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Consales: "Non cederò al partito trasversale"

BRINDISI – “Non me ne vado. Se non ho fatto un passo indietro è perché sono convinto dei giochi che ci sono dietro la volontà di sciogliere il consiglio comunale per far gestire la città a un commissario prefettizio”. Il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, punta l’indice contro il così detto “partito della gestione commissariale”.

BRINDISI – “Non me ne vado. Se non ho fatto un passo indietro è perché sono convinto dei giochi che ci sono dietro la volontà di sciogliere il consiglio comunale per far gestire la città a un commissario prefettizio”. Il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, punta l’indice contro il così detto “partito della gestione commissariale”.

Lo ha fatto nel corso di un intervento in cui stamani, durante la seduta del consiglio comunale convocata per l’approvazione del bilancio preventivo, ha ribadito la volontà di non dimettersi dalla carica di primo cittadino. Consales ha anzi rilanciato la sua azione amministrativa, appoggiando la proposta del consigliere Renna (Pri) di convocare un tavolo aperto a tutte le forze politiche dell’assise consiliare.

Il sindaco ha parlato solo di striscio delle vicende giudiziarie che le vedono coinvolto. Dell’avviso di garanzia per riciclaggio e concussione notificatogli pochi giorni fa, ha fatto intendere Consales, si dovrà parlare nelle sedi giudiziarie. Il consiglio comunale è diventata così la sede in cui affrontare gli strascichi politici della bufera giudiziaria, catalizzati dall’autosospensione di Consales dal Pd.

Sono stati i consiglieri comunali Giovanni Brigante (Sviluppo e lavoro) e Riccardo Rossi (Brindisi bene comune) a chiedere la sospensione della discussione sul bilancio, per aprire la corposa parentesi politica. “Ci sono le condizioni – si chiede Brigante – perché questa città possa superare questo momento di buio?”. Ed è stato Consales il primo a prendere la parola.

Le vicende giudiziarie. “A livello regionale e nazionale – dichiara Consales – si vive una situazione non differente da quella locale (il riferimento è alle inchieste giudiziarie che vedono coinvolto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e alle polemiche che di recente hanno investito il ministro alla Giustizia, Annamaria Cancellieri, ndr): mi auguro che un avviso di garanzia non si trasformi in una gogna. Se non ci fosse in ballo il futuro di questa città, avrei fatto io un passo indietro. Non sono un politico di professione. Non ho mai vissuto di politica. In questa sede fornirò un chiarimento politico. Quello giudiziario devo darlo ai giudici”.

Il partito della gestione commissariale. Consales parla di un movimento trasversale che spinge per il commissariamento del comune. Con quali obiettivi? “Bloccare – spiega Consales – il piano della costa; far fare un bilancio che condizioni per anni le vicende della città; ridurre l’impegno nel contrasto all’evasione fiscale; riprendere il vecchio andazzo della Multiservizi, che in questi anni ha buttato in mare un patrimonio; frenare il rinnovo delle convenzioni universitarie; continuare a concedere proroghe alla Monteco”. “C’è qualcuno – afferma ancora il sindaco – con le valigie pronte per fare il commissario”.

La questione rifiuti. Consales fa il punto anche sulle vicende relative alla discarica di contrada Autigno, che da maggio accoglie anche i rifiuti di alcuni Comuni della provincia di Bari, in virtù di un’ordinanza emessa dall’assessore regionale all’Ambiente, Lorenzo Nicastro.

“Dopo l’ordinanza di Nicastro – afferma Consales – ci siamo chiesti se fosse opportuno fare le barricate per non ospitare i rifiuti di un territorio in grave difficoltà dopo il sequestro della discarica di Conversano. Poi ci siamo posti un altro problema: questa decisione quanto può sovraccaricare la nostra discarica? La risposta è che la sommatoria dei rifiuti baresi e brindisini stoccati ad Autigno, non supera il 70% di quanto conferito solo a Brindisi lo scorso anno (ma il consigliere comunale Massimiliano Oggiano, Pdl, sul punto, avanza delle obiezioni, ndr)”.

Dopo l’intervento di Consales, prendono la parola i consiglieri comunali. Giovanni Brigante rimarca l’anomalia di una città con un sindaco raggiunto da avvisi di garanzia, un consigliere comunale (Antonio Ferrari, Centro democratico, coinvolto nell’inchiesta sugli appalti truccati dell’Asl) in regime di arresti domiciliari, oltre ad alcuni consiglieri al centro di vari procedimenti giudiziari. “Non ho mai avuto frequentazioni né con un commissario straordinario – rivendica Brigante – né con un commissario di polizia”.

Francesco Renna chiede l’apertura di “un tavolo politico sui problemi della città, in cui stabilire una serie di obiettivi da raggiungere e come li dobbiamo raggiungere: un nuovo percorso da aprire a nuove forze politiche (alcuni consiglieri dell’opposizione leggono in queste dichiarazioni la volontà di dar vita a un rimpasto, ma Renna smentisce, ndr)”.

Roberto Fusco (Sì democrazia) si sofferma su alcune questioni di carattere ambientale, rimarcando il fallimento del tavolo convocato lo scorso febbraio sul nodo Edipower . Riccardo Rossi è il più duro. “Il sindaco - afferma Rossi – sostiene una tesi manichea. La richiesta di Renna di aprire un tavolo politico conferma la posizione di debolezza del primo cittadino, che se non farà un passo indietro, si ritroverà ostaggio della sua maggioranza. A questo punto, ci sono le condizioni per andare avanti?”.

Nel corso del dibattito intervengono anche i consiglieri Pietro Santoro (Pdl), Antonio Pisanelli (Fli), Pietro Guadalupi (Pdl), Massimiliano Oggiano (Pdl), Salvatore Giannace (Progettiamo Brindisi), Ilario Guadalupi (Pdl), Giuseppe De Maria (Udc), Antonio Muccio (Noi centro). La discussione va avanti per più di due ore, con toni pacati.

E’ Consales a chiudere la parentesi politica della seduta, sposando la proposta di Renna. “Solleciterò fin da subito – dichiara il sindaco – l’apertura di un tavolo politico con un’agenda e progetti da sottoporre. Sarà un tavolo aperto. Un tavolo che viaggerà di pari passo con l’attività amministrativa”. Archiviate, almeno per il momento, le questioni politiche, la seduta è ripresa con la discussione del bilancio preventivo.

 

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