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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Cinque Stelle, fumata bianca per Fabio Leoci candidato sindaco: chiesta certificazione a Grillo e Casaleggio

L’avvocato civilista ottiene il consenso di un gruppo di attivisti del movimento: supera l’altro candidato, Fabio Mollica, per una manciata di voti. L’ex consigliere comunale Alparone tenta la corsa al Senato

BRINDISI – Gli attivisti dei “grillini” di Brindisi (per lo meno quelli di due dei vecchi meet-up) hanno scelto il “loro” candidato sindaco: Fabio Leoci, 50 anni, avvocato civilista, sposato, due figli, attivista del movimento Cinque Stelle dal 2012, anno della sua iscrizione alla piattaforma on line del movimento. E’ il nome che ha ottenuto il maggior numero di voti nella riunione che si è svolta nella serata di ieri, aperta alla partecipazione degli attivisti dei tre vecchi meet-up del capoluogo, riuniti sotto la voce “Brindisi 2018”. Perché obiettivo è arrivare per la prima volta alla fascia tricolore per il timone di Palazzo di città, dopo l’esperienza della coppia di consiglieri comunali uscenti Elena Giglio e Stefano Alparone, quest’ultimo in corsa per il Senato.

Le elezioni interne

Impossibile ottenere conferme ufficiali. L'ufficialità appartiene unicamente al movimento. Il nome di Leoci, avvocato del foro di Brindisi dal 1995, è espressione di una parte degli attivisti, quella che ha ritenuto di dargli fiducia e lo ha preferito al giornalista Fabio Mollica per una manciata di voti, stando ai risultati della votazione che si è svolta in un locale del quartiere Sant’Angelo, diventato la sede delle riunioni degli attivisti del movimento dallo scorso mese di settembre. Le riunioni sono iniziate a settembre, di recente gli incontri si sono svolti anche due volte a settimana per lavorare su una bozza di programma per il rilancio di Brindisi, sganciata – fanno sapere – dai vecchi meccanismi di potere, dalle solite logiche partitiche e aperta, invece, al contributo di chi intende mettersi al servizio della collettività.

La certificazione

Lo scrutinio di ieri è stato preceduto da una raccolta di disponibilità alla candidatura a primo cittadino, alla quale hanno risposto 15 attivisti. Tra loro i nomi dell’avvocato civilista e del giornalista hanno raccolto le maggiori adesioni, sino ad arrivare alla scelta finale con voto segreto. Cosa succederà da oggi? I passaggi sono due. Uno è obbligatorio ed è legato alla richiesta di certificazione che, stando alle regole interne ai Cinque Stelle, deve avvenire con raccomandata entro il prossimo 31 gennaio: il nome di Fabio Leoci, aspirante candidato sindaco, dovrà essere accompagnato da una lista di candidati consiglieri al Comune di Brindisi. Se e solo se tutto sarà in regola, con verifica anche dei certificati penali, lo staff che fa capo a Beppe Grillo, Davide Casaleggio e Luigi Di Maio, darà il via libera. Solo dopo l’avvenuta certificazione, quindi, Leoci potrà essere a tutti gli effetti candidato del movimento Cinque Stelle per Brindisi.

L’altro gruppo

L’altro passaggio è espressione della volontà degli attivisti che hanno scelto Leoci di proporre questo nome all’altro gruppo interno ai grillini, per superare le fratture del passato e presentarsi agli elettori brindisini in maniera compatta in maniera tale da centrare il risultato. I Cinque Stelle rappresentano l’incognita che fa paura a tutti i partiti, tanto a destra, quanto a sinistra, passando per i moderati perché i partiti tradizionali e le liste civiche che sono nate accanto hanno timore del voto di protesta, se non proprio di rabbia di qui i grillini sono stati espressione in passato. In città, tenuto conto di quel che è successo negli ultimi anni, il sentimento di sfiducia unito al senso di contestazione, ha cittadinanza diffusa.

Già questa mattina sono previsti contatti con l’altro gruppo, quello riconducibile al vecchio meet-up Uniti per Brindisi che ha portato all’elezione al consiglio regionale di Gianluca Bozzetti come volto nuovo. Fabio Leoci riuscirà a trovare consenso anche da questa parte? In caso contrario, non è escluso che il gruppo presenti un altro nome e quindi una seconda lista allo staff di Grillo per la certificazione.

stefano alparone-3Candidature al Parlamento

Nel frattempo, sono state inviate disponibilità alla candidatura per il Parlamento: Stefano Alparone, dopo l’esperienza come capogruppo in Assise, pensa al Senato. Meta alla quale sembrano interessati altri brindisini: Raffaele Tafuro, Loredana Siccardi e Paolo Legrottaglie. Per la Camera dei Deputati ci sarebbero: Laura Schena, Teodoro Gatti, Daniele Cassano. Il quadro dovrebbe essere più chiaro entro la prima settimana di febbraio.

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