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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Lettera al ministro Cingolani: "Impianto turbogas Enel, si velocizzi l'iter autorizzativo"

I parlamentari di Forza Italia Mauro D'Attis e Vincenzo Labriola: "La città è coinvolta nel processo di decarbonizzazione, si faccia presto"

BRINDISI - I parlamentari di Forza Italia Mauro D'Attis e Vincenza Labriola hanno scritto al ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani per sollecitare la conclusione dell'iter autorizzativo relativo alla realizzazione di un impianto turbogas dell'Enel a Brindisi. "Proprio Brindisi - fanno rilevare - è pienamente coinvolta nel processo di decarbonizzazione per la presenza, sul suo territorio, della centrale termoelettrica 'Federico II' dell’Enel. Il processo autorizzativo per la realizzazione di una nuova centrale a gas (al posto dei gruppi alimentati a carbone), della potenza di 560 megawatt, è fermo dallo scorso mese di agosto proprio presso il ministero della Transizione Ecologica e il prolungarsi degli iter autorizzativi rende sempre più difficile giungere alla 'phase out' del carbone entro il 2025, con le conseguenze chiaramente immaginabili". Da qui la richiesta di intervento del ministro Cingolani per una attenta verifica della tempistica di tali interventi.

Si legge nella lettera inviata al ministro Cingolani: "A maggio del 2019 l'Enel ha presentato ai ministeri competenti una istanza per l'autorizzazione di una nuova centrale a gas, per complessivi 1.680  megawatt articolati in tre fasi: la realizzazione di un primo turbogas della potenza di 560 megawatt con la contestuale messa fuori esercizio delle unità a carbone esistenti; l'aggiunta  di un'altra unità turbogas di pari potenza ed eventualmente la realizzazione della chiusura  del ciclo mediante l'installazione di una turbina a vapore (con una potenza di altri 560  megawatt). L'iter autorizzativo ha avuto inizio proprio a maggio del 2019, mentre a marzo del  2020 il Mattm (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ndr) ha reso nota la necessità di assoggettare il progetto dell'Enel ad una procedura Via (Valutazione impatto ambientale, ndr). Da maggio a luglio del 2020 si è svolta la fase di consultazione pubblica  prevista dalla Via e in tale circostanza sono state fatte delle osservazioni da parte di enti e movimenti. L'Enel ha fornito le controdeduzioni il 13 agosto 2020 ma a tutt'oggi, a sette mesi di distanza, si registra una situazione di stallo visto che non è stato emesso il parere della commissione Via e, di conseguenza, non è stato emesso il decreto ministeriale".

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