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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"Corecom, quasi tutti incompatibili"

BARI - L'organo di governo, garanzia e controllo sul sistema delle comunicazioni in ambito regionale, il Corecom Puglia, si ritrova un nuovo vertice fatto per quattro quinti di figure professionalmente incompatibili secondo le previsioni della legge istitutiva del comitato. Lo afferma, nella sostanza, il consigliere regionale dell'Udc Salvatore Negro, chiedendo al presidente della giunta regionale, Nichi Vendola, e al presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, una revisione delle nomine da essi stessi sottoscritte.

BARI - L'organo di governo, garanzia e controllo sul sistema delle comunicazioni in ambito regionale, il Corecom Puglia, si ritrova un nuovo vertice fatto per quattro quinti di figure professionalmente incompatibili secondo le previsioni della legge istitutiva del comitato. Lo afferma, nella sostanza, il consigliere regionale dell'Udc Salvatore Negro, chiedendo al presidente della giunta regionale, Nichi Vendola, e al presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, una revisione delle nomine da essi stessi sottoscritte.

Negro sottolinea nella sua interrogazione che l’articolo 3 della legge regionale istitutiva del Co.Re.Com Puglia, la n. 3 del 28 febbraio 2000, "sancisce in modo esplicito e categorico l’assoluta indipendenza dal sistema politico e dal sistema degli interessi di settore delle comunicazioni (editoria, emittenza radiotelevisiva, telecomunicazioni, pubblicità)", prevedendo per questo ruolo "persone che diano garanzia di assoluta indipendenza sia dal sistema politico istituzionale che dal sistema degli interessi di settore delle comunicazioni e che possiedano competenza ed esperienza comprovate nel settore della comunicazione nei suoi aspetti culturali, giuridici, economici e tecnologici”.

Inoltre, la carica di componente del Corecom è incompatibile con la situazione di “amministratore, dirigente, dipendente (o socio azionista) di imprese pubbliche o private operanti nel settore radiotelevisivo o delle telecomunicazioni, della pubblicità, dell'editoria anche multimediale, della rilevazione dell'ascolto e del monitoraggio della programmazione, a livello sia nazionale sia locale” o “ titolare di rapporti di collaborazione o consulenza attivi con i soggetti” sopra elencati.

E non ultimo, sottolinea il consigliere regionale Udc, "lo stesso articolo prevede che ciascun componente del Comitato è tenuto a comunicare tempestivamente al Presidente del Comitato e al Presidente del Consiglio regionale il sopravvenire di situazioni che possano configurare cause di incompatibilità”. E non risulta che alcuno dei cinque nominati lo abbia fatto. Eppure, come già detto, quattro su cinque dei componenti il nuovo organismo sono giornalisti in vario modo impegnati nei giornali o in attività connesse alla comunicazione, a partire dal nuovo presidente Felice Blasi.

Oltre a Blasi sono giornalisti Adelmo Gaetani, Antonella Daloiso ed Elena Pinto. Insegna invece al corso di laurea in Scienze della comunicazione di Unisalento il professore Stefano Crisante. Non risulta che alcuno degli interessati abbia sollevato dubbi circa la legittimità della propria presenza. Il Corecom, per coloro che non conoscono le funzioni di questo organismo direttamente collegato al consiglio regionale, si occupa di  di par condicio, provvidenze 448/98 alle emittenti televisive private, diritto di accesso, di monitoraggio delle emittenti televisive locali, tenuta del Registro degli Operatori di Comunicazione, diritto di rettifica, conciliazione e definizione delle controversie con gli operatori telefonici e le pay tv.

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