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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Tasi: "Conteggiati anche costi e servizi del cimitero, per cui si pagano già tariffe"

Riceviamo e pubblichiamo una nota di Leandro Occhilupo, di Generazione identitaria riguardo ad alcune stranezze relative alla Tasi le cui aliquote sono state approvate recentemente in consiglio comunale.

BRINDISI - Riceviamo e pubblichiamo una nota di Leandro Occhilupo, di Generazione identitaria riguardo ad alcune stranezze relative alla Tasi le cui aliquote sono state approvate recentemente in consiglio comunale.

“Nella seduta consiliare del 22 maggio 2014, il Comune di Brindisi ha approvato le aliquote per l’anno 2014 relative al tributo per i servizi indivisibili (Tasi). Come già ampiamente noto ai cittadini, la Tasi è una delle tre imposte che compongono la Iuc (Imposta unica comunale) assieme all’Imu e alla Tari (Tributo servizi rifiuti). In applicazione dell’art. 1 della Legge n. 147 del 27.12.2013 (legge di stabilità 2014), i Comuni devono determinare le aliquote sulla base della copertura dei servizi definiti “indivisibili”, intendendo per tali, in linea generale, i servizi, le prestazioni, le attività e le opere forniti dal Comune alla collettività e per i quali non è attivo alcun tributo o tariffa (cfr. pag. 4 – punto 2 della delibera del 22 maggio 2014). Nella stessa delibera vengono elencati i servizi ed i costi per i quali il Comune richiede la copertura a carico dei cittadini. 

Tra questi si rilevano: pubblica sicurezza e vigilanza: euro 3.997.263,05; tutela del patrimonio artistico e culturale: euro 1.120.521,59; servizi cimiteriali: euro 508.576,00; servizi di manutenzione stradale, del verde pubblico, dell’illuminazione pubblica: 5.640.557,29; servizi socio-assistenziali: euro 9.461.290,85; servizio di protezione civile:  € 120.000,00. Dall’esame dell’elenco dei costi, emergerebbe una doppia imposizione da parte del Comune con riferimento alla voce “Servizi cimiteriali” per € 508.576,00, dal momento che l’Ente pubblico remunera interamente tali servizi mediante riscossione delle tariffe. 

Difatti nel 2010 è stata pubblicata gara per un importo nel triennio di euro 1.590.342,00 (circa euro 530.114,00 annue che, con ribasso d’asta, è stata aggiudicata per l’importo sopra citato). Al disciplinare e capitolato d’appalto veniva allegato un prospetto di quadro economico con la comparazione dei costi e dei ricavi provenienti dalle tariffe applicazione, giungendo ad un perfetto equilibrio, che consente di definire il servizio a ‘costo zero’.

Pertanto non si comprende per quale motivo, in un clima di difficile congiuntura economica questa amministrazione voglia vessare ulteriormente i cittadini, includendo nell’elenco un costo per il quale già si remunera con l’applicazione di tariffe.  Poiché la previsione di tale costo viola la normativa vigente, nonché le premesse dello stesso atto, Generazione identitaria ritiene che questa amministrazione potrebbe ridurre le aliquote ovvero rimodulare le detrazioni con particolare riguardo alle fasce più deboli sino a concorrenza del citato importo”.

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