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Lunedì, 29 Maggio 2023
Politica

Ciullo: "Non siamo moralmente obbligati a sostenere Fitto"

Il consigliere comunale brindisino, eletto con la Lega. Concorda con lui Adriana Poli Bortone

BRINDISI – Al Movimento +39 di Brindisi non piace la candidatura di Raffaele Fitto alla presidenza della Regione Puglia e neppure il metodo con cui la si sta confezionando. Nessun “obbligo morale”, pertanto nel sostenerla. Lo fa sapere Massimo Ciullo, il quale in consiglio comunale è l’unico eletto della Lega, con una breve nota su quelli che – afferma – sarebbero i giochi in atto attorno all’ex governatore a suo tempo sconfitto da Nichi Vendola. Le acque nel centrodestra, insomma, non sono affatto chete.

“La montagna che partorisce il topolino. La Lega di Salvini e Fratelli d'Italia della Meloni – scrive Ciullo - avrebbero dovuto rappresentare una vera e propria rivoluzione politica e culturale, il grande cambiamento, la svolta sovranista e, invece, stanno semplicemente resuscitando il vecchio potere democristiano che, in Puglia, si traduce nel ritorno dei fittiani e degli ex-fittiani, questi ultimi dissociatisi, nel frattempo, dal loro capo Raffaele Fitto. Ma la forma mentis e il modus operandi restano sempre i medesimi”.

“Sul nome di Raffaele Fitto, quale candidato alla presidenza della Regione Puglia, l'accordo è quasi raggiunto – prosegue Massimo Ciullo - e se ancora non è stata ufficializzata la sua candidatura, il motivo risiede nella resistenza sollevata dagli ex fittiani che governano la Lega pugliese. Insomma, si tratta comunque di uno scontro all'interno della stessa compagine che ha gestito il potere in Puglia prima di Emiliano e di Vendola”.

massimo ciullo-3

“Nulla di nuovo all'orizzonte”, dice il consigliere comunale. “Ma l'immagine più triste è vedere i militanti di destra sempre più relegati al ruolo di gregari quando all'inizio dell'ascesa di Lega e FdI fecero da apripista per l'affermazione dei predetti partiti politici. E pensare che guardando alla storia recente, i soggetti politici meno sovranisti e meno identitari erano proprio quelli che oggi salgono sul carro del vincitore. Pertanto, se i campioni del sovranismo e della destra devono essere Fitto e compagni non ci si può sentire moralmente vincolati nel sostenerli”, è la conclusione di Ciullo.

Le dichiarazioni di Adriana Poli Bortone

Sulla candidatura Fitto interviene anche Adriana Poli Bortone, già senatrice e sindaco di Lecce: "Le considerazioni di Massimo Ciullo non possono lasciarci indifferenti. E’ triste pensare che negli ultimi anni non si sia riusciti ad individuare volti nuovi da offrire  all'elettorato di centrodestra. E che persino formazioni politiche piu recenti come Fratelli d'Italia siano costretti a ricorrere a figure già abbondantemente spese nel passato. Il ragionamento non é personale ma squisitamente politico e chi ha preteso di accaparrarsi un simbolo come la Fiamma é stato costretto a togliere la base con scritta Msi per poter inglobare esponenti di altri partiti che nel tempo hanno osteggiato proprio la Destra.

Adriana Poli Bortone

"Rispetto il percorso politico di Fitto, democristiano per formazione, come rispetto la vecchia Dc, ma mi amareggia pensare che oggi la Destra pugliese debba ricorrere ad un democristiano per essere rappresentata, perche’ questo rappresenta il fallimento dei valori di Destra e l’incapacità politica di far nascere e crescere nuova classe dirigente”, conclude Adriana Poli Bortone. Quanto sia esteso questo malessere lo si capirà meglio nei porssimi giorni.
 

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