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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

"Cis costa adriatica: Fasano, Ostuni e Carovigno presentino insieme i progetti"

La visione sul Contratto istituzionale di sviluppo Brindisi - Lecce della deputata Cinque Stelle Valentina Palmisano: "Coinvolgiamo anche le associazioni del territorio"

BRINDISI - Il Cis (Contratto istituzionale di sviluppo) Brindisi - Lecce ha conosciuto diverse battute d'arresto, ma adesso riparte come Cis - costa adriatica. Interessa i Comuni costieri, da Fasano fino a Castrignano del Capo (Lecce). La settimana scorsa si è tenuta una riunione, voluta dalla sottosegretaria per il Sud Dalila Nesci, invitati tutti i parlamentari pugliesi. Ed erano presenti i consiglieri della ministra per il Sud Mara Carfagna, in qualità di tecnici che stanno seguendo i Cis. Si è parlato di un "cambio di passo" per i contratti che, a differenza di quelli precedenti, saranno caratterizzati - si è detto - da procedure più veloci e più snelle. Alla riunione era presente anche la deputata Valentina Palmisano (Movimento Cinque Stelle), che ha analizzato la nuova forma del Cis e, assieme al collega e compagno di partito Giovanni Luca Aresta, aveva posto l'accento sul "fare rete".

Cosa sono i Contratti istituzionali di sviluppo

Innanzitutto, cosa è un Cis? Si legge sul sito del ministro per il Sud e la Coesione territoriale: i "Contratti istituzionali di sviluppo sono strumenti utilizzati per la valorizzazione dei territori, attraverso: investimenti che si sviluppano in singoli interventi tra loro funzionalmente connessi, che richiedono un approccio integrato; opere infrastrutturali di rilievo nazionale, interregionale e regionale, funzionali alla coesione territoriale e a uno sviluppo equilibrato del Paese". E ancora: "Essi si basano su accordi tra le amministrazioni centrali, quelle regionali e locali e i soggetti attuatori. Attraverso tali accordi è possibile accelerare la realizzazione di opere ritenute strategiche e l'utilizzo dei Fondi strutturali europei, che possono finanziare gli investimenti dei Cis, oltre a risorse nazionali, tra le quali il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione". I fondi stanziati dipendono dai progetti presentati.

On. Valentina Palmisano (Movimento Cinque Stelle)-2

L'unione fa la forza: la proposta di Palmisano

Valentina Palmisano (foto sopra) è dell'idea, come detto, che fare rete consenta maggiori possibilità di vedere approvati i progetti presentati. Lei pensa a tre Comuni in particolare: Fasano, Ostuni e Carovigno: "Durante l'incontro sono intervenuta chiedendo se è auspicabile che i Comuni si mettano d'accordo. Mi è stato risposto che questo è proprio il senso dei Cis. Verranno valutati in maniera positiva tutti quei progetti che cercheranno di andare oltre i confini del singolo Comune". Le battute d'arresto dei progetti presentati in precedenza erano causate anche da una visione troppo "campanilistica", erano scollegati tra loro, avulsi dall'obiettivo del contratto. Sono state ricevute schede progettuali riguardanti, per esempio, il rifacimento di una cattedrale. Ma non era questo lo spirito dei Cis. Nella riunione si è messo l'accento su un focus: i progetti devono avere come fine la costa adriatica. I tre pilastri sono: cultura, turismo e la fruibilità della costa, chiosa Valentina Palmisano.

"Fasano, Ostuni e Carovigno progettino insieme"

Al netto di Fasano, i Comuni nominati dalla parlamentare Cinque Stelle stanno attraversando un momento particolare: Ostuni e Carovigno sono commissariati. Ma la deputata originaria di Ostuni non pensa a questa situazione come a un ostacolo: "Io mi rendo disponibile a dare una mano, sicuramente nei prossimi giorni parlerà con le commissarie di Ostuni, per dare loro tutto il supporto possibile. Qualora siano d'accordo con la mia proposta, sarebbe interessante organizzare un incontro per addivenire all'obiettivo comune, ovvero ottenere finanziamenti per il nostro territorio". C'è un'altra questione, il porto di Villanova, Ostuni. Valentina Palmisano ha chiesto, durante l'incontro al Ministero se in questo tipo di contratto potesse rientrare anche, eventualmente, un finanziamento per la riqualificazione del porto di Ostuni. I tecnici hanno risposto che sì, in teoria potrebbe rientrare, ma le risorse non possono essere utilizzate per un unico progetto. E la riqualificazione di un porto necessita di somme importanti. Ma qualche intervento non è escluso. "Comunque - chiosa Palmisano - sarebbe interessante anche coinvolgere le associazioni del territorio. Magari hanno qualche progetto nel cassetto".

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