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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Contro la riforma dei porti il centrodestra brindisino: chiesto incontro con parlamentari

Contro la bozza Lupi - Serracchiani di riforma della portualità italiana, che prevede che una delle quindici nuove authority logistiche portuali sia composta dai porti di Bari e Brindisi insieme, scende in campo l'opposizione di centrodestra brindisina, chiedendo al presidente del consiglio comunale di convocare, assieme al sindaco, tutte le parti politiche "in difesa del territorio"

BRINDISI – Contro la bozza Lupi – Serracchiani di riforma della portualità italiana, che prevede che una delle quindici nuove authority logistiche portuali sia composta dai porti di Bari e Brindisi insieme, scende in campo l’opposizione di centrodestra brindisina, chiedendo al presidente del consiglio comunale di convocare, assieme al sindaco, tutte le parti politiche “in difesa del territorio”.

“Le notizie di stampa – riporta la lettera inviata - riportano le anticipazioni del Decreto Sblocca Italia che dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri il prossimo 29 agosto. Da quelle indiscrezioni pare certa l’azione di taglio del numero delle Autorità portuali italiane e tra queste quella di Brindisi, restando invece indenni dal provvedimento, per la Puglia, quelle di Bari e Taranto”, scrivono i capigruppo consiliari di Forza Italia, Futuro e Libertà, Brindisi Avanti Veloce, La Puglia prima di tutto e Movimento Regione Salento.

I capigruppo del centrodestra ritengono che “il provvedimento di soppressione senza condizioni, da come viene rappresentato dai giornali, sia evidentemente un ulteriore segno di mortificazione del territorio e, pertanto, inderogabile la mobilitazione del territorio, a cominciare dalla nostra città, affinché siano difese le sue prerogative”.

“Non è possibile – è scritto ancora nella lettera - che mentre si definiscono tutte queste cose, il territorio, con le sue rappresentanze, non sia presente ai tavoli delle decisioni. In altre città, pare, che la mobilitazione stia portando a qualche risultato nel senso della difesa delle prerogative dei porti e dei ruoli che nel sistema generale quelle città e quei porti devono mantenere. Per questo basta scorrere quanto sta avvenendo a Salerno o Savona”.

La richiesta, pertanto, “è quella di un incontro convocato ad horas per concentrare tutte le forze alla difesa del territorio concordando le linee da condividere anche con le forze politiche del consiglio comunale che hanno rappresentanze parlamentari e regionali”.

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