Consiglio-passerella sulle centrali
BRINDISI – Tutti riconoscono che il consiglio comunale monotematico sul polo energetico (tuttora in corso) sia stato utile, ma nessuno può dire a quale risultati condurrà. Di certo è stata una bella passerella per la politica.
BRINDISI ? Tutti riconoscono che il consiglio comunale monotematico sul polo energetico (tuttora in corso) sia stato utile, ma nessuno può dire a quale risultati condurrà. Di certo è stata una bella passerella per la politica. C?erano tutti: consiglieri, ex assessori, consiglieri regionali, parlamentari, sindacalisti. E tutti hanno voluto dire la loro. C?erano le associazioni ambientaliste e il Comitato per le centrali, i No al Carbone e i lavoratori della centrale Brindisi Nord che rischiano di restare senza lavoro.
C?è stata la gara a chi affiggeva più cartelloni, ci sono stati gli appalusi e i fischi. Le magliette nere contro i giubbotti rossi. Vigili e agenti di polizia in mezzo, ad evitare contatti inopportuni.
Se dovessimo soltanto riassumere tutto ciò che è stato detto, non basterebbe un libro. Ma sono esattamente le stesse cose che si dicono, si scrivono e si ripetono da 20 anni.
C?è chi sostiene che le centrali inquinano, uccidono e fanno nascere i bambini malformati. E c?è chi controbatte che senza lavoro si muore ugualmente. Nella stessa sala dibattono chi vuole un risarcimento dall?Enel per i danni causati all?ambiente, chi vuole dall?Enel un palazzetto e chi ne porta il nome sulle magliette.
Perché questa è, e rimane, una città divisa, e questo consiglio comunale dimostra che come al solito (e come accaduto in altre città italiane) solo un intervento dall?alto, del governo o della magistratura, potrà imporre una svolta.
Perché tutti ritengono di avere ragione, tutti ritengono di saperne più dell?altro. Ma non si capisce bene dove si voglia andare a finire.
Per ora, come diceva una bella canzone, sono solo parole.