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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Comune, il notaio Errico dietro la rotazione dei dirigenti

Zizzi diventato capo di Gabinetto della sindaca Carluccio aveva già ricoperto lo stesso incarico con lo stesso Errico, poi con Maggi e nei primi mesi dell’Amministrazione Antonino. Possibile ricorso al Tar per Angelo Roma, di fatto destituito

BRINDISI – Non proprio una novità la rotazione dei dirigenti con Nicola Zizzi capo di Gabinetto in sostituzione di Angelo Roma, piuttosto un dejà-vu che risale niente di meno che al periodo in cui sindaco era il notaio, Michele Errico. Sì, lui, il notaio che alla vigilia del ballottaggio ha dato la benedizione all’aspirante sindaca Angela Carluccio e alla sua coalizione, smarcandola dal passato rappresentato dalla gestione di centrosinistra Mimmo Consales a dispetto delle ricandidature.

Negli ambienti vicini al Palazzo si dice che sia stato proprio Errico a suggerire il cambio al vertice, pensando a Zizzi al posto di Roma, nella logica di una staffetta genericamente suggerita dal commissario Cesare Castelli e avviata con gli affidamenti dei settori Ecologia e Urbanistica all’ingegnere Gaetano Padula al posto dell’architetto Fabio Lacinio.

Vero è che i margini di manovra erano alquanto limitati, tenuto conto del ristretto numero di dirigenti assunti con contratto a tempo Nicola Zizzi-2indeterminato al Comune, ma non è sfuggito che la scelta della sindaca sia caduta su Zizzi (foto a destra) nel cui curriculum spunta – tra gli altri – l’incarico di capo di Gabinetto con Michele Errico sindaco sino alle dimissioni rassegnate da quest’ultimo. Lo stesso incarico venne confermato da Lorenzo Maggi, una volta proclamato sindaco, e poi ancora da Giovanni Antonino sino alla nomina di Angela Roma rimasto accanto agli ultimi sindaci e alle gestioni commissariali, prima Domenico Mennitti, a seguire Bruno Pezzuto, per arrivare a Mimmo Consales e a Cesare Castelli.

C’è, infatti, più di qualcuno che legge tale rotazione come applicazione di un suggerimento dato dallo stesso notaio, al quale spetta l’incarico extra Giunta di responsabile e tutore della legalità e della trasparenza, ragione che avrebbe portato Errico a sposare il progetto della Carluccio.

Il notaio, per la cronaca, è stato prima garante delle primarie della coalizione dei moderati vinte da Angela Carluccio, poi sostenitore dell’avvocata  come sindaca al ballottaggio del 19 giugno, ma nel mezzo e cioè al primo turno del  5 giugno, ha votato per sua stessa ammissione Riccardo Rossi di Brindisi Smart con il quale aveva dialogato una volta chiusi i rapporti con il Pd, il partito che non ha chiesto le dimissioni di Consales una volta arrivato il rinvio a giudizio del vecchio sindaco per i filoni di Equitalia e della News sas e che ha sostenuto quell’Amministrazione sino alla fine con consiglieri che si sono ricandidati con la sindaca.

Nessuna contraddizione, dice il notaio. Che al Comune pare sia tornato già dietro le quinte in attesa di apparire ufficialmente accanto ad Angela Carluccio, convinto che la maggioranza sia espressione di un centrosinistra allargato e non solo dei moderati come invece sostengono i centristi della coppia Massimo Ferrarese-Marcello Rollo. In politica, evidentemente, tutto è possibile e succede che dopo gli scontri tra il notaio, in veste di ex presidente della Provincia, e Ferrarese,  l’ex presidente degli industriali, i due dialoghino per il tramite della Carluccio su cui da subito ha puntato Rollo.

Dal Palazzo arrivano anche voci secondo cui non è escluso che Roma possa impugnare l’atto della sindaca davanti al Tribunale amministrativo regionale sezione di Lecce. Al momento solo indiscrezioni.

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