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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Ostuni

"Centrosinistra unito, duri e puri fuori"

OSTUNI - Con una nota del deputato Toni Matarrelli, Sel si schiera per l'unità del centrosinistra di Ostuni e pubblicamente esprime un giudizio positivo sull'ultima esperienza amministrativa. Non nomina neppure una volta il candidato del Pd, Francesco Saponaro, al momento sostenuto oltre che dal Partito democratico.

OSTUNI - Con una nota del deputato Toni Matarrelli, Sel si schiera per l'unità del centrosinistra di Ostuni e pubblicamente esprime un giudizio positivo sull'ultima esperienza amministrativa. Non nomina neppure una volta il candidato del Pd, Francesco Saponaro, al momento sostenuto oltre che dal Partito democratico, anche dal movimento civico Ostuni Democratica, da Sel e da Ostuni Città Nuova presieduta da Franco Colizzi, ma non fa neppure il nome del sindaco uscente Domenico Tanzarella: Matarrelli si limita a sostenere l'esigenza di riportare alle elezioni un centrosinistra unito, quindi anche Tanzarella dentro.

Allo stato attuale, Tanzarella resta sulla propria sponda cercando di rimettere insieme anche i cocci, vale a dire recuperando persone che si era allontanate e non sempre serenamente dalle liste che sostengono il sindaco. Sull'altra sponda c'è il Pd che conferma Saponaro come candidato sindaco. Matarrelli non si addentra nel dettaglio della situazione, anzi sembra sostenere l'esigenza di ricucire lo strappo, e attacca invece non tanto velatamente Colizzi, il quale peraltro è la persona che ha denunciato alla procura della Repubblica i presunti brogli nelle parlamentarie di Sel e del Pd nel Brindisino.

Insomma, per Matarrelli l'unità del centrosinistra passa anche attraverso l'esclusione dei "duri e puri" che speculerebbero sullo strappo, soprattutto quelli come Colizzi che hanno lasciato Sel a suo tempo sbattendo la porta. Bisogna vedere cosa ne pensano Francesco Saponaro e il Pd, il primo nelle scorse settimane duramente attaccato da Tanzarella sul piano personale. Basterà la consueta "ragion politica" a sistemare tutto? Si vedrà. Ecco la nota dell'on. Toni Matarrelli (Mar.Orl.).

Le elezioni amministrative che si consumeranno ad Ostuni pongono alla classe dirigente del centrosinistra alcune questioni che non possono essere eluse. Anzitutto è da considerare la specificità della «città bianca»: centro di congrue dimensioni dalla rilevanza e risonanza nazionale che ha alle spalle vent'anni di storia amministrativa progressista. Proprio sulla scorta di ciò, allora, occorre che tutti i soggetti politici coinvolti – partiti, movimenti, associazioni, soggetti individuali – affrontino con la dovuta responsabilità le prossime tappe.

A me sembra chiaro come l'obiettivo principale, quello cioè a cui non si deve in alcun modo derogare ed anzi su cui ciascuno dovrà investire, sia quello dell'unità del centrosinistra. Ovviamente, questa operazione non potrà dirsi ben riuscita se non terrà conto della vicenda amministrativa conclusasi appena ieri dopo quattro lustri che hanno consentito ad Ostuni di crescere sotto il profilo socioeconomico e culturale.

Sinistra Ecologia Libertà ha lavorato alacremente per raggiungere tale obiettivo. Il riconoscimento offertoci con la designazione del nostro segretario cittadino nel gruppo dei saggi ci ha dato la possibilità di partecipare attivamente al lavoro di ricomposizione del centrosinistra, praticando un dialogo costruttivo con tutte le forze in campo, bene intenzionati ad intraprendere il percorso migliore per dare ad Ostuni ciò che merita.

Dunque, la soluzione sembra essere a portata di mano: il meglio dell'esperienza si riorganizza – in chiave moderna, con linguaggi politici inediti, con un parterre di personalità nuove, con un'agenda amministrativa rinnovata ed adatta ai tempi che verranno – e si fa guidare da una figura che sappia tessere con saggezza e sapienza ordito e trama del centrosinistra, provando a raccordare virtuosamente tutte le diverse declinazioni progressiste locali.

In tal modo, con questo indirizzo, vinceranno il centrosinistra, la stessa città di Ostuni e, di riflesso, l'intero comprensorio provinciale. Chi, anche a sinistra, anche tra i cosiddetti «duri e puri», anche tra i profeti all'apparenza più ascetici, sta provando a speculare sulle divisioni resterà con un pugno di mosche. La sola scommessa possibile è di stare uniti, ognuno facendo la propria parte.

 

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