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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Consales-centristi, quasi rottura

BRINDISI – Mentre Massimo Ferrarese diventa vicecoordinatore regionale del Ncd con delega al Salento, al Comune di Brindisi le trattative per cercare di tenere in vita il “laboratorio” sono ad un punto morto. E il sindaco manda un segnale: se si esce dalla giunta, niente società partecipate.

BRINDISI – Mentre Massimo Ferrarese viene nominato vicecoordinatore regionale del Nuovo centrodestra con delega al Salento, al Comune di Brindisi le trattative per cercare di tenere in vita il “laboratorio” centristi-Pd sembrano giunte ad un punto morto.

La bordata del sindaco Mimmo Consales contro l’amministratore della Multiservizi, Francesco Arigliano (uomo vicino a Toni Muccio, Noi Centro), è il chiaro segnale che i rapporti tra gli alleati sono molto sfilacciati.

Il sindaco ha accusato Arigliano di affidare incarichi “in subappalto” a ditte locali (si tratterebbe della “Centro verde vivai”, che peraltro già avanza da Bms 200mila euro per vecchi lavori) malgrado la presenza di 175 dipendenti e il divieto ad esternalizzare. Arigliano replica che non si tratta di subappalti ma solo di noleggio di attrezzature che Multiservizi non possiede.

La sensazione è che dietro l’angolo, in caso di rottura al Comune, ci sia la revoca dell’incarico al giovane avvocato. E non si tratterebbe di una cosa di poco conto: la Multiservizi, con i suoi 8 milioni di euro annui di bilancio (tutti soldi del Comune) e i suoi 175 dipendenti, rappresenta un bacino elettorale formidabile. Vale più di due assessorati.

Ecco perché gli ex di Noi Centro (ora Ncd) sono disposti a rinunciare ai posti in giunta garantendo l’appoggio esterno a Consales: così facendo eliminerebbero le grane interne rappresentate da Enzo Ecclesie (troppo indipendente) e Raffaele Iaia (indagato), mantenendo al contempo le partecipate (Multiservizi, Energeko, Farmacie comunali) e ovviamente l’Asi.

Ma Pd e Consales non ci stanno: hanno capito che se dovessero accettare l’appoggio esterno, a loro resterebbero tutti i rischi della gestione politica, per poi essere disarcionati quando si andrà a votare per le Europee, le Regionali o le Politiche.

Insomma, i due fronti stanno giocando a “chi è più dritto”. E il messaggio di Consales non era diretto ad Arigliano, ma ai suoi “sponsor” politici.

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