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Consiglio comunale unanime: riconosciuto il "problema d'incompatibilità" per Pennetta

BRINDISI – Alla fine, il Consiglio comunale ha ammesso il problema di incompatibilità per il presidente dell'assise Giampiero Pennetta: con 31 voti favorevoli, è passata all'unanimità la revoca della delibera relativa alla variazione di bilancio – votata appena un mese fa – sul servizio di integrazione scolastica per gli alunni portatori di handicap.

BRINDISI – Alla fine, il Consiglio comunale ha ammesso il problema di incompatibilità per il presidente dell'assise Giampiero Pennetta: con 31 voti favorevoli, è passata all'unanimità la revoca della delibera relativa alla variazione di bilancio – votata appena un mese fa – sul servizio di integrazione scolastica per gli alunni portatori di handicap.

Una settimana dopo il parere espresso dal Consiglio comunale, infatti, il segretario generale Paola Giacovazzo e il vicesegretario generale avevano formalizzato un atto in cui si sosteneva un evidente problema di forma, visto che il servizio veniva assegnato alla cooperativa “Ferrante Aporti” (soggetto già da tempo gestore dell'appalto per la integrazione scolastica). Della struttura è infatti titolare la moglie del presidente Pennetta. Rilevata la partecipazione di quest'ultimo alla votazione di un mese fa, è stato così sollevato il problema di incompatibilità. “Evidente – era scritto nel documento del settore Affari Generali del Comune di Brindisi – appare la situazione di incompatibilità, che avrebbe dovuto imporre l'obbligo di astensione, ove si considerino gli effetti negativi che un'omessa ratifica del provvedimento avrebbe prodotto sull'appalto”.

Da qui, la richiesta di revoca in autotutela della delibera che la stessa giunta comunale aveva approvato qualche settimana prima. Il Consiglio ieri ha votato in maniera coesa: 31 voti su 31 per il sì alla revoca. Con gli stessi numeri è stato comunque formalizzata l'assegnazione del servizio – senza dubbio importante per la cittadinanza e per la funzione sociale di determinati progetti -, con la differenza che però il presidente Pennetta questa volta non ha partecipato alla votazione.

L'unico che, pur votando a favore della revoca, ha avuto qualcosa da eccepire sulla prassi è stato il consigliere di “Insieme per la città” Raffaele De Maria: “Negli ultimi 25 anni qui in Consiglio - ha affermato nel corso del dibattito - credo non fosse mai accaduta una cosa del genere, perchè nella sostanza poco cambia. Possibile che all'interno del Consiglio possa emergere questo unico conflitto d'interessi? Ho l'impressione, o comunque il sospetto, che questa manovra sia stata realizzata per colpire artatamente qualcuno”.

Che vi siano ruggini tra Pennetta e i dirigenti comunali non è certamente una notizia, e già a livello formale sono emersi da qualche tempo attriti tra il sindaco Mennitti e lo stesso presidente del Consiglio comunale.

Giovedì scorso, in occasione della seduta monotematica sulle convenzioni, saltata per assenza del numero legale, il primo cittadino aveva inviato una lettera allo stesso Pennetta sottolineando che in quel Consiglio sarebbe potuto servire alla discussione del piano sociale di zona e della revoca della delibera sull'integrazione scolastica. Dibattito che, appunto, si è tenuto questo pomeriggio.

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