rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Cittadella, il fango: "Intollerabile"

BRINDISI – La rappresentazione imbastita su Cittadella della Ricerca dalla giunta provinciale di Massimo Ferrarese ha un copione dal finale amaro, almeno stando agli ampi stralci fatti anticipare su alcuni giornali: la messa in liquidazione. I presupposti finanziari e tecnici di ciò li valuterà nella loro reale sostanza – si spera – la commissione d’inchiesta varata ieri su richiesta dell’opposizione di centrodestra. Lo scenario è obiettivamente preoccupante: intanto perché questa amministrazione presentatasi ai cittadini e agli elettori come un laboratorio di alto profilo manageriale, se la situazione di Cittadella al momento del cambio alla guida della Provincia fosse stata davvero grave, avrebbe dovuto mettere in atto una terapia per salvare e rilanciare uno dei comprensori-chiave della ricerca scientifica e della diffusione di innovazione presente in Puglia, invece di annunciarne la chiusura dopo due anni e mezzo.

BRINDISI – La rappresentazione imbastita su Cittadella della Ricerca dalla giunta provinciale di Massimo Ferrarese ha un copione dal finale amaro, almeno stando agli ampi stralci fatti anticipare su alcuni giornali: la messa in liquidazione. I presupposti finanziari e tecnici di ciò li valuterà nella loro reale sostanza – si spera – la commissione d’inchiesta varata ieri su richiesta dell’opposizione di centrodestra. Lo scenario è obiettivamente preoccupante: intanto perché questa amministrazione presentatasi ai cittadini e agli elettori come un laboratorio di alto profilo manageriale, se la situazione di Cittadella al momento del cambio alla guida della Provincia fosse stata davvero grave, avrebbe dovuto mettere in atto una terapia per salvare e rilanciare uno dei comprensori-chiave della ricerca scientifica e della diffusione di innovazione presente in Puglia, invece di annunciarne la chiusura dopo due anni e mezzo.

Invece ci si trova davanti ad una monumentale macchina accusatoria che annuncia a puntate la scoperta di “buchi” e “voragini”, che ha incorporato però un autolavaggio per la gestione attuale di Cittadella, mentre il tiro è concentrato sulle passate gestioni, sulla precedente amministrazione provinciale guidata dal notaio Michele Errico, del quale si vuole esorcizzare forse una eventuale discesa in campo per le elezioni comunali a Brindisi. Le risposte, al momento, sono anche giudiziarie da parte di chi – come l’ex direttore di Cittadella, Angelo Colucci – si è ritenuto ripetutamente diffamato. Ma non mancano quelle politiche anche all’interno della stessa maggioranza, oltre che le richieste di chiarezza da parte dell’opposizione.

Damiano Franco, a lungo sindaco di Mesagne, già vicepresidente dell’amministrazione Errico, è l’attuale capogruppo del Pd in consiglio provinciale. Ecco l’intervista che abbiamo realizzato questa mattina.

Adesso c’è una commissione che dovrebbe garantire una valutazione terza e imparziale della situazione di Cittadella. Ma ci sembra che l’opposizione, alla fine, abbia un peso di voto non certo paritario.

“Non è così. L’opposizione è ampiamente rappresentata, ha la presidenza della commissione d’inchiesta e, non da ultimo, questa impostazione è stata concordata con la stessa minoranza”.

Ma, fatta la commissione, il tam tam di accuse di presunti falsi in bilancio, di conti truccati e di perdite nascoste non cessa, né viene smentito dalla presidenza della Provincia né tanto meno dalla presidenza di Cittadella. Perché non si aspetta l’esito dei lavori della commissione, ora che c’è, e perché si scoprono buchi anche nel bilancio 2010 che è stato approvato dagli stessi revisori sei o sette mesi orsono?

“Questo modo di operare è sconcertante. Ove si fosse verificato un ammanco come dicono, e l’ho sottolineato anche in consiglio, ci sarebbe solo una cosa da fare: prendere i libri contabili e portarli in tribunale. E’ stupefacente, alla luce di quanto sta accadendo e di quanto si sostiene non solo sui giornali, che ciò non sia ancora stato fatto”.

Invece ogni giorno salta fuori la scoperta di una perdita mascherata, di una voragine. La colpa, si dice ora, è della precedente gestione dell’amministrazione provinciale, quindi di quella in cui c’era anche lei, e di Cittadella.

“Non si può procedere a puntate. E’ chiaramente una campagna con un fine. Il centrosinistra che ha governato la Provincia sino al giugno del 2009 non ha assolutamente mai riscontrato problemi, la direzione di Cittadella della Ricerca era affidata alla presidenza, al consiglio di amministrazione e all’assemblea dei soci, nonché al collegio dei revisori, che hanno predisposto, certificato la regolarità ed approvato tutti i bilanci sino a quello del 2008. Se qualcuno avesse avuto obiezioni, lo avrebbe fatto all’epoca”.

Scoprono quelli che neppure tanto velatamente vengono presentati come falsi in comunicazioni sociali, e non vanno dal magistrato. Invece accuse e sospetti piovono anche nel corso delle sedute del consiglio provinciale. Cosa sta accadendo?

“Ho avuto già modo di dirlo anche a voi: si tratta in realtà di un attacco politico, demolitorio nei confronti del Partito democratico, che si cerca di fare apparire come una banda del buco che ha dissestato i bilanci ovunque abbia governato. E’ intollerabile. Nel caso specifico di Cittadella, va detta solo una cosa: si è trattato di una delle operazioni più importanti ed intelligenti mai condotte in questo territorio. Nel 2005 il complesso era ridotto sul lastrico, non si poteva neppure assicurare l’erogazione dell’energia elettrica. Abbiamo dovuto inizialmente ricorrere addirittura ad un generatore. Con l’intervento dell’amministrazione di centrosinistra dell’epoca Cittadella fu poi in grado di entrare in possesso dei beni dell’ex Pastis, di attirare aziende, di aprire le porte all’università e a due nuove facoltà, diventando un propulsore di innovazione e formazione”.

“Chiunque governi una società deve assumersi tutte le responsabilità del caso. E’ incredibile, lo ripeto, che chi amministra da due anni e mezzo un’azienda dica di non avere invece alcuna responsabilità nei problemi eventuali della gestione finanziaria. Non c’è alcun commento da fare”.

Ma oggi si parla addirittura di messa in liquidazione di Cittadella della Ricerca. Ne avete parlato anche ieri in consiglio provinciale?

“Abbiamo ricevuto solo all’ultimo momento un foglio con un parere dei revisori dei conti attuali, che ci risulta invece sia stato ricevuto dalla Provincia il 3 febbraio. Continuo a pensare che sia quanto meno originale continuare a chiedere ai revisori attuali anche pareri sui bilanci certificati da altri revisori nelle precedenti gestioni. E’ a quelli che sarebbe necessario chiedere, o sbaglio? Ad ogni modo, quella della messa in liquidazione sarebbe una prospettiva gravissima, perché verrebbe meno la possibilità di alimentare con la diffusione della ricerca, l’innovazione ed una formazione universitaria mirata un tipo di sviluppo alternativo a quello basato sui ricatti occupazionali e sull’inquinamento dell’ambiente”.

Mi scusi, ma metto il dito nella piaga. E’ anche singolare che queste cose non le abbia dette il vicepresidente Mingolla, che è del Pd, invece di limitarsi a leggere il messaggio del presidente Massimo Ferrarese, assente per ragioni di salute.

“Ne prendo atto e ne provo sofferenza e stupore. Ognuno è responsabile di se stesso”.

Il Pd sta a guardare.

“Il Pd si è riproposto di affrontare tutto ciò in una discussione specifica”.

Perché non pensate di fare effettuare voi una perizia sui bilanci al centro delle accuse alle passate gestioni di Cittadella?

“Questo compito appartiene alla commissione di indagine appena formata, che deve prendere autonomamente le sue decisioni dopo una attenta valutazione dei documenti e delle relazioni contabili”.

Ma potreste trovarvi di fronte ad un processo parallelo che porta ad esiti che lei ha definito gravissimi. Insomma, qualcuno potrebbe non attendere gli esiti del lavoro di indagine dei consiglieri provinciali.

“Per questo ci siamo posti il termine massimo di 60 giorni per chiudere l’inchiesta. Se intanto si dovesse manifestare altro, vedremo”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cittadella, il fango: "Intollerabile"

BrindisiReport è in caricamento