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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Cittadella nelle mani di Santa Teresa

BRINDISI – Cambio nella gestione di Cittadella della Ricerca. In sordina e mentre nel capoluogo scattano le ultime settimane di una campagna elettorale ancora sotto tono, con la parte più movimentata – almeno sin qui – nel prologo, con la vicenda Carbonella e le divisioni clamorose nel centrosinistra. La precedente società condotta sino alla liquidazione, e cioè Cittadella della Ricerca Scpa, quella che aveva salvato posti di lavoro nel 2005 e rilanciato il complesso scientifico-tecnologico brindisino, segue oramai la sua deriva, e restano di competenza della procedura di liquidazione le morosità presenti (ma si profilano forti resistenze e ricorsi alla giustizia ordinaria). Arriva invece la Santa Teresa Spa, la multiservizi della Provincia, con il compito esclusivo (al momento) di garantire i servizi condominiali.

BRINDISI – Cambio nella gestione di Cittadella della Ricerca. In sordina e mentre nel capoluogo scattano le ultime settimane di una campagna elettorale ancora sotto tono, con la parte più movimentata – almeno sin qui – nel prologo, con la vicenda Carbonella e le divisioni clamorose nel centrosinistra. La precedente società condotta sino alla liquidazione, e cioè Cittadella della Ricerca Scpa, quella che aveva salvato posti di lavoro nel 2005 e rilanciato il complesso scientifico-tecnologico brindisino, segue oramai la sua deriva, e restano di competenza della procedura di liquidazione le morosità presenti (ma si profilano forti resistenze e ricorsi alla giustizia ordinaria). Arriva invece la Santa Teresa Spa, la multiservizi della Provincia, con il compito esclusivo (al momento) di garantire i servizi condominiali.

La società controllata al cento per cento dall’amministrazione provinciale, e presieduta da Lucio Licchello, si è già insediata in Cittadella occupando tutto il piano terra dell’edificio della presidenza, nel pieno dei lavori di sistemazione degli uffici e degli esterni, cambi di serrature e pitturazione di pareti. Il personale che era stato salvato nel 2005 da un’altra liquidazione (non ancora conclusa) grazie all’azione del presidente Vitantonio Gioia, 27 unità in tutto, attualmente è in una situazione di profonda incertezza malgrado le dichiarazioni pubbliche giunte dalla presidenza della Provincia (“non si perderà un solo posto di lavoro”). In realtà in questa fase le posizioni meno gravi, ed è tutto dire, sono quelle di chi ha ottenuto un contratto trimestrale .

Da quanto si sa, quattro o cinque unità sono transitate proprio alla Santa Teresa, con contratti a termine. Altre dodici unità (pulizie, manutenzioni e portineria) in carico alla società Servizi Integrati, che avevano ricevuto gli avvisi di licenziamento, dovrebbero ottenere una proroga di impiego di altri tre mesi. Il resto è rimasto alla società in liquidazione, Cittadella della Ricerca Scpa, in cassa integrazione. Tutto ciò sta dietro le quinte di una situazione su cui sino a questo momento è intervenuto solo il Cobas (per i lavoratori della Servizi Integrati), mentre BrindisiReport.it nei giorni scorsi ha dato conto di un intervento rassicurante del vicepresidente della Provincia, Francesco Mingolla, circa l’impegno per trovare soluzioni.

Ma la preoccupazione del personale è forte. Anche perché la nuova società che avrebbe dovuto sostituire Cittadella della Ricerca Scpa non nella gestione dei servizi consortili, ma nelle politiche di promozione della ricerca e della formazione (Massimo Ferrarese ha parlato infatti di uno sdoppiamento di funzioni per il futuro del complesso), che doveva essere costituita da nuovi soggetti entri il 31 marzo, non è stata invece varata, e alla Provincia sta lavorando solo la commissione consiliare d’inchiesta sulle cause che hanno portato la gestione di Antonio Andreucci (passato da presidente a liquidatore) alla liquidazione nel giro di due anni. Colpa delle famose “voragini” di cui ha parlato Ferrarese per mesi, attribuibili alla passata gestione e all’ex direttore, che ha ampiamente querelato, o colpa della gestione più recente? Le audizioni sono in corso.

Ma le preoccupazioni e gli sconvolgimenti investono anche le società insediate. Dietro il clima di grandi pulizie pasquali scattate oggi con personale della Santa Teresa impegnato a ripulire il complesso e a sistemare il verde, ci sono forti malumori. Dopo la liquidazione da questo mese i canoni condominiali andranno fatturati direttamente alla Provincia anche se la gestione dei servizi avviene attraverso Santa Teresa. Tolleranza zero, anzi di soli 5 giorni, per il ritardo nei versamenti. Chi non paga se ne va, trattamento molto diverso ricevuto rispetto ad altre società insediate che si sono visti abbuonare dalla gestione passata ora alla procedura di liquidazione, attraverso accordi o ingressi nel capitale sociale, corposi – in un caso, corposissimi – arretrati. Tanto che qualcuno, tra le attuali posizioni in sofferenza, si sta organizzando per il ricorso alla magistratura. Ma si tratta di notizie ufficiose.

Certo è che da questi giorni ognuna delle attività insediate ha dovuto provvedere a munirsi, ad esempio, di allaccio diretto alle linee Enel per le forniture di energia elettrica, pagandosi i lavori di allaccio necessari. "Altrimenti vi taglio la luce", ha detto esplicitamente in riunione l'amministratore delegato di Santa Teresa Spa, appena arrivato, rivolgendosi a soggetti che sono in campo nel comprensorio da 20 anni, e ne hanno scritto la storia. Lettere con l'invito a provvedere ad allacci diretti alla rete Enel sono stati recapitati nelle ultime ore anche all'università.

Insomma, se a ciò si aggiunge anche l’aria pesante che si respira proprio nel polo dell’Università del Salento che ha sede in Cittadella, il quadro è tutt’altro che primaverile. Ma c’è campagna elettorale e si sa: in questo ultimo mese solo sorrisi e ottimismo.

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