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Collegio Tommaseo: adesso è di Provincia e Comune

BRINDISI - Il consiglio comunale di questa sera ha approvato la delibera che conferisce a Comune e Provincia il diritto di proprietà e di edificabilità sull'ex Collegio Tommaseo. Dopo il protocollo firmato tra i due enti nello scorso maggio del 2007, in cui entrambe le parti avevano previsto per la struttura una destinazione universitaria e la presa d'atto da parte della Regione (proprietaria del bene) che aveva deliberato nel maggio 2009 la cessione per 99 anni, oggi l'atto del consiglio comunale chiude la fase amministrativa e passa in mano agli enti locali il Tommaseo.

BRINDISI - Il consiglio comunale di questa sera ha approvato la delibera che conferisce a Comune e Provincia il diritto di proprietà e di edificabilità sull'ex Collegio Tommaseo. Dopo il protocollo firmato tra i due enti nello scorso maggio del 2007, in cui entrambe le parti avevano previsto per la struttura una destinazione universitaria e la presa d'atto da parte della Regione (proprietaria del bene) che aveva deliberato nel maggio 2009 la cessione per 99 anni, oggi l'atto del consiglio comunale chiude la fase amministrativa e passa in mano agli enti locali il Tommaseo.

Il provvedimento, approvato all'unanimità dai 31 consiglieri presenti, il realtà è stato a lungo discusso per le voci informali che volevano, da parte delle Provincia, un cambio nella destinazione d'uso prevista dal protocollo. Una voce confermata anche dal sindaco Domenico Mennitti che, proprio dal presidente Massimo Ferrarese, aveva appreso una diversa volontà rispetto a quella del 2007.

Il protocollo prevede un uso universitario, culturale o congressuale: l'idea infatti, era quella di farne la sede universitaria di Brindisi, convogliando tutte le facoltà, oggi frammentate nelle varie sedi tra Cittadella della ricerca, Palazzo Nervegna e Casale. Per "convincere" la Regione ha cedere la proprietà a titolo gratuito e con diritto di superficie, i due enti avevano concordato una divisione alla pari tra spese e utilizzo ma concordando sull'uso.

"Attraverso una comunicazione verbale - ha raccontato Mennitti ai consiglieri che chiedevano certezze sulla destinazione d'uso - il presidente Ferrarese mi ha riferito che la volontà della Provincia è di trasferire al Tommaseo tre istituti superiori. Ma nessuna comunicazione formale è giunta in Comune fino ad oggi".

Dopo l'approvazione di oggi, il primo cittadino si è impegnato a sollecitare un incontro tra gli enti per comprendere meglio le intenzioni della Provincia, confermando invece le indicazioni del Comune. Ma per ridare alla città quella che è stata una struttura occupata da abusivi fino a pochi anni fa, sono necessari consistenti investimenti sia per ristrutturarlo che per renderlo fruibile e gestirlo. Sul collegio inoltre, insistono anche vincoli di natura strutturale: l'immobile è infatti tutelato dalle leggi sull'architettura moderna e sogetto a quella disciplina anche per l'utilizzo.

"Oggi guardiamo l'ex collegio Tommaseo e vediamo un rudere - ha voluto sottolineare il consigliere Salvatore Brigante, capogruppo del Pd - tutti vogliamo che torni ad essere un simbolo importante ma dobbiamo essere realisti e capire quali sono le intenzioni della Provincia". Sulla stessa linea è intervenuto anche il consigliere del Pdl Mario Criscuolo che ha invece posto l'accento sulle difficoltà delle università e sulla probabile chiusura di tanti corsi in città.

L'amministrazione, attraverso la voce del vice sindaco Mauro D'Attis, ha comunque rassicurato sulle intenzioni del Comune che, non senza l'aiuto dei privati, intende farne anche un centro congressi.

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