio del Comune a seguito del cosiddetto federalismo fiscale. In quest'ottica avevamo proposto due emendamenti al programma delle opere pubbliche. Con il primo proponevamo di realizzare un'area sosta camper nel vecchio camping di via Materdomini. Un'area che giace in stato di totale abbandono ed il cui riutilizzo con l'innesto di capitali privati poteva rappresentare il primo segnale della volontà di ridare dignità alla nostra costa. Con il secondo avevamo ipotizzato, sempre con l'intervento di capitali privati, di provvedere al revamping dell'impianto di frantumazione degli inerti di proprietà comunale, anche questo abbandonato da tempo. Un impianto la cui riattivazione potrebbe porre un argine all'abbandono incontrollato nelle campagne brindisine di materiali di costruzione. Entrambi gli emendamenti sono stati bocciati dalla maggioranza con le motivazioni più pretestuose: dalla necessità di redigere un più ampio programma di valorizzazione della costa alla volontà di affidare la gestione dell'impianto di frantumazione degli inerti alla Multiservizi, che non si sa con quale risorse dovrebbe provvedere alla sua riattivazione atteso che occorre circa un milione di euro! E così si sono lasciate morire le speranze di imprenditori che erano disposti ad investire e ad offrire possibilità occupazionali ai tanti brindisini privi di lavoro. Del resto cosa aspettarsi di diverso da una Amministrazione che concepisce il binomio pubblico-privato solo per realizzare opere destinate ai defunti, siano essi persone umane od animali. Ed infatti nel programma delle opere pubbliche approvato dalla maggioranza consiliare le uniche opere che si prevede di realizzare con l'apporto di capitali privati sono il forno crematorio, la casa del pianto ed il cimitero degli animali. Sarebbe ora di cominciare a pensare anche ai vivi prima che la città muoia definitivamente".

Partito Democratico

Intervento del segretatrio cittadino del Pd (che appoggia la Giunta Rossi) Franceco Cannalire: "Ieri sera con l'approvazione del bilancio di previsione 2020 da parte del Consiglio comunale è emersa con chiarezza la compattezza e la determinazione di questa maggioranza a proseguire il lavoro per il bene della comunità brindisina. In queste ultime settimane abbiamo dovuto rassegnarci ad inutili discussioni e inopportune dichiarazioni con l'evidente tentativo, del tutto inutile, di mettere fibrillazione nella maggioranza e tentare una spallata. Quanti hanno scommesso e hanno brigato con qualunque mezzo per far chiudere in anticipo questa consiliatura, utilizzando anche argomenti al limite della correttezza, dovranno rivedere la loro strategia fallimentare. Siamo pienamente consapevoli che l'attenzione riservata a Brindisi dal Governo e dalla Regione Puglia e l'imminente accesso ad importanti risorse e investimenti per tutto il territorio, abbiano risvegliato appetiti tra quanti, da qualche anno, sono ormai semplici spettatori della gestione politica-amministrativa della città. Questa maggioranza si è dimostrata solida e forte tanto da essere in grado di rimandare ai mittenti tutte le offensive lanciate con ogni tipo di argomentazione. Raggiunto questo traguardo importante per la stabilità finanziaria del Comune, sarà fondamentale perseguire tutti gli obiettivi strategici prefissati da questa Amministrazione ed emersi chiaramente durante il consiglio comunale dove è stato tracciato un bilancio politico della prima parte del mandato e sono state evidenziate le tante cose fatte. La vera sfida per questa Amministrazione sarà quella di ripartire nel migliore dei modi e con nuovo entusiasmo per rilanciare l'azione politica e definire la missione di restituire a Brindisi la naturale funzione autorevole di città guida di tutto il territorio provinciale. Sarà prioritario riavviare un sereno ma franco confronto con tutte le parti Istituzionali e le rappresentanze per condividere ogni nuova prospettiva di sviluppo a partire da un piano territoriale che abbia alla base le risorse del recovery plan. Per questo è imprenscindibile restituire stabilità e serenità alla gestione amministrativa e la convergenza e la coesione dimostrata in consiglio comunale sono un ottimo punto di partenza. Quanto al documento contabile approvato ieri sera, è stata dimostrata senza alcun dubbio la bontà delle scelte dell'Amministrazione. In sostanza il bilancio approvato rispecchia la volontà di questa maggioranza di perseguire l'equilibrio di bilancio ottimizzando ed efficentando la spesa e i servizi. Il lavoro da fare è tanto e non è finito ma il percorso virtuoso è tracciato. In conclusione rimane il rammarico di tante polemiche strumentali e sterili delle ultime settimane che hanno rivelato le reali intenzioni di tanti antagonisti: parafrasando il famoso detto di un noto esponente della storia politica italiana, Rino Formica, la politica non è solo sangue". 

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