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Mele e il coltello alla gola dell'Ncd: caso politico a Carovigno, il Pd gli resta fedele

E' uno scontro politico. Mimmo Mele versus Massimo Ferrarese e chi rappresenta il Nuovo Centrodestra in quel di Carovigno. In principio c'erano solo liste civiche, ora due assessori (Pasquale Melpignano e Angelo Cisterino) e cinque consiglieri sono migrati nel partito di Alfano.

CAROVIGNO - E’ uno scontro politico. Mimmo Mele versus Massimo Ferrarese e chi rappresenta il Nuovo Centrodestra in quel di Carovigno. In principio c’erano solo liste civiche, ora due assessori (Pasquale Melpignano e Angelo Cisterino) e cinque consiglieri sono migrati nel partito di Alfano. Il bottino per Ncd, in quel di Carovigno, è cospicuo quindi. Ma soprattutto determinante per stabilire gli assetti nelle assise comunali. E Mele, che di vicissitudini politiche ne ha passate in abbondanza, perfino alcune determinate da imbarazzi a luci rosse, ha puntato i piedi. Governare con il coltello alla gola non è nel suo stile. Abituato com’è a godere di una certa leadership nella sua cittadina d’origine, un appeal che nonostante tutto gli ha consentito di tornare in prima linea e di accaparrarsi perfino l’appoggio del Partito democratico.

La virata a sinistra, insomma, sta creando qualche problemuccio a Mele, perennemente sull’orlo del baratro, proprio per il peso specifico che hanno i cinque voti Ncd in consiglio e per il terreno che gli verrebbe a mancare nel caso in cui gli alfaniani dovessero strizzare l’occhio all’ex amico ora nemico Vittorio Zizza che sta all’opposizione con Forza Italia . In un clima di questo tipo, del tutto ininfluente è il supporto, già ribadito in una nota ufficiale, dei democratici che non hanno numeri poi così interessanti in quel di Carovigno.

Perché si tratta di uno scontro politico? Perché i contrasti in seno alla coalizione di maggioranza sono particolarmente aspri e riguardano sì Mimmo Mele, ma anche il coordinatore cittadino di Ncd, Vincenzo Franceschini. Pare che il primo cittadino, dopo l’innesto di febbraio (con la delega a un assessore del Pd) volesse nuovamente rimettere mano agli equilibri di governo rimescolando qualche carta nell’esecutivo. A spese dell’Ncd che a quel punto ha fatto valere la propria rilevanza in termini di voti, tenuto conto anche che già un consigliere, Angelo Lanzillotti, era andato perso in itinere, passato all’opposizione dopo uno strappo insanabile con la maggioranza.

Dissapori anche di genere amministrativo si sarebbero tra l’altro manifestati sulle questioni più rilevanti che riguardano Carovigno,  la gestione dell’oasi di Torre Guaceto, l’impianto di compostaggio e altri temi all’ordine del giorno.

Insomma: il ricatto proprio no. Mele, quindi, messo alle strette, ha deciso di utilizzare lo strumento più efficace che ha fra le mani. Dimissioni immediate, già protocollate dal sottotesto bene interpretabile: “Se si continua così, tutti a casa”. Non commenta il primo cittadino. L’azione, già avviata, parla da sé. O si trova l’accordo o si rivà al voto. Da ieri è iniziato il count-down di venti giorni, il tempo concesso per legge al sindaco per tornare sui propri passi. Ora l’Ncd ha da decidere: conveniente andare al voto? Il Pd di Corrado Tarantino resta fedele alla linea Mele.

Corrado Tarantino“Il Partito Democratico di Carovigno, ricevuta la comunicazione da parte del Sindaco Mele, con la quale lo stesso rassegna le proprie dimissioni, esprime il proprio rammarico in merito alla decisione arrivata in un momento in cui l’amministrazione è impegnata in un complesso lavoro di programmazione e gestione”.

Lo si legge in una nota. “La decisione assunta, tanto grave quanto inattesa e imprevedibile, necessita di una approfondita riflessione tra tutti i componenti che compongono oggi la maggioranza consiliare, per comprendere le ragioni di tale atto e valutare insieme se sussistono ancora i presupposti per proseguire insieme un percorso avviato pochi mesi fa.

Il Partito Democratico accettò di buon grado l'invito fatto dal sindaco e dal gruppo di maggioranza uscito vincitore dalle ultime consultazioni amministrative di entrare con suo rappresentante a far parte della compagine amministrativa, convinti che in un momento di grave difficoltà in cui versa il paese, ognuno deve provare a dare il suo contributo per risolvere i problemi. La partecipazione attiva e integrata del Partito Democratico, dettata da senso di responsabilità nei confronti di tutta la comunità e volta a contribuire alla complessa gestione della cosa pubblica a Carovigno, si sta concretizzando in numerose e valide attività di gestione e programmazione e si è svolta fino ad oggi in un clima di rispetto e collaborazione con tutte le componenti di maggioranza dell’amministrazione.

Accettammo questa sfida anche perchè, in tutti gli incontri fatti, concretizzatisi con la sottoscrizione di un documento politico-programmatico, era emersa da parte di tutti la volontà e l'impegno, di voler cambiare radicalmente il modo di fare politica e di amministrare il nostro comune, mettendo finalmente al centro di tutte le azioni e gli atti solo e soltanto l'interesse e il bene comune.

 Alla luce di quanto accaduto, il partito democratico rinnova, sulla base di quanto già fatto e forte di una significativa, seppur breve, esperienza al fianco del sindaco Mele, la disponibilità a proseguire il percorso intrapreso, ma solo e soltanto se resteranno confermati i principi che hanno dato vita a questa alleanza”.

In serata si fa vivo il Nuovo centro destra, con un comunicato in cui si definiscono fantasiose le ricostruzioni della vicenda sin qui circolate o pubblicate, e si dichiara che questa amministrazione durerà sino alla fine del mandato. Probabilmente, lo spauracchio agitato da Mele di nuove elezioni a breve scadenza è un rischio che non si affronta a cuore leggero. Ma ecco cosa dice il comunicato, firmato da Danilo Del Prete capogruppo dell'Ncd: "In merito alla notizia delle dimissioni del Sindaco Mele, anche per confutare ricostruzioni del tutto fantasiose che in queste ore si leggono sulle testate giornalistiche, l'Ncd di Carovigno tiene a specificare che le dimissioni del Sindaco Mele sono un atto politico e amministrativo che mette tutti quanti noi componenti della maggioranza innanzi a scelte e decisioni di grande responsabilità".

"Fin dal momento delle avvenute dimissioni si sono tenuti i primi incontri per addivenire ad una soluzione che potesse rafforzare le scelte politiche amministrative della maggioranza. E' infatti nostro interesse - dichiara Del Prete - salvaguardare il lavoro svolto in questo primo anno e l'esperienza amministrativa soprattutto in un momento in cui siamo tutti chiamati ad assumere importanti decisioni per il bene della comunità. Non è in discussione la figura e la leadership del sindaco così come pure il rapporto costruito in questi mesi con il Pd. Se ne facciano pertanto una ragione quanti sperano di tornare a governare. Questa coalizione e questa alleanza governerà fino a fine mandato."

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