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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Capannone Monteco, soluzione difficile

BRINDISI - Due giorni per sbrogliare un problema che appare insormontabile. La patata bollente è quella del capannone utilizzato dalla Monteco, l’azienda che gestisce in servizio di nettezza urbana. Al Comune, con un po’ di ritardo, si sono accorti che quell’immobile non ha mai avuto il certificato di agibilità.

BRINDISI - Due giorni per sbrogliare un problema che appare insormontabile. La patata bollente è quella del capannone utilizzato dalla Monteco, l’azienda che gestisce in servizio di nettezza urbana. Al Comune, con un po’ di ritardo, si sono accorti che quell’immobile non ha mai avuto il certificato di agibilità, e martedì ci sarà una seconda conferenza di servizi per decidere cosa fare.

Il capannone fu realizzato dalla MaMe srl nel lontano 1987, ma a causa di qualche inottemperanza delle norme tecniche di attuazione dell’Asi (allora Sisri), gli uffici comunali non hanno mai rilasciato il certificato.

Per di più la parte del lotto originario che era destinata a parcheggio, nel 2003 fu venduta alla società Antonio Orassi.

Il 26 luglio 2013 la società MaMe ha chiesto a Palazzo di Città il rilascio del certificato di agibilità, la cui richiesta sarebbe stata presentata il 23-3-2011, cioè più di due anni fa.

Alla prima conferenza dei servizi, quella del 3 settembre 2013, erano presenti i rappresentanti di Comune, Asi, Asl, MaMe e Monteco, mentre erano assenti i Vigili del Fuoco. La riunione si è chiusa con un nulla di fatto, perché a quanto pare l’unico modo per sanare la situazione sembra essere quella di rientrare in possesso del terreno venduto ad Orassi, il quale reclama il pagamento di una somma che si aggirerebbe sui 500mila euro.

Se non si salta questo ostacolo, anche la prossima conferenza sembra destinata a partorire un topolino. Nel frattempo la Monteco continua ad usare il capannone grazie alle proroghe firmate dall’amministrazione Consales.

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