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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Comune, quei tagli che fanno bene...

BRINDISI - Più di 200mila euro risparmiati per la Fondazione Faldetta. Un centro sociale aperto a costo zero. La spending-review costringe il Comune di Brindisi a tagliare le spese. Ma non sempre è un male...

BRINDISI – La spending-review si abbatte sugli enti locali, ma non è detto che non faccia bene, anzi, in alcuni casi costringe a tagliare su spese evidentemente superflue. Il Comune di Brindisi, per esempio, nei giorni scorsi ha riaperto la sede della Fondazione Museo archeologico Faldetta, proprio accanto alla Scalinata Virgiliana: la precedente amministrazione spendeva circa 250mila l’euro per la mostra di vasi e altri reperti, oggi la struttura è stata affidata all’associazione Le Colonne a costo quasi zero.

«Fino all’approvazione del bilancio l’associazione presterà lavoro a titolo di volontariato, poi le riconosceremo 35mila euro l’anno», spiega il sindaco Mimmo Consales. Da 250mila e 35mila c’è un abisso, e sarebbe bello capire come e perché quel museo possa essere costato così tanto nel recente passato.

Il Comune di Brindisi sta risparmiando anche in un settore delicato quale quello dei Servizi sociali, ma l’assessore al ramo, Marika Rollo, cerca di farlo (per quanto possibile) senza tagliare i servizi ai cittadini. Ed è così che al rione Perrino è sorta (nella sede che ospitava il Centro antiviolenza) la “Casa della sussidiarietà”: «L’abbiamo data in gestione, a titolo gratuito e senza oneri per l’Amministrazione, al Csv Poiesis, che svolgerà le sue attività e metterà le sale a disposizione delle altre associazioni di volontariato e dello stesso Comune».

Un miracolo, se si pensa che il Centro di aggregazione giovanile esistente invece al Paradiso costa a Palazzo di Città 340mila euro l’anno (è affidato ad una Ati composta da un’azienda privata e una cooperativa sociale).

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