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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Carovigno

"Carovigno, commissariamento e indagini: serve una risposta della politica"

Il Partito Democratico: "Le assoluzioni sono una buona notizia, ma non si può far finta di nulla. Bisogna gettare le basi per costruire una risposta forte, democratica e popolare agli ammonimenti mossi"

CAROVIGNO - Il Partito Democratico locale apre una riflessione su Carovigno: "Prima l'indagine a carico dell'ex sindaco Lanzillotti e dell'ex presidente del Consiglio Comunale Leoci per associazione mafiosa, poi il commissariamento per infiltrazioni mafiose decisa dal ministero degli Interni, per la nostra comunità sono stati, e per molti versi continuano ad essere, mesi decisamente complicati, durante i quali ci siamo trovati catapultati in una situazione finora sconosciuta. L'assoluzione nel procedimento penale per l'ex sindaco e l'ex presidente del Consiglio Comunale sono sicuramente una bella notizia per l'intera comunità che quantomeno non subirà anche l'onta di avere due tra le maggiori cariche istituzionali del paese condannate con accuse così gravi".

Prosegue la nota, firmata dal segretario locale Giovanni Buongiorno: "Avendo quindi scampato almeno questo pericolo, se qualcuno volesse fare finta di nulla e ricominciare come se tutto fosse come prima commetterebbe un grave errore. Purtroppo così non è. La decisione di commissariare l'ente comunale per infiltrazioni mafiose deve necessariamente far riflettere tutta la politica e la società carovignese. E' un fatto che non può essere derubricato ad un 'incidente di percorso', ma deve essere un ammonimento per tutti, nessuno escluso. E' un ammonimento perché ci interroga e ci deve far riflettere su alcuni nodi cruciali della vita politica e cittadina, ai quali si deve dare una risposta. Ci deve far riflettere su come si costruiscono le liste per le elezioni amministrative, sulla corsa spasmodica al consenso, da raccattare a ogni costo e in ogni modo; ci interroga su quale modello di sviluppo si vuole perseguire e quindi quali interessi si intende rappresentare e quali portatori di interesse si intendono coinvolgere e quali si intendono escludere; ci spinge a rendere chiara e senza ombra alcuna l'alleanza sociale che si intende rappresentare; ci fa capire che continuare a perseguire l'idea del governo dei favori non porta da nessuna parte".

La nota del Pd si chiude con queste parole: "Sono questioni che sono sul tavolo e questa volta non sono ammesse scorciatoie. La risposta non può sicuramente essere l'arroganza di chi si sente ormai intoccabile e autosufficiente, ma c'è bisogno invece di restituire serenità ai cittadini, unendo le energie migliori troppo spesso mortificate. E' nostro auspicio, e noi proveremo a fare la nostra parte, che i prossimi mesi possano essere quelli duranti i quali si gettano le basi per costruire una risposta forte, democratica e popolare agli ammonimenti mossi, solo così potremo dire di avere superato questo terribile periodo e di aver gettato la basi affinché ciò che è accaduto non accada mai più".

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