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Pd Brindisi: "Fine della gestione commissariale, presto un nuovo congresso"

L'assemblea degli iscritti al Partito democratico di Brindisi conferma pieno sostegno alla mozione di sfiducia verso la sindaca

Riceviamo e pubblichiamo una nota del Pd di Brindis sulla situazione politico amministrativa, con il sostegno alla mozione di sfiducia alla sindaca Carluccio che il prossimo 16 febbraio verrà discussa in consiglio comunale, e sull'immediato futuro del partito, che supererà la fase di commissariamento attraverso la convocazione di una nuova assemblea. 

L'assemblea degli iscritti al PD della città di Brindisi, riunitasi per esaminare la situazione politica amministrativa determinatasi in queste settimane, ha condiviso e confermato, sulla base della relazione della commissaria Sandra Antonica, degli interventi del capogruppo Elefante e del consigliere Flores, la decisione dei propri rappresentanti in consiglio comunale di sottoscrivere la mozione di sfiducia al sindaco Carluccio.

La convergenza su tale iniziativa delle forze di opposizione e di chi ha voluto prendere le distanze dalla sua stessa maggioranza, non può essere messa in discussione da manovre trasformistiche, da tatticismi che, se portati a compimento, minerebbero ulteriormente la credibilità delle istituzioni oltreché degli stessi protagonisti. Il clima di sfiducia e di indignazione per quanto verificatosi in queste settimane è molto diffuso in città che assiste con disagio ai comportamenti di chi pur avendo avuto i voti per governare non è riuscito a farlo.

Gli interventi degli iscritti hanno sottolineato queste preoccupazioni presenti nella società per la inconcludenza e la paralisi che il sindaco e quanti si ostinano a sostenerla hanno determinato sin dal primo giorno delle elezioni. Sono trascorsi più di sette mesi tutti utilizzati a litigare, a pensare solo a se stessi e ai propri amici a fronte di una città in profonda sofferenza dal punto di vista sociale, occupazionale, del decoro e della pulizia, della sicurezza.

La città ha bisogno di ben altri comportamenti e di un rinnovato impegno in grado di produrre una discontinuità necessaria per ricostruire quella fiducia e e quel disinteresse indispensabili per affrontare le emergenze e il difficile futuro. La crisi in atto non può essere quindi risolta con accomodamenti e ammiccamenti che farebbero solo perdere altro tempo ed aggravare la stessa crisi politica e amministrativa. La città ha bisogno di serenità e di un governo autorevole che l'attuale sindaco e gli amministratori hanno dato ampia prova di non sapere garantire. Interrompere questa agonia e tutte le manovre in atto è un dovere civico, politico, istituzionale a cui nessuno che voglia bene alla città si può sottrarre.

L'assemblea ha dato, mandato alla commissaria e ai consiglieri comunali per sviluppare tutte le iniziative necessarie a consolidare i rapporti definiti con le altre liste e loro rappresentanti con la sottoscrizione della mozione di sfiducia e a confermare la volontà di tutto il PD a proseguire sulla strada intrapresa definendo un rinnovato rapporto con la società brindisina mortificata dai comportamenti di una amministrazione incapace, inconcludente e litigiosa.

A coloro che hanno sottoscritto la mozione di sfiducia spetta il compito di contribuire a quella chiarezza e fermezza di cui ha tanto bisogno la città. Alla luce di queste considerazioni l'assemblea degli, iscritti ha preso atto e apprezzato la condivisione espressa dal segretario regionale sulle iniziative del gruppo e del PD di Brindisi per fronteggiare la crisi amministrativa comunale.

L'assemblea ha proposto anche alla luce della condivisione regionale di organizzare per i prossimi giorni e comunque prima del prossimo consiglio del 16, una conferenza stampa di tutti i rappresentanti istituzionali provinciali, regionali e nazionali del PD a sostegno della mozione di sfiducia e per liberare la città da questa amministrazione.

L'assemblea infine ha preso atto dell'orientamento della commissaria di chiudere la lunga gestione commissariale e di procedere alla convocazione del congresso per ridare alla città un partito autonomo, rinnovato, unito e in grado di autodeterminarsi.

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