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Venerdì, 26 Aprile 2024
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“Brindisini, firmate per mandare a casa il sindaco”. Consales: "Farsa ridicola"

“Carissimi brindisini, firmate la mozione anche on line per mandare a casa l’Amministrazione Consales: il centrosinistra non merita fiducia, né altro tempo, deve lasciare il governo di questa città e farlo prima che sia troppo tardi”. Dal centrodestra che miracolosamente ritrova l’unità persa nello scontro in chiave elettorale regionale parte il  grido “via il sindaco e gli assessori da Palazzo di città”

BRINDISI – “Carissimi brindisini, firmate la mozione anche on line per mandare a casa l’Amministrazione Consales: il centrosinistra non merita fiducia, né altro tempo, deve lasciare il governo di questa città e farlo prima che sia troppo tardi”. 

La guerra. Dal centrodestra che miracolosamente ritrova l’unità persa nello scontro in chiave elettorale regionale parte il  grido “via il sindaco e gli assessori da Palazzo di città”, urlato così forte con tutta l’eco dei social network, primo fra tutti Facebook, che lo stesso sindaco ha sentito l’appello urbi et orbi e non ha perso tempo a lanciarne un altro: “Una farsa ridicola, condita da offese personali, senza alcuna proposta perché non ne hanno dopo aver lasciato in eredità una serie di sprechi che continuiamo a pagare noi tutti, vedasi la storia della Multiservizi”.

A’ la guerre comme à la guerra, dicono i francesi, qui a Brindisi gli inquilini di Palazzo di città combattono a colpi di conferenze stampa, intervallate dal refrain che rimanda a un capatina in Procura. Perché negli uffici degli inquirenti vorrebbero andarci tutti, da sinistra a destra, passando per il centro, a raccontare la loro verità. Da un lato la versione del ritrovato centrodestra con Forza Italia dei berlusconiani, i Conservatori e riformisti dei fittiani più quelli della Lega Nord, sotto la voce Noi con Salvini, quelli di Fratelli d’Italia e persino l’evergreen Raffaele De Maria che pur restando fuori dal Comune non se ne perde una di puntata. Il siparietto su Fb. Dall’altro, c’è la versione del centrosinistra, trainato dal Pd, costretto a prendere atto dalla guerra intestina, diventata di pubblico dominio in occasione dell’ultimo consiglio comunale, quando il segretario cittadino Antonio Elefante si è astenuto al momento del voto del bilancio di previsione 2015 e ancora prima dall’aumento della Tassa sui rifiuti.

In attesa di fare tappa in Procura, ci si affida a Facebook: Elefante, che tra l’altro ha ricevuto il ben servito da chi come Salvatore Brigante è stato il suo primo sostenitore, si è fatto e ha fatto una domanda. “Oggi c’è stata una conferenza stampa della maggioranza con tutti i consiglieri convocati tramite sms. Il sottoscritto non ha ricevuto il messaggio quindi sono stati cacciato da questa maggioranza?”. La conclusione affidata all’espressione tra il brindisino e il linguaggio social: “Mocavirrivunulibulletti”. Gli ha risposto Mauro D’Attis, di Forza Italia, candidato sindaco alternativo a Consales e per questo leader della minoranza: “Peccato. A saperlo prima di avremmo invitato alla conferenza stampa delle opposizioni. Intanto puoi firmare la petizione on line”, ha scritto su Fb. Poteva perdersi un’occasione del genere? No. Ci ha provato, dopo aver tentato di raccogliere le firme tra i consiglieri comunali per “far cadere” Consales: ma in Aula i numeri ci sono, quindi niente da fare. 

La petizione popolare. “I numeri che sono fuori dal Palazzo però dicono altro, basta fare un giro tra i quartieri per sentire il disagio dei cittadini: raccontano il malessere, l’enorme sfiducia nei confronti di questa maggioranza”, sostiene D’Attis. E poiché la strada “interna” al Comune non è percorribile, il centrodestra ha deciso di seguire quella esterna, tra i brindisini, attraverso una mozione appunto di sfiducia: saranno allestiti banchetti per la raccolta firma dalla città ai lidi balneari, intanto è partita la petizione on line sul sito firmiamo.it. La richiesta è una: dimissioni “per aver disatteso l’interesse esclusivo della collettività”, per le seguenti motivazioni: “aumento tari a fronte di un servizio fuori controllo, in quanto la città si presenta sporca”, “carenza dei servizi pubblici essenziali”, “emergenza abitativa fuori controllo”, “uso sconsiderato di fondi pubblici per eventi e sagre”, “inesistenza di una concreta politica ambientale, inadeguatezza politico-amministrativa  come dimostrano le crisi di governo con rimpasti in Giunta”, violazione del patto di stabilità, “piano urbanistico generale e della costa fermi da anni”, perdita dei finanziamenti dell’Unione europea come per la rigenerazione urbana a Tuturano.

“Quando Consales ha finito di tagliare nastri delle opere pubbliche varate dalle passate Amministrazioni, certamente da non dalla sua, ha fatto disastri, l’ultimo dei quali sui rifiuti. E non accetta critiche”, ha aggiunto. “Se il sindaco pensa di spostare il confronto sui numeri, si sbaglia di grosso perché è la qualità che conta”, ha sottolineato Massimiliano Oggiano. “Il centrodestra coesa darà un colpo di coda a questa Amministrazione”. “E’ un Comune che sciupa, dove non si riesce a fare a meno di feste e festicciole a pagamento, salvo poi ricorrere ai cittadini con l’aumento delle tasse dicendo che sono incivili. Sono meno incivili di altro”, ha detto Giampiero Pennetta. “Non parliamo, poi della pervicace volontà di restare in piedi, nonostante tutto, e della questione morale”.

Chi come De Maria ha amministrato si è lasciato scappare espressioni come “l’avevamo detto noi due anni fa”, “qui si disamministra” e ancora “guardando ai comportamenti dei consiglieri comunali, abbiamo toccato il fondo, ce ne sono alcuni che non fanno altro che cambiare partito ma non hanno mai parlato in Assise”. La conclusione: “Uno squallore”. Non prima di essersela presa con i cittadini: “Sono loro che votano  certa gente”. Con la mozione avrebbero la possibilità di correggere il tiro, stando a questa impostazione.

Si parte oggi, con l’obiettivo di totalizzare quante firme possibili: il primo step è quota duemila. Non è escluso che l’iniziativa venga unita a quella di natura similare che sarà presentata domani dal consigliere Riccardo Rossi di Brindisi Bene Comune, ex candidato governatore della Regione Puglia. La chiusura della conferenza è stata folkloristica con un diverbio tra il presidente di un’associazione di ballo, arrivato al microfono per lamentarsi del fatto che nonostante gli ospiti illustri della sua manifestazione, arrivati dalla Bielorussia, non c’era stata attenzione da parte del Comune.

Il sindaco. Pochi minuti dopo è toccato al sindaco: “Cosa si può dire di una iniziativa come quella delle mozione di sfiducia? Che è ridicola”, ha detto subito Consales. “L’ultima volta che c’è stata una petizione, risultava aver firmato un consigliere che era da tutt’altra parte del mondo. Vedremo ora chi fra i consiglieri firmerà e quanto all’elenco delle contestazioni merita un approfondimento legale”.

Per ora quel che non ha proprio digerito il sindaco è la parola sprechi: “Parliamone, carte alla mano, con l’opposizione e vediamo chi ha fatto cosa, noi in tre anni abbiamo fatto più di quanto loro hanno fatto in dieci e poi hanno anche il coraggio di parlare di moralizzazione della vita Il sindaco di Brindisi, Mimmo Consalespubblica, sempre loro che hanno lasciato la Multiservizi nelle condizioni in cui l’abbiamo trovata. Che faccia di bronzo ci vuole a dire castronerie come quelle. Risparmi sono quelli di Consales, sprechi quelli della gestione Mennitti, basti ricordare un debito fuori bilancio per la festa dei nonni, oppure gli 80mila euro pagati per il concerto estivo di Gloria Gaynor, salvo scoprire che altrove il costo è stato della metà, o ancora dello scandalo di Infotirrenia che poteva avvenire solo in una città sonnacchiosa come Brindisi o dei 36mila euro per la guardiania all’impianto di compostaggio e a proposito parliamo dei tre milioni di euro per l’impianto che non esiste, senza contare poi il contenzioso di Monteco, dopo affidamento diretto. In ultimo non dimentichiamo la convenzione con il professore Giorgio Goggi per il Pug che ha creato danni”. 

Ha sparato a raffica il primo cittadino che in quel periodo, quando cioè il centrodestra era al timone del Comune, era a capo della società News sas, titolare del servizio di comunicazione istituzionale, per cui scriveva le note destinate alla stampa. Ha preso fiato per consegnare ai giornalisti esempi dei risparmi, primo fra tutti quello che dovrebbe essere reso possibile con lo shuttle: “E’ una grande risorsa, a costo zero per il Comune, poiché ci sono fondi dello Stato, e finalmente Brindisi avrà la sua circolare del mare che collegherà l’aeroporto ai quartieri. E’ questo il water-front che continua con il lungomare chiuso al traffico a differenza della pista che avrebbe voluto fare D’Attis. Ci vuole coraggio a fare certe scelte, come è stato fatto anche con la riapertura di corso Garibaldi per far defluire il traffico”.

E D’Attis è stato il destinatario dell’ultimo affondo di Consales: “Scriva quanti dipendenti aveva la Multiservizi all’inizio della sua esperienza da vice sindaco (con Mennitti, ndr) e quanti ce ne sono stati alla fine del mandato”. Ovviamente non finisce qui.

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