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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

"Costituzione, parziale il confronto promosso dall'Ordine degli avvocati"

Riccardo Rossi: "La pluralità di posizioni politiche non può essere rappresentata nel dibattito a cui sono stati invitati solo esponenti del Pd e di Fi, per questo invito l'ordine a rivedere i relatori"

La giornata di studio  del primo ottobre “ Costituzione Italiana e Proposte di Riforma “ promossa dall’Ordine degli Avvocati ed aperta ai soli studenti dell’ultimo anno delle superiori ha aperto in Città un vivace dibattito. L’oggetto del contendere non è l’iniziativa in sé, che ritengo importante e pregevole come tutte le iniziative culturali e formative, ma le modalità con le quali si intende realizzarla.

L’aspetto più critico di questa iniziativa è a mio avviso ritenere, così come evidenziato dal Presidente dell’Ordine, Carlo Panzuti in una sua missiva al Dirigente dell’Usp e ai Dirigenti Scolastici, di “ rappresentare le ragioni sia di coloro che sono a favore della stessa riforma, sia quelli che ne sono contrari” con la partecipazione della Senatrice Anna Finocchiaro del Partito Democratico  e dell’Onorevole  Paolo Sisto di Forza Italia.

E’ del tutto evidente che le posizioni del sì e del no non possono essere rappresentate solo da quelle di esponenti del PD e FI. In particolare il fronte politico-istituzionale del no alla riforma Costituzionale, cui io appartengo, è notoriamente composito spaziando da Fratelli d’Italia e Lega Nord passando per il Movimento 5 Stelle ed arrivando ad una parte del PD , Possibile, Sel e Rifondazione più una galassia di movimenti ed associazioni.

Tale fronte composito comprende evidentemente differenti motivazioni che portano al No alla Riforma. In sintesi  le motivazioni di Sisto e FI e in generale della Destra sono molto differenti da quelle della Sinistra e spesso sono in antitesi tra loro. La richiesta del Presidenzialismo ad esempio rivendicata da Fi confligge con quella della centralità del Parlamentarismo delle forze progressiste.

Questa pluralità di posizioni politiche non può quindi essere rappresentata nel dibattito che l’Ordine degli Avvocati organizza per il primo ottobre ed evidenziamo non consentirebbe di raggiungere uno degli obiettivi formativi “ il rispetto delle differenze e il dialogo tra culture “ che lo stesso Ordine cita nella sua missiva ai Dirigenti Scolastici. Non tutte le differenze politiche sono rappresentate. Così come pensiamo che l’articolazione del dibattito tra gli stessi Avvocati,  non possa ridursi alle posizioni del PD e FI, in quanto molti di loro voteranno per altri soggetti politici. Sottolineo tale aspetto critico nel dibattito organizzato anche perché esso è rivolto agli studenti dell’ultimo anno delle superiori. Giovani che quindi voteranno al prossimo referendum, giovani che hanno anch’essi differenti posizioni politiche non sicuramente confinabili nel dibattito PD-FI

.In definitiva pur apprezzando le finalità  che hanno portato l’Ordine degli Avvocati all’organizzazione di questa giornata di studio, mi permetto di invitare l’Ordine a rivedere la scelta dei relatori, magari invitando al posto degli esponenti del PD-FI  esponenti dei comitati del SI e del NO che non rappresentino posizioni di partito e che evitino una quasi sicuramente inevitabile strumentalizzazione del dibattito.

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