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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Il centrodestra diserta il "non-Consiglio" al Verdi. Ecco la scaletta degli interventi

"L'incontro di domani sulla legalità e sicurezza non è un Consiglio comunale. Si tratta di una vera e propria convention a disprezzo di ogni forma di rispetto istituzionale, principalmente del Consiglio comunale stesso".

BRINDISI – “L’incontro di domani sulla legalità e sicurezza non è un Consiglio comunale. Si tratta di una vera e propria convention a disprezzo di ogni forma di rispetto istituzionale, principalmente del Consiglio comunale stesso, su un tema talmente delicato e importante che mai si poteva immaginare che qualcuno lo utilizzasse per farsi propaganda politica”. E’ quanto scritto in una nota di tutti i gruppi di centrodestra brindisini che annunciano che non saranno presenti domani alle 16 all’incontro programmato al teatro Verdi di Brindisi.

“Pur riservando il massimo rispetto agli ospiti che eventualmente decideranno di partecipare, i consiglieri comunali dell’opposizione di centrodestra di Brindisi non parteciperanno all’incontro pubblico di domani pomeriggio su sicurezza e legalità” si legge.

“Si tratta di una scelta sofferta e meditata – spiegano - che trae principalmente origine da una considerazione: l’appuntamento di domani pomeriggio al Verdi, per come è stato pensato e organizzato dal Presidente Loiacono e dall'Amministrazione Consales, nonostante l’invito rivolto alle autorità locali, sarà a tutti gli effetti un dibattito dai forti connotati politici. Incontri così se ne organizzano tanti nei teatri e nelle biblioteche. In precedenza, quando in città emerse l'allarme rapine, i gruppi consiliari di centrodestra chiesero una occasione formale, che si traducesse poi in un confronto istituzionale vero, per individuare le soluzioni che potrebbero effettivamente apportare benefici alla cittadinanza di Brindisi e all’intera popolazione della provincia. Quella occasione ci fu negata proprio da Consales. Oggi l'immagine che si da è la seguente: la politica (di una parte) reagisce solo perché toccata in prima persona”.

Mauro D'Attis“Le tematiche poste in scaletta sono così complesse e delicate – vanno avanti -  che non è possibile confinarle in una circostanza priva dei crismi istituzionali che scandiscono gli interventi, consentono a chiunque, secondo il proprio livello di rappresentanza, di intervenire, sollevare problematiche, offrire punti di vista e proporre soluzioni che possano essere concretamente tradotte in richieste sottoscritte, votate e destinate a chi di competenza”.

Si soffermano inoltre sulle interconnessioni tra politica e criminalità: “Vi è poi una riflessione da fare proprio sull’argomento legalità che, alla presenza di viceministri e senatori che hanno comunque tutti una collocazione politica, sarà trattato. Quando si parla di pubblica amministrazione il problema della legittimità delle condotte è strettamente connesso all’attività che si svolge nel palazzo. La riflessione, partendo dai vari “mea culpa” e da una lucida analisi di quel che accade nelle sedi istituzionali di Brindisi e provincia, deve inevitabilmente incentrarsi anche sui rischi di condotta non adeguata proprio negli enti locali e nell’operato di chi amministra la cosa pubblica”.

Chiedono infine che lo stesso tema sia affrontato in una sede istituzionale: “Ecco perché riteniamo superflua la nostra presenza in una sede non istituzionale, ma invochiamo invece l’apertura di un confronto nell'assise che porti a poter formalizzare le istanze di sicurezza, anche in termini di richiesta di un supporto alle forze dell’ordine, con uno scambio di opinioni, un verbale di seduta e la possibilità di esprimere il proprio pensiero con una dichiarazione di voto. Inoltre, siamo proprio certi che il tema legalità, prima dell'incontro-teatro, sia stato per questa Amministrazione una delle  principali preoccupazioni?  Certo, siamo consapevoli che il nostro richiamo al rispetto delle Istituzioni, non è in linea con chi ha pensato di mettere in scena un tale spettacolo, ma questo costituisce , per noi, elemento positivo!”

Ecco infine la scaletta “definitiva” dell’incontro di domani 28 novembre, così come riportata in una nota del presidente del Consiglio comunale, Luciano Loiacono, che l’ha organizzata: “Oltre ai sindaci, ai presidenti del Consiglio, agli assessori ed ai consiglieri di tutti i Comuni della provincia, alle autorità locali ed ai vertici delle forze dell’ordine, vi parteciperanno anche il prefetto Nicola Prete, il sottosegretario all’Interno senatore Filippo Bubbico, la senatrice Doris Lo Moro, presidente della commissione di inchiesta del Senato sul fenomeno delle intimidazioni agli amministratori locali, il procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Lecce Cataldo Motta ed il vescovo di Brindisi-Ostuni, monsignor Domenico Caliandro. Saranno presenti anche il componente della Commissione Antimafia al Senato Salvatore Tomaselli ed il senatore  Vittorio Zizza, membro della  Commissione parlamentare d’Inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali. Il consiglio comunale sarà aperto al pubblico”.

Il prefetto Nicola Prete e il viceministro Filippo Bubbico-2Di seguito la scaletta degli interventi che si susseguiranno nel corso dell’assise: introduce il presidente del Consiglio comunale di Brindisi , interviene il Sindaco di Brindisi. Seguono nell’ordine gli intervento del presidente del Consiglio comunale di Villa Castelli a nome di tutti i Comuni. Poi: il presidente della Provincia; il presidente della Camera di Commercio; un rappresentante delle organizzazioni sindacali; uno studente; il vescovo Brindisi-Ostuni, il procuratore della Dda, il presidente della commissione parlamentare (Lo Moro), conclude il viceministro dell’Interno Sen. Filippo Bubbico.

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