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Consales & C., ecco i nostri voti

BRINDISI - Nella conferenza stampa di fine anno il sindaco Mimmo Consales si è promosso ed ha elencato tutte le cose fatte nei primi sette mesi di governo della città. Ha ammesso che "qualche errore è stato commesso” e che "si può fare sempre qualcosa in più”. E allora abbiamo deciso di dare i voti a sindaco e assessori, per capire dove la giunta di centrosinistra ha fatto bene e chi invece ha fin qui deluso. Ecco i nostri promossi e bocciati.

BRINDISI - Nella conferenza stampa di fine anno il sindaco Mimmo Consales si è promosso ed ha elencato tutte le cose fatte nei primi sette mesi di governo della città. Ha ammesso che "qualche errore è stato commesso” e che "si può fare sempre qualcosa in più”. E allora abbiamo deciso di dare i voti a sindaco e assessori, per capire dove la giunta di centrosinistra ha fatto bene e chi invece ha fin qui deluso. Ecco i nostri promossi e bocciati.

Antonio Nacci (Contratti, Portualità, Tutela dell'ambiente e delle acque, Bonifiche) - Voto 4

Il peggiore della squadra. Su un tabellino di basket avremmo messo n.e. (non entrato). Di lui si è parlato solo in occasione della defenestrazione di Francesco Renna, poi è scomparso dalle cronache. Difficile rintracciare delibere, progetti, dichiarazioni, perfino comunicati stampa. La sua era nata come una nomina di garanzia, ma non si è mai capito a garanzia di chi o di cosa. Tra i pochi sostenitori del Pri rimasti a Brindisi cresce il disappunto. I critici aumentano. E si ha l'impressione che quello di Nacci sarà il primo nome ad essere sacrificato nel rimpasto atteso dopo le elezioni politiche.

Paola Baldassarre (Attività produttive, Politiche industriali, Mercati cittadini) - Voto 4

La vice sindaco sembra metterci tanta buona volontà, ma fa più errori che cose buone. Finora di lei si è parlato solo per il "Balsamo del Nazareno” richiamato a Porta a Porta, e per la proposta di portare il Mercatino di Natale negli ex magazzini Upim, idea che ha causato attriti tra Comune e Associazioni di catagoria e l'inizio del naufragio del mercatino. Mettiamoci anche la gaffe del comunicato sulla missione a Roma per la scuola internazionale annunciata su carta intestata di Noi Centro, invece che su quella del Comune. Pure nell'Udc e in Noi Centro sono preoccupati per il suo operato. Ma Ferrarese non vuole assolutamente rinunciare a lei. Per ora.

Dolores Fiorentino (Verde, Trasparenza e legalità, Parchi e aree protette, Gestione patrimonio immobiliare) - Voto 5

Entrata in giunta con il pesante fardello dell'essere "la moglie di”, è rimasta dietro le quinte e sta tentando di capire i meccanismi amministrativi. Gioca contro di lei l'inesperienza, ma la voglia di fare non le manca. Forse la prossima inaugurazione del Parco del Cillarese e il programma di alienazione dei locali commerciali di proprietà comunale potranno portarle un po' di gloria (con la g minuscola). E forse la sufficienza.

Francesco Cannalire (Programmazione economica, Politiche Europee, Marketing territoriale) - Voto 5

Molta buona volontà e buoni propositi, ma l'avviso di garanzia ricevuto dalla procura lo ha costretto a sedersi in panchina. In attesa che tutto sia chiarito. Intanto di marketing territoriale, programmazione economica e politiche europee neppure l'ombra. È un assessorato che dovrebbe operare in stretta sinergia con altri settori dell'amministrazione comunale soprattutto su alcuni obiettivi (Città europea dello sport, ad esempio) che richiedono una buona preparazione del terreno dal punta di vista turistico, e forse sarebbe stato più opportuno che fosse questo assessorato ad assumersi la responsabilità del confronto con l'Autorità portuale.

Enzo Ecclesie (Lavori pubblici, Impiantistica sportiva, Strade) - Voto 5,5

Da lui ci si attendeva qualcosa in più. Sul voto pesa anche l'indecisione sulla delibera relativa al nuovo PalaEventi. In una città che ha fame di lavoro e necessità di sbloccare cantieri, più che in altre realtà, l'assessore ai Lavori pubblici dovrebbe essere più interventista ed operare a stretto contatto con le associazioni delle imprese, per concertare gli interventi e le priorità, accrescere le garanzie di trasparenza nelle procedure, velocizzare le stesse, fare pressing sui lavori affidati e sulla qualità delle opere. Non c'è dubbio che si tratta di un assessorato strategico.

Antonio Giunta (Sport, Politiche giovanili, Organizzazione scolastica) - Voto 6

Per l'onnipresenza a tutte le manifestazioni meriterebbe un 8. Si è dato un gran da fare per far diventare Brindisi una delle Città dello sport 2014. Risultato che potrebbe portare soldi e investimenti utili in termini nuova impiantistica. È la sua grande occasione. Dovrà anche evitare che l'operazione nuovo palasport sembri destinata a soddisfare le richieste di una sola società e di una sola disciplina. Già molti cittadini considerano l'investimento non prioritario rispetto ai bisogni della città: se ne dovrà fare almeno una struttura al servizio di tutti.

Marika Rollo (Servizi sociali) - Voto 6

Dedica alla causa molte ore, per tappare le falle di esperienza. Gode della fiducia e del sostegno del sindaco. A giorni avvierà i lavori nel dormitorio per gli immigrati, risolvendo una "bomba umanitaria” per fortuna rimasta inesplosa. Considerato che si ritrova a ricoprire un incarico tra i più delicati, in una città dove la sacca della povertà si ingrossa giorno dopo giorno, si può ritenere che abbia superato bene i primi mesi. Deve gestire il problema delle cooperative alle quali sono affidati i centri sociali del Comune.

Lino Luperti (Urbanistica) - Voto 6,5

Non sarà un architetto o un ingegnere, avrà anche poca dimestichezza con l'italiano dotto, ma dopo essere stato uno tra i migliori consiglieri comunali della passata legislatura, il giovane assessore si sta facendo valere anche in un campo minato come l'Urbanistica. Ha recuperato chilometri di costa a Sud della città, ha firmato accordi con Demanio, Capitaneria e Autorità portuale per ottenere spazi importanti per la città, ed ora può dedicarsi - sotto l'ombra del sindaco - al Piano della costa, forse l'unica e più grande opportunità di sviluppo della città.

Carmela Lomartire (Bilancio) - 7,5

L'assessore di fiducia di Consales ha portato a casa un risultato epocale (l'aumento di Ici e Imu per Enel e, prossimamente, per le altre grandi aziende presenti sul territorio), aggiustando i conti del Comune in un sol colpo. Per il solo fatto di aver lavorato in silenzio e senza mai cedere alla tentazione di preannunciare a microfoni e telecamere quel che stava per combinare, avrebbe meritato un 8. Ma i voti alti si danno a fine mandato. Per ora l'avvocato carmela Lomartire sta dimostrando di mettere al servizio della pubblica amministrazione tutta la propria professionalità.

Mimmo Consales - Voto 6,5

Era partito bene, gestendo al meglio l'emergenza post-attentato alla Morvillo. Poi è scivolato sul rinnovo dell'incarico alla News e sulla riapertura al traffico di corso Garibaldi, e si è guadagnato critiche a non finire con Culturamiamo. Si dà un gran da fare, ma a volte resta vittima del suo carattere impulsivo e reagisce in modo scomposto a chi ha idee diverse, dando del disfattista con troppa disinvoltura. Anche a chi è animato da buoni propositi nei suoi confronti.

Si è mosso bene sul tema della Province (peccato che lo abbia fatto solo dopo che Ferrarese aveva sgombrato il campo...), sta risolvendo la patata bollente del dormitorio per gli immigrati; ha ben operato sul fronte dei conti pubblici; vuole dare il benedetto PalaEventi alla città. Se riuscirà a tenere a freno il lato peggiore del suo carattere, se eviterà le bucce di banana e nuovi attacchi sull'affidamento di incarichi, e se dopo il voto di febbraio otterrà il rimpasto della giunta, rinforzandola, la sua svolta potrà essere tangibile.

Il 2013 gioca a suo favore, perché la sua immagine non potrà che trarre benefici dalla riapertura del lungomare Regina Margherita e dall'arrivo di eventi come lo Snim, la Brindisi-Corfù e il Negramaro Wine Festival. Per ora si deve accontentare di qualcosa in più della sufficienza piena, anche perché è chiamato alla prova su questioni roventi come quella della centrale A2A (ex Edipower), la ricostruzione del ruolo del pubblico nel porticciolo turistico, il decoro urbano (ciclo dei rifiuti, impieghi della Multiservizi).

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