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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Caro bollette, grido d'allarme dei sindaci: "Situazione drammatica, il governo ci aiuti"

I sindaci della provincia di Brindisi hanno incontrato stamattina i giornalisti. A rischio la tenuta di servizi essenziali per la comunità, fra cui illuminazione, scuole, edifici pubblici, impianti sportivi. Rossi e Matarrelli: "Il governo intervenga in tempi celeri a sostegno degli enti locali"

BRINDISI – “La situazione è complicatissima, quasi drammatica”. I sindaci della provincia di Brindisi lanciano all’unisono un monito che sa di grido d’allarme sull’aumento vertiginoso delle bollette per i consumi dell’energia elettrica: un incremento che a breve potrebbe mettere in ginocchio le amministrazioni comunali. I primi cittadini si sono incontrati stamattina (sabato 1 ottobre) presso il salone di rappresentanza della Provincia di Brindisi per esortare il governo ad adottare provvedimenti a sostegno degli enti territoriali. Il caro energia, se non affrontato con adeguate misure, avrà infatti ripercussioni su servizi importantissimi per la comunità, fra cui pubblica illuminazione, scuole, edifici pubblici, impianti sportivi e altri servizi che hanno costi indiretti sull’energia, fra cui la mesa scolastica.

Toni Matarrelli-6

E’ un quadro tutt’altro che roseo, insomma, quello tinteggiato dal presidente della Provincia di Brindisi, nonché sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, e dal sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, intervenuti in rappresentanza di tutti i colleghi del Brindisino.
“Ci sono tanti cittadini comuni – afferma Matarrelli – che non riescono più a pagare bollette dall’importo triplicato. Il sistema di imprese rischia di essere sovrastato da un mercato globalizzato. Siamo qui, tutti insieme, per rappresentare un bisogno urgente”. Matarrelli spiega che le stesse amministrazioni comunali avranno il “dovere di assumere iniziative”. “Ai nostri concittadini - aggiunge - probabilmente toccherà fare dei sacrifici perché il contesto non dà alcun tipo di garanzie per il futuro”. Il tema del caro energia, del resto, è in cima all’agenda politica del paese. “Noi sindaci siamo qui - conclude il presidente della Provincia - per proporre il nostro contributo a tutti gli enti superiori che dovranno affrontare una situazione complicatissima”.

Anche Riccardo Rossi fa il punto della situazione. “Se mettiamo tutto insieme - afferma - si vede che c’è una struttura dei costi nell’erogare i servizi che diventa difficilmente compatibile con quella della tenuta dei bilanci comunali”. Ancora più complessa, poi, la situazione nei comuni, fra cui Brindisi e Torchiarolo, gravati dal piano di riequilibrio pluriennale dei conti. Il governo, tramite i decreti aiuti, ha sì stanziato delle risorse, ma non bastano. “I 350 milioni erogati tramite il primo provvedimento -  afferma ancora Rossi – nella distribuzione fra gli enti coprono circa il 10-15 percento dell’incremento dei costi. Ora è in arrivo una seconda tranche che sarà inferiore alla prima”. 

Riccardo Rossi e Toni Matarrelli-2

Varie misure sono già al vaglio degli amministratori, ma queste rappresentano perlopiù dei gesti e dei segnali non in grado di riequilibrare la situazione.  E poi si pone un’altra questione. Dove approntare eventuali tagli? “L’illuminazione pubblica – dichiara Rossi - significa sicurezza e presidio anti criminalità. Stesso discorso per quanto concerne scuole. Non è semplice dire: ‘spegniamo il riscaldamento o riduciamo gli orari'. Ad ogni modo faremo sicuramente la nostra parte. Ci adegueremo a tutte le prescrizioni imposte dal governo - conclude Rossi - ma dobbiamo avere delle risposte”. 

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